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Cronaca

Trento | 64enne va a funghi ma scivola e muore in Val Rendena

repertorio

Le ricerche di un fungaiolo di 64 anni, disperso in Val Rendena, Trentino, e residente a Brescia, si sono concluse tragicamente. L’uomo non era rientrato a casa, e la moglie ne aveva denunciato la scomparsa al 112 intorno alle 20.20 di sabato 20 luglio. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un ripido canale nei boschi sopra Pinzolo, nella zona Ruìne di Berghem.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, uscito nel pomeriggio alla ricerca di funghi in una zona che frequentava abitualmente, sarebbe scivolato per circa cinquanta metri lungo un ripido pendio. Le operazioni di ricerca, iniziate dalla località Ponte Canale dove aveva parcheggiato l’auto, hanno coinvolto operatori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco di Pinzolo, Carisolo e Giustino, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Carabinieri di Carisolo e forestali.

Le squadre hanno esplorato strade forestali e pendii circostanti fino a ritrovare, intorno alle 23, alcuni reperti e successivamente il corpo senza vita dell’uomo. Dopo aver dichiarato il decesso e ottenuto il nullaosta per la rimozione della salma, i soccorritori hanno allestito un ancoraggio per calare la barella fino alla strada sottostante. La salma è stata poi trasferita alla cappella mortuaria di Pinzolo.

Cronaca

Milano | Detenuto 18enne muore carbonizzato in cella di San Vittore

Un grave incidente si è verificato nel carcere di San Vittore, a Milano, dove un giovane detenuto di 18 anni, Joussef Moktar Loka Baron, è morto a causa di un incendio scoppiato nella sua cella. Il rogo, che ha coinvolto anche un altro detenuto, ha provocato la morte del giovane detenuto per carbonizzazione.

Secondo quanto riportato dalla Uilpa, sindacato della polizia penitenziaria, l’incendio sarebbe stato dolosamente provocato dai detenuti stessi, una pratica che, purtroppo, sembra diventare sempre più frequente. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa, ha escluso l’ipotesi di suicidio e ha descritto l’accaduto come l’ennesima tragica perdita, che si aggiunge al triste bilancio di 70 detenuti e 7 agenti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno.

Il giovane, che era in carcere per una condanna per rapina, è deceduto in circostanze drammatiche che sollevano gravi interrogativi sulla gestione e sicurezza degli istituti penitenziari. La Procura ha avviato un’inchiesta per chiarire le dinamiche dell’incendio e le responsabilità connesse.

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Campania

Napoli | Violenze sulla nipote di 10 anni, arrestato zio

A Napoli, un uomo di 26 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti della nipote di 10 anni. Le indagini, condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Napoli, sono state avviate dopo la denuncia di un’altra minore che aveva subito molestie sessuali. Questa denuncia ha portato alla scoperta degli abusi perpetrati dall’uomo nei confronti della nipotina.

Gli investigatori hanno trovato nel telefono dell’arrestato materiale compromettente, inclusi video e foto delle violenze, nonostante i tentativi dell’indagato di cancellare tali prove. La polizia è riuscita a recuperare i file incriminati. L’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Poggioreale, mentre la bambina è stata collocata in una struttura protetta per garantirle sicurezza e supporto.

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto, emettendo una custodia cautelare in carcere. L’inchiesta ha rivelato dettagli inquietanti sugli abusi, con elementi significativi che confermano le accuse mosse contro l’indagato. La situazione è stata seguita con grande attenzione dalle autorità, che stanno lavorando per garantire giustizia e protezione alle vittime coinvolte.

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Cronaca

Sassari | Smantellata una boutique del falso di lusso ad Alghero – VIDEO

Sembra che la Guardia di Finanza di Alghero abbia fatto un ottimo lavoro nel contrastare la vendita di articoli contraffatti. La scoperta di questa boutique del falso lusso, con oltre 500 articoli sequestrati, dimostra l’impegno delle autorità nel proteggere i marchi e i consumatori dalle frodi. Il titolare del negozio, denunciato per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione, dovrà ora affrontare le conseguenze legali delle sue azioni. Questo tipo di operazione aiuta a mantenere l’integrità del mercato e a garantire che i consumatori non siano ingannati da prodotti falsi.

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