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Cronaca

Torino | Intensificati i controlli della polizia : 4 arresti per spaccio di droga

Torino – Prosegue senza sosta l’attività di contrasto e prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Polizia di Stato sul territorio cittadino. Nelle ultime ore, grazie all’intensificazione dei controlli e alla collaborazione tra diverse unità della Questura, sono stati eseguiti quattro arresti significativi, con il sequestro di oltre un chilo e duecento grammi di stupefacenti, tra cui cocaina, crack, MDMA e hashish, nonché denaro contante per oltre 2000 euro.

Il primo intervento si è svolto in Strada del Portone, dove gli agenti dell’UPGeSP e del Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” sono intervenuti dopo una segnalazione di urla provenienti da un appartamento. Al loro arrivo, hanno trovato un uomo di 30 anni, italiano, in stato di alterazione psicofisica e con tagli sul corpo. All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno scoperto un’ampia quantità di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina e MDMA, e numerosi arnesi per il confezionamento e la pesatura, oltre a circa 1050 euro in contanti. Il 30enne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Lo stesso giorno, gli agenti dell’UPGeSP hanno arrestato un cittadino tunisino di 19 anni, trovato in possesso di cocaina e hashish mentre si trovava su un monopattino elettrico. Il giovane, fermato dopo un inseguimento, aveva anche un telefono cellulare con messaggi che indicavano un’intensa attività di spaccio e oltre 1000 euro in contanti, non giustificati. È stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Nel pomeriggio, un cittadino marocchino di 33 anni è stato arrestato dal Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia. L’uomo, notato mentre lanciava un sacchetto contenente hashish e cercava di fuggire, è stato fermato dopo un inseguimento. Era destinatario di un provvedimento di divieto di accesso in diverse aree della città e, oltre all’hashish, è stato trovato in possesso di altri stupefacenti.

Infine, un cittadino marocchino di 37 anni è stato arrestato dalla Squadra Volante dell’UPGeSP. L’uomo, trovato con una busta contenente sette panetti di hashish, ha opposto resistenza agli agenti durante il tentativo di arresto. È stato denunciato per resistenza, violazione della legge sull’immigrazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Tutti e quattro gli arrestati sono attualmente in fase di indagini preliminari e si applica la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. La Polizia di Stato prosegue il suo impegno nel contrastare il traffico di droga, garantendo sicurezza e ordine pubblico in città.

Cronaca

Verona | Tragedia Vago di Lavagno: madre si suicida dopo aver sparato al figlio, 15enne in condizioni disperate

Un dramma familiare ha sconvolto la comunità di Vago di Lavagno, in provincia di Verona, dove venerdì scorso una donna di 58 anni avrebbe sparato al figlio 15enne un colpo di pistola alla testa, per poi togliersi la vita. Questa è l’ipotesi prevalente su cui sta indagando la Procura di Verona. Il ragazzo è stato soccorso ma versa in condizioni disperate, ricoverato nel reparto di neurorianimazione dell’ospedale di Borgo Trento.

I carabinieri, intervenuti sul luogo, hanno trovato la madre senza vita in cucina, con accanto il figlio gravemente ferito. Accanto ai corpi, è stata sequestrata una pistola, legalmente detenuta dal defunto padre della donna, sulla quale sono in corso accertamenti. Al momento, nessuno risulta indagato, e il marito della donna è stato ascoltato come testimone.

Il procuratore di Verona, Raffaele Tito, ha spiegato che l’ipotesi più accreditata è quella di un tentato omicidio da parte della madre, che poi si sarebbe suicidata. La donna soffriva da tempo di problemi di salute, un elemento che potrebbe aver influito tragicamente su quanto accaduto.

In un primo momento, si era pensato che la donna fosse stata uccisa, ma le indagini e le testimonianze raccolte hanno portato a questa nuova ricostruzione dei fatti. Oltre alle testimonianze, gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona.

Le condizioni del 15enne restano estremamente critiche. Secondo una nota dei medici dell’ospedale di Borgo Trento, il ragazzo è sostenuto meccanicamente e farmacologicamente in tutte le funzioni vitali e la prognosi rimane riservata. Non ci sono state variazioni significative rispetto al momento del ricovero, quando il giovane è arrivato in condizioni già gravissime.

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Cronaca

Lucca | Coppia di escursionisti tedeschi soccorsa dai Vigili del Fuoco ai piedi del Monte Pisanino

Nel pomeriggio di oggi, attorno alle 15:00, i Vigili del Fuoco sono stati chiamati ad intervenire nel Comune di Minucciano (LU) per la ricerca di una coppia di escursionisti di nazionalità tedesca, partiti dal campeggio Val Serenaia. I due turisti avevano perso l’orientamento durante un’escursione nei pressi del Monte Pisanino, una zona montuosa impervia delle Alpi Apuane.

Grazie alla Sala Operativa dei Vigili del Fuoco, le coordinate della loro posizione sono state individuate rapidamente. L’elicottero Drago 60, appartenente al reparto volo di Cecina, si è subito alzato in volo e ha localizzato la coppia ai piedi del Monte Pisanino. Il personale di bordo, tramite verricello, si è calato sul posto per raggiungere i due escursionisti.

Supportati da due unità del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco hanno recuperato i turisti, trasportandoli in sicurezza sull’elicottero. Successivamente, i due sono stati trasferiti al campo sportivo di Gramolazzo, dove una squadra di terra proveniente da Castelnuovo Garfagnana li attendeva. Dopo essere stati soccorsi e verificato il loro stato di salute, la coppia è stata riaccompagnata al campeggio Val Serenaia.

Le operazioni si sono concluse con successo intorno alle 19:30, senza segnalazioni di feriti. Ancora una volta, la rapidità e la coordinazione tra Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino hanno garantito un intervento sicuro ed efficace in una situazione potenzialmente critica.

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Cronaca

Roma | Perquisizione e sequestro del materiale informatico di Maria Rosaria Boccia

A seguito di una denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la Procura di Roma ha disposto una perquisizione domiciliare e il sequestro del telefono cellulare e altro materiale informatico appartenente all’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Le operazioni sono state condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, che hanno perquisito l’abitazione della Boccia a Pompei.

Durante la perquisizione, gli inquirenti avrebbero rinvenuto anche un paio di occhiali smart, precedentemente utilizzati dalla Boccia per realizzare video, incluso all’interno della Camera dei Deputati.

Il materiale sequestrato sarà ora sottoposto ad un’analisi approfondita da parte dei carabinieri, su incarico dei pubblici ministeri di piazzale Clodio. Nel frattempo, Maria Rosaria Boccia è stata iscritta nel registro degli indagati, e le indagini sono ancora in corso per chiarire i dettagli della vicenda.

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