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Attualità

Ducati Sorprende al WDW 2024 con la Nuova Panigale V4 MY25

Se Ducati voleva stupirci con un mega annuncio in coincidenza con l’apertura del WDW 2024… beh, ci è riuscita. Arriva la Ducati Panigale V4 my25 che, a differenza dei modelli lanciati negli ultimi anni, non rappresenta un semplice affinamento della versione precedente. Sembra più una moto completamente nuova e, a suo modo, rivoluzionaria.

Cominciamo da una citazione del comunicato stampa ufficiale: “Per disegnare la nuova Panigale V4 il Centro Stile Ducati si è ispirato alla mitica Ducati 916…”. Già vediamo luccicare gli occhi a pletore di appassionati, non solo tra i fan delle moto di Borgo Panigale. Nello specifico, le linee della nuova Panigale V4 sarebbero state sviluppate proprio traendo spunto dalle soluzioni della leggendaria Superbike degli anni 90. Da qui nascono lo stile e l’aerodinamica integrata, superando il precedente approccio di applicare il pacchetto aerodinamico a una moto dal design già completo.

DUCATI PANIGALE V4 MY25: NUOVA CARENATURA

Secondo quanto dichiara Ducati, la nuova carenatura ridurrebbe la resistenza del 4%, offrendo allo stesso tempo una migliore protezione al pilota. Il tutto sarebbe consentito (tra le altre cose) dall’adozione delle nuove ali a doppio profilo integrate nel frontale. Sono loro a migliorare il coefficiente aerodinamico mantenendo invariato il contributo in termini di deportanza.

Sempre parlando di design, l’arretramento del bordo d’attacco della carenatura rispetto alla ruota anteriore dovrebbe rendere la moto più agile nei cambi di direzione alle alte velocità, mentre le nuove forme del parafango e del convogliatore davanti ai radiatori dovrebbero aumentare l’efficacia dell’impianto di raffreddamento.

ERGONOMIA MIGLIORATA

A livello di ergonomia, il gruppo sella-serbatoio offre maggiore libertà di movimento e facilita l’inserimento del pilota in carena, grazie a un incavo che evita interferenze con la mentoniera del casco. Le pedane sono state spostate di 10mm verso l’interno rispetto alla precedente Panigale V4. Aumenta la luce a terra e migliora la penetrazione aerodinamica, visto che viene ridotto l’ingombro laterale di piedi e gambe del pilota.

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MOTORE: IL V4 SI AGGIORNA

Per il motore è stato confermato il V4 a 90° da 1.103cc con distribuzione desmodromica, albero controrotante e fasatura Twin Pulse della precedente Panigale, ma si segnalano vari aggiornamenti. Per cominciare, è stato rivisto il diagramma della distribuzione, con camme dal diverso profilo e un valore di alzata più elevato. L’alternatore e la pompa dell’olio sono gli stessi della V4R, mentre il tamburo del cambio è quello utilizzato sulla Superleggera V4. I cornetti di aspirazione a lunghezza variabile hanno una maggiore escursione, con un valore di 25mm nella configurazione corta (-10 mm) e di 80 in quella lunga (+5 mm).

Nonostante l’omologazione Euro5+, la nuova incarnazione del Desmosedici Stradale riesce a migliorare ulteriormente le prestazioni del precedente V4: i dati dichiarati parlano di 216cv a 13.500 giri (+0,5cv) e 120,6Nm a 11.250 giri. Con lo scarico racing Ducati Performance by Akrapovic la potenza massima sale fino a 228cv.

DUCATI PANIGALE V4 MY 25: ADDIO AL MONOBRACCIO

L’avrete notato subito: la nuova Panigale perde l’iconico forcellone monobraccio a favore di un più tradizionale bibraccio. La scelta è stata resa necessaria dalla volontà dei tecnici Ducati Corse di ottenere dal nuovo pacchetto telaio-forcellone le rigidezze laterali ottimali per massimizzare grip della moto e feeling del pilota ai massimi angoli di piega – che ormai, sulle supersportive, si spingono oltre i 60°. Il tutto mantenendo elevati valori di rigidezza longitudinale per sfruttare la coppia del motore in accelerazione e la potenza frenante in staccata.

È stato dunque modificato il telaio Front Frame e sviluppato un inedito forcellone a schema bibraccio, particolarmente leggero e dal design innovativo, che ha consentito, grazie a una geometria specifica, di mantenere la posizione del silenziatore sotto il motore. Il nuovo forcelloneriduce la rigidezza laterale (-37% rispetto al monobraccio) e il peso, al punto che, insieme al nuovo cerchio forgiato posteriore, fa risparmiare ben 2,7Kg. Anche il telaio Front Frame è più leggero (3,47kg contro i precedenti 4,2) e rimodulato nelle rigidezze rispetto al precedente (-40% in laterale) allo scopo di offrire più confidenza in piega.

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Attualità

Fisioterapisti, nel futuro ci sono competenze sempre più avanzate

La Milano FisioWeek 2024, la settimana dedicata alla fisioterapia, organizzata dall’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio, Varese, giunge al termine con l’ultimo evento formativo: “Oltre i confini della professione”. Il convegno, che si è svolto oggi presso la IRCCS S.Maria Nascente Fondazione Don Carlo Gnocchi, è stata un’occasione per esplorare il futuro della fisioterapia, fornendo una panoramica sul futuro di alcune competenze nel campo della professione, mettendo a confronto le esperienze europee. Lo scopo è tracciare una strada che permetta ai professionisti italiani di formarsi ed acquisire competenze avanzate.
Durante la giornata, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a sessioni tematiche sulla normativa vigente, la riabilitazione respiratoria e su diverse tecniche di fisioterapia avanzata – oggi in essere in diversi paesi – con un focus specifico pomeridiano sul panorama europeo.
La giornata si è aperta con il saluto di Mariella Mainolfi, direttore generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute; Marco Bestetti, componente della III Commissione Sanità della Regione Lombardia; Piero Ferrante, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (FNOFI); del direttore dell’Area Territoriale Nord della Fondazione Don Gnocchi, Antonio Troisi; di Matteo Paci, presidente della Società Italiana di Fisioterapia; Marta Lazzeri, past president ARIR, e di Don Pablo Herrera Jimenez, vicepresidente del Colegio Profesional de Fisioterapeutas Comunidad de Madrid.
“Oggi metteremo a confronto la nostra professione qui in Italia con quella esercitata dai colleghi all’estero. Misureremo le nostre competenze e andremo a verificare quali sono le loro. Siamo certi che il confronto sarà un tassello importante per il nostro sviluppo professionale”, ha sottolineato Ferrante.
“Negli altri stati europei i fisioterapisti attuano tecniche che qua in Italia non sono permesse. Ad esempio, il dry needling, l’epi, la neuromodulazione, che sfruttano il superamento della barriera cutanea attraverso l’utilizzo di aghi – ha spiegato Angelo Giovanni Mazzali, presidente dell’Ordine dei fisioterapisti interprovinciale di Milano – permettono di risolvere le problematiche muscolo-scheletriche in maniera molto efficace. Oggi cercheremo di capire che apporto possono avere sulla salute del paziente e, insieme alle istituzioni, in che modo andare a inserirle nella formazione e nella pratica della professione qua in Italia”.
“E’ molto importante – è intervenuto Don Pablo Herrera Jimenez, vicepresidente Colegio Profesional de Fisioterapeutas Comunidad de Madrid – poter essere con i colleghi italiani in questa giornata, poter conoscere le tecniche che vengono utilizzate in tutta Europa e far conoscere le tecniche spagnole, quale evoluzione ha avuto la professione in Spagna e come è diventata una professione indipendente”.
“Siamo qui per valorizzare il ruolo dei fisioterapisti. Non solo nella cura riabilitativa ma anche il ruolo che hanno in termini di prevenzione – ha evidenziato Marco Bestetti, consigliere regionale della Regione Lombardia e componente della commissione Sanità -. La prevenzione deve essere il caposaldo della nostra iniziativa legislativa. Abbiamo appena approvato ii Piano Socio Sanitario della Regione che valorizza questo fattore. Poi vogliamo investire sempre di più sulla domiciliarità, aspetto che ai terapisti è ben noto, e sul ruolo dei fisioterapisti nelle case di comunità e nelle neonate palestre della salute. E’ un rapporto di collaborazione che già esiste ed è forte ma che vogliamo ulteriormente implementare nell’interesse dei cittadini”.

fonte foto xm4/Italpress
(ITALPRESS).

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Urso “L’industria 5.0 è un incentivo per le imprese”

“La misura Industria 5,0 è importantissima in un momento così decisivo per fare un incentivo forte all’innovazione delle nostre imprese, a rendere più competitive sia per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia digitale sia per quanto riguarda la tecnologia green e l’efficientamento energetico e altrettanto per la formazione di personale”.
Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso a margine dei lavori del Forum TEHA in corso a Villa d’Este a Cernobbio.
“Industria 5.0 è la misura più importante e più innovativa che in questi mesi hanno messo in campo i Paesi europei e lo ha fatto l’Italia, perchè l’unica misura che mette insieme l’innovazione digitale con l’industria 4.0 e l’innovazione e l’efficientamento economico green, attraverso le risorse del Pnrr – ha aggiunto – Essendo parte delle risorse derivanti dal Pnrr, attraverso il Repower Eu, vanno assolutamente integrate entro il 2025, per essere rendicontate entro giugno 2026. Per questo un’eventuale proroga di questa misura va contrattata in sede europea, così come qualunque modifica alla misura come è stata realizzata va comunque comunicata alla commissione europea”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Sangiuliano “Ora farò querele, mi aspetto risarcimenti. Tornerò in Rai”

“Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. Mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto”. Lo ha detto al Messaggero l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Voglio recuperare anche i miei sentimenti stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè” aggiunge. E alla domanda se tornerà in Rai, Sangiuliano risponde: “Certo che ci tornerò, come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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