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Politica

La Russa ai partiti “Meno scontri personali, più confronti sulle idee”

ROMA (ITALPRESS) – In politica un confronto di idee e non uno scontro personale è possibile. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, “esce” per un attimo dai palazzi istituzionali e torna sul terreno di gioco, calcistico, per invitare la politica a prendere esempio da quanto successo alla Parita del Cuore, dove la nazionale dei politici, da lui allenata, si è mostrata unita, al di là delle appartenenze. Nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio a Palazzo Madama ha ricordato: “Nella squadra dei politici abbiamo dimostrato che i confronti politici possono non essere scontri personali, è possibile tornare a un confronto politico che sia uno scontro di idee ma mai un attacco o uno scontro fra persone”.
Nell’incontro con i giornalisti parlamentari, prima della pausa estiva, ha trattato i temi delle riforme, prima fra tutte quella del premierato: “Il referendum ci sarà, una volta passata la riforma che non credo venga approvata con la maggioranza qualificata – ha detto il presidente del Senato -. Non so se il referendum passerà con pochi o tanti voti, ma questo è il bello della democrazia, conto che gli italiani in un modo o nell’altro daranno un giudizio chiaro”.
E sulla possibilità di cambiare la legge elettorale ha aggiunto: “La scelta di farlo dopo la riforma del premierato non mi scandalizza, non dico la legge elettorale che preferisco ora, ma quando non ero presidente del Senato ho guardato con molta attenzione alla riforma fatta da due Regioni, tra cui la Sicilia, che limitava il ballottaggio al non raggiungimento del 40%”.
Sul continuo ricorso ai decreti legge ha ricordato che “non dipende da chi c’è alla maggioranza o all’opposizione, dipende da una dinamica della politica nel considerare prevalente l’attività legislativa da parte del governo”.
La seconda carica dello Stato ha apprezzato il voto di Fdi al Parlamento europeo: “avevo scommesso che non avremmo votato a favore della Von der Leyen, mi ricordo che avevo una maglietta ‘mai con il Pd, mai con il M5S’, non ne ho una con la scritta ‘mai con i Verdì o ‘mai con la sinistrà, esempio per dire che per me il fatto di non aver votato Von der Leyen, senza rompere con lei è stata una cosa che ho apprezzato”.
A una domanda sul giornalista del quotidiano La Stampa Andrea Joly aggredito da militanti di Casapound a Torino, La Russa ha risposto: “Non credo che il giornalista passasse per caso, questo non giustifica minimamente la reazione violenta. Casapound va sciolta? Non tocca a me decidere. Può esserci una valutazione, quando la faranno la leggerò”.
Sul suo futuro politico il presidente del Senato ha le idee chiare: “Una carica che potrebbe mancarmi in futuro è il mantenimento della presidenza dell’Inter Club del Parlamento e spero che anche dopo mi venga conservata, non ho altre ambizioni”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Politica

Mattarella “L’Europa deve colmare il divario di innovazione”

“L’Europa deve riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al XVII Simposio COTEC Europa, a Las Palmas de Gran Canaria.
“Un bilancio demografico con sempre meno giovani certamente costituisce motivo di allarme per il futuro: è dalle nuove generazioni che arriva la spinta al cambiamento e all’innovazione ma, mentre è utile porre in atto ogni possibile correttivo per invertire un trend così squilibrato, occorre nel contempo attivare politiche nei settori della formazione e della ricerca che affrontino il problema del divario tecnologico”, ha aggiunto il capo dello Stato.

“Per restare competitivi servono risorse. Anzitutto fondi per i nostri sistemi educativi – e in Italia permane un significativo deficit di istruzione nell’ambito delle lauree Stem – e per la ricerca, oltre a intese che assicurino l’approvvigionamento delle materie prime indispensabili per la produzione delle nuove tecnologie – ha sottolineato Mattarella -. La sovranità in campo tecnologico si nutre di questi fatti e di cooperazione, perchè non è indifferente la questione della internazionalizzazione della ricerca e degli investimenti relativi, della tutela del valore strategico di alcuni ambiti”.
“L’Europa deve spingere sull’acceleratore, attuando misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico”, ha detto ancora il presidente.

“Le dinamiche internazionali sono sempre state segnate dalle nuove tecnologie” e “la supremazia tecnologica è una componente rilevante nel rapporto tra Stati”, ha proseguito il capo dello Stato. “In questa corsa, l’Europa deve poter competere a parità di condizioni e si impone, in questo senso, la capacità di dar vita a ‘campionì europei, espressione di sovranità condivisa”.
Per Mattarella “sovranità tecnologica non significa chiusura, arroccamento o protezionismo, atteggiamenti che finirebbero per indebolire e marginalizzare ulteriormente l’Europa, gli Stati dell’Unione Europea. Al contrario, è un cantiere in cui potenziare la ricerca, per affrontare con coraggio la transizione digitale, cogliendo i vantaggi dell’intelligenza artificiale nella gestione dei cambiamenti epocali che essa produce”.

“L’apertura e la capacità di inclusione proprie alla cooperazione scientifica internazionale sono fattori essenziali perchè l’accesso all’innovazione non resti prerogativa esclusiva di alcuni Paesi, contribuendo allo sviluppo e alla crescita equa e collettiva”, ha aggiunto il capo dello Stato.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Politica

Maltempo, Musumeci “La prevenzione va fatta per tempo e dalle Regioni”

“Per rispetto verso gli alluvionati non intendo polemizzare. Sono un ministro, non è il momento dei contrasti. Ma non ho mai parlato di responsabilità. Ho ribadito che continueremo ad avere eventi calamitosi finchè non si attuerà una seria prevenzione strutturale da parte di tutte le Regioni”. Così, in una intervista al Corriere della Sera il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, rispondendo alle accuse di “sciacallaggio”.
“Schlein, che conosce bene quel territorio per essere stata assessore regionale alla materia, farebbe bene a far sapere quanti e quali interventi ha realizzato durante il suo mandato”, aggiunge Musumeci, sottolineando che le casse di espansione “sono un prezioso strumento di prevenzione.

Ma vanno realizzate prima dell’alluvione, cioè nella gestione ordinaria, che spetta alle Regioni, e non a quella straordinaria, affidata al commissario per la ricostruzione Figliuolo. Abbiamo chiesto alla Regione quali infrastrutture abbia realizzato almeno nell’ultimo decennio, per individuare ulteriori obiettivi e risorse rispetto ai 596 milioni di euro che ha ricevuto dal 2013. Per collaborare serve confronto e rispetto reciproco”.“Il governo – prosegue Musumeci – è presente con i fatti concreti… Ci dica il sindaco Lepore quanto e come ha speso per la prevenzione infrastrutturale nel suo territorio. I cittadini hanno diritto di sapere come sono stati protetti dalle insidie del territorio. Non c’è nulla di scandaloso. E’ facile a pochi giorni dalla scadenza elettorale dire come in queste ore che è colpa del governo nazionale, altro che scaricabarile!”.

“Una cosa è la ricostruzione – spiega -, altra è la prevenzione ordinaria, ad esempio degli ultimi 20 anni che spetta alle Regioni con il denaro dello Stato, che non è mancato in base ai numeri che mi riferiscono gli uffici”. “Solo con il governo Meloni – aggiunge – abbiamo già stanziato per l’Emilia-Romagna 30,5 milioni per interventi già programmati, oltre 61 per quelli da programmare e 17 milioni per il dissesto in una Regione già vulnerabile: è fra quelle che negli ultimi 10 anni hanno registrato il maggior consumo di suolo e la maggiore cementificazione. Capisco che manca poco al voto e ogni occasione è utile per attaccare il governo Meloni, ma rivendico il diritto di replica”. Ed alla domanda se con l’autonomia differenziata andrà peggio, risponde: “E’ stata chiesta dall’Emilia-Romagna insistentemente. E’ una loro bandiera, che poi sia stata ammainata di fronte alla determinazione del nostro governo è un problema di coerenza che non mi riguarda. Le Regioni, anche senza autonomia, hanno già i fondi: ogni presidente di Regione è anche commissario per la lotta al dissesto idrogeologico”.

– foto Agenzia Fotogramma –

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Attualità

La Russa “Non sono complottista, centrodestra non è accerchiato”

“Io non sono un complottista, non lo sono mai stati, credo che sia più corretto parlare di un’evoluzione di eventi. Succede una cosa e poi magari qualcuno cerca di utilizzarla. Ma quello non è un complotto, un complotto è quando la cosa viene pensata prima, organizzata nei dettagli”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, su Raitre, intervistato da Piero Chiambretti.
“Normalmente non sono un complottista e non mi sento accerchiato, e non sono convinto, magari qualcuno sì, anche nel centrodestra, che il centrodestra sia accerchiato – ha aggiunto -. Vedo che qualunque cosa sia stata detta e fatta, finchè il popolo dà un consenso a una linea politica trasparente e chiara il complotto non solo non esiste, ma se anche esistesse non avrebbe effetto”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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