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Mondo

Proposta Usa per colmare gap su accordo Gaza “Basta perdite di tempo”

Al termine del ciclo di incontri che si sono svolti a Doha nelle ultime 48 ore, da parte degli Stati Uniti arriva una proposta “che colma le lacune rimanenti” con l’obiettivo di concludere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di ostaggi e detenuti. Lo ha fatto sapere la Casa Bianca che con il sostegno di Egitto e Qatar hanno presentato a entrambe le parti una proposta coerente con i principi stabiliti dal presidente Biden il 31 maggio 2024 e con la risoluzione numero 2735 del Consiglio di sicurezza. “Questa proposta si basa su aree di accordo della scorsa settimana e colma le lacune rimanenti in modo da consentire una rapida attuazione dell’accordo – spiegano dalla Casa Bianca -. I gruppi di lavoro continueranno il lavoro tecnico nei prossimi giorni sui dettagli dell’attuazione, comprese le modalità per attuare le ampie disposizioni umanitarie dell’accordo, nonchè le specifiche relative agli ostaggi e ai detenuti. Gli alti funzionari dei nostri governi si riuniranno nuovamente al Cairo entro la fine della prossima settimana con l’obiettivo di concludere l’accordo secondo i termini proposti oggi. Come hanno affermato la settimana scorsa i leader dei tre paesi ‘non c’è più tempo da perdere nè scuse da parte di alcuno per ulteriori ritardi. E’ tempo di rilasciare gli ostaggi e i detenuti, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordò. La strada è ora tracciata per raggiungere questo risultato, salvando vite umane, portando sollievo alla popolazione di Gaza e allentando le tensioni regionali”. Tuttavia appare sempre in più in salita l’intesa che porti al cessate il fuoco. Un portavoce di Hamas, infatti, ha fatto sapere alla Tv di Al Jazeera che “non c’è ancora alcun segnale positivo” dai negoziati in corso a Doha, perchè Israele “aggiunge condizioni, pone nuove questioni”. Intanto, nel tentativo di rafforzare la strada tracciata per raggiungere questo risultato, il segretario di Stato Usa Antony Blinken dovrebbe arrivare domenica in Israele, dove è previsto un incontro con il premier Benjamin Netanyahu lunedì.

– Foto Ipa Agency –

Attualità

Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Cronaca

Mondo | Chiusa la piattaforma criminale “Ghost”

Polizia di Stato

Recentemente è stato riportato un significativo successo nella lotta contro il crimine organizzato grazie a un’operazione globale che ha portato alla chiusura di una piattaforma di comunicazione crittografata nota come “Ghost”. Questo strumento, ampiamente utilizzato dalle reti criminali internazionali, ha rappresentato un canale sicuro per attività illecite come traffico di droga, riciclaggio di denaro e altri crimini gravi.

La chiusura di Ghost è il risultato di un’intensa collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie di diversi paesi. L’operazione ha visto il coinvolgimento di nove nazioni, con un’ampia partecipazione di Europol e una coordinazione internazionale che ha permesso di agire simultaneamente in diverse località del mondo. Questa azione congiunta ha incluso raid coordinati e interventi tecnici che hanno portato all’arresto di 51 sospetti, tra cui membri di organizzazioni mafiose e gruppi di crimine organizzato.

La piattaforma Ghost era particolarmente temuta per le sue avanzate caratteristiche di sicurezza, che garantivano un elevato livello di anonimato agli utenti. I messaggi trasmessi attraverso il servizio erano crittografati e potevano autodistruggersi, rendendo estremamente difficile il loro monitoraggio e la loro intercettazione.

L’indagine ha rivelato che i server di Ghost erano ubicati in Francia e Islanda, mentre i proprietari della piattaforma risiedevano in Australia e le operazioni finanziarie erano gestite negli Stati Uniti. Questa complessa rete globale ha richiesto uno sforzo coordinato per essere smantellata.

In Italia, l’operazione ha coinvolto diverse agenzie e forze di polizia, tra cui la Direzione centrale per i servizi antidroga e la Squadra mobile di Lecce. L’azione ha avuto successo anche nel prevenire minacce alla vita e ha portato al sequestro di armi, droghe e oltre un milione di euro in contante a livello internazionale.

Per facilitare le indagini e il coordinamento, è stata creata una Task Force Operativa presso Europol, con la partecipazione di numerose nazioni. Un Centro Operativo Congiunto è stato istituito per gestire le attività durante l’operazione e garantire il massimo supporto e coordinamento tra i diversi attori coinvolti.

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Attualità

USA | Tupperware, conosciuta per i suoi contenitori per conservare il cibo, annuncia di aver avviato la procedura di fallimento

Tupperware, il noto marchio americano famoso per i suoi innovativi contenitori per la conservazione del cibo, ha annunciato l’avvio della procedura di fallimento. Fondata nel 1946, la società ha avuto un percorso storico ricco e significativo, ma negli ultimi anni ha affrontato sfide crescenti che hanno messo a dura prova la sua resilienza.

Nonostante i tentativi di rinnovare la propria immagine e attrarre un pubblico più giovane, Tupperware non è riuscita a invertire la tendenza negativa delle vendite. La difficile congiuntura economica globale ha avuto un impatto notevole sulle finanze dell’azienda, contribuendo a una situazione che ha portato alla decisione di richiedere la protezione dal fallimento.

Il CEO dell’azienda ha spiegato che la decisione di presentare la richiesta di protezione ai sensi del Chapter 11 è stata presa dopo aver esplorato varie opzioni strategiche. Questo passo è stato considerato essenziale per consentire alla società di affrontare le sfide attuali e intraprendere un percorso di trasformazione digitale e tecnologica. Il Chapter 11 offrirà a Tupperware la flessibilità necessaria per ristrutturare e adattarsi alle nuove dinamiche del mercato.

Il fondatore della società, Earl Tupper, aveva avuto l’intuizione di creare contenitori innovativi durante gli anni successivi alla Grande Depressione. Tuttavia, la capacità di adattamento e innovazione della società è stata messa alla prova in un contesto economico sempre più complesso.

Il futuro di Tupperware ora dipenderà dalla sua capacità di reinventarsi e rispondere alle sfide del mercato moderno, sfruttando le opportunità offerte dalla trasformazione tecnologica e digitale per restare rilevante in un ambiente in rapida evoluzione.

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