Connect with us

Cronaca

Ragusa | Controlli su caporalato, sicurezza e condizioni di lavoro nelle serre

La Squadra Mobile della Questura di Ragusa ha recentemente effettuato un’ampia operazione di controllo presso le serre di alcune Aziende agricole situate nei comuni di Vittoria e S. Croce Camerina, aree conosciute per la loro significativa produzione di ortaggi. Questi controlli si inseriscono in una strategia più ampia predisposta dalla Questura per contrastare le violazioni della normativa sul lavoro, sull’immigrazione e sulla tutela dell’ambiente.

Obiettivi e Attività dei Controlli

I controlli hanno mirato a verificare:

  1. Condizioni di Lavoro: Gli agenti hanno esaminato le condizioni di lavoro all’interno delle serre, verificando il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e igiene.
  2. Regolarità dei Lavoratori: Sono stati controllati i documenti di lavoro e di soggiorno dei dipendenti, con particolare attenzione agli stranieri, per assicurarsi che fossero in regola con le normative sul lavoro stagionale e il permesso di soggiorno.
  3. Gestione dei Rifiuti: È stata verificata anche la filiera di smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività serricole, in particolare per quanto riguarda il rispetto delle norme ambientali.

Risultati dei Controlli

  • Condizioni Igienico-Sanitarie: Durante i controlli, sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie in alcune aziende. Gli operatori del Servizio di Igiene degli Ambienti di Vita dell’ASP di Ragusa e del Servizio Prevenzione sui Luoghi di Lavoro sono stati coinvolti per valutare le condizioni e segnalare le problematiche riscontrate.
  • Mancato Inoltro del MUD: Un’azienda è stata trovata priva del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD), obbligatorio per legge. La mancanza di questo documento ha portato alla segnalazione agli organi provinciali competenti per l’emissione delle sanzioni previste.
  • Regolarità dei Lavoratori: La maggior parte dei lavoratori, principalmente stranieri provenienti da paesi nordafricani e dell’Est Europa, sono risultati regolarmente ingaggiati e in possesso di permessi di soggiorno e visti per lavoro stagionale. Gli accertamenti non hanno evidenziato sfruttamento della manodopera da parte dei datori di lavoro.
  • Favoritismo dell’Immigrazione Clandestina: In un caso, sono state scoperte responsabilità penali relative al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Questo ha portato alla denuncia del responsabile alla competente Autorità Giudiziaria.

La Questura di Ragusa continua a monitorare e controllare le condizioni di lavoro nelle aziende agricole per garantire il rispetto delle normative e la sicurezza dei lavoratori. L’operazione ha permesso di identificare e trattare le irregolarità, contribuendo a migliorare le condizioni di lavoro e a prevenire abusi. La collaborazione con le autorità competenti e l’impegno nella vigilanza sul territorio rimangono fondamentali per mantenere standard elevati di sicurezza e legalità.

Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

Continua a leggere

Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

Continua a leggere

Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © ASS. RADIO DEL BOSCO - redazione@adn24.it - PRIVACY