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Attualità

Presentato il Caccia di Nuova Generazione al Farnborough Air Show

Il futuro dell’aviazione da combattimento è stato svelato al Farnborough International Air Show, con la presentazione del nuovo caccia di generazione avanzata realizzato attraverso il programma Global Combat Air Program (GCAP). Questo innovativo progetto è il frutto della collaborazione tra Regno Unito, Italia e Giappone, e rappresenta un notevole passo avanti nel settore della difesa aerea.

Collaborazione Internazionale e Innovazione Tecnologica

Per la prima volta, i tre partner governativi del GCAP e le rispettive industrie di punta—BAE Systems (Regno Unito), Leonardo (Italia) e Mitsubishi Heavy Industries (Giappone)—hanno mostrato i progressi del programma. Il nuovo caccia, esposto presso lo stand GCAP (padiglione 5), colpisce per il suo design avanguardistico e per l’apertura alare ampliata, un miglioramento che ottimizza l’aerodinamica del velivolo.

Il design e lo sviluppo del caccia sono stati supportati da tecnologie digitali all’avanguardia, tra cui modellazione computerizzata e realtà virtuale, per garantire prestazioni superiori e innovazione nella progettazione.

Unione di Progetti: Tempest e F-X

Il Global Combat Air Program nasce dalla fusione di due iniziative precedentemente separate: il “Tempest” europeo e il “F-X” giapponese. Questo accordo di cooperazione, raggiunto nel dicembre 2022, prevede l’inizio della produzione intorno al 2030, con il primo volo previsto per il 2028. Tuttavia, il caccia entrerà ufficialmente in servizio solo nel 2035, rappresentando uno dei velivoli da combattimento più avanzati al mondo. Tra le sue caratteristiche principali figurano un sistema d’arma intelligente, una cabina di pilotaggio interattiva basata su software, sensori integrati e un radar di nuova generazione capace di fornire 10.000 volte più dati rispetto ai sistemi attuali.

Dichiarazioni dei Leader del Progetto

Guglielmo Maviglia, Chief Global Combat Air Program Officer di Leonardo, ha commentato: “Il ritmo del programma è eccezionale e si basa su una solida eredità industriale condivisa tra i tre Paesi, sotto la guida dei rispettivi governi.”

Herman Claesen, CEO di Future Combat Air Systems presso BAE Systems, ha aggiunto: “Nei 18 mesi successivi al lancio del Global Combat Air Programme, abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri partner in Giappone e Italia, e con i tre governi, per definire e allineare i requisiti per questo caccia di nuova generazione.”

Hitoshi Shiraishi, Senior Fellow di GCAP presso Mitsubishi Heavy Industries, ha dichiarato: “MHI considera questo progetto una preziosa opportunità per ampliare le nostre conoscenze. GCAP, come programma di sviluppo congiunto tra Giappone, Regno Unito e Italia, ci permetterà di ottenere risultati superiori e una comprensione più approfondita, grazie alla combinazione delle diverse esperienze e competenze delle tre industrie coinvolte.”

Questo ambizioso programma non solo segna un avanzamento tecnologico significativo, ma sottolinea anche l’importanza della collaborazione internazionale nella creazione di soluzioni avanzate per il futuro della difesa aerea.

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Attualità

Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Attualità

Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Abruzzo

Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

Questura di Chieti

Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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