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Cronaca

Torino | Arrestato dopo rapina con spray al peperoncino: 25enne in possesso di speed

A Barriera di Milano, un venticinquenne è stato arrestato dal personale del commissariato locale per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. La vicenda ha avuto inizio quando il giovane è entrato in un supermercato nei pressi, suscitando l’attenzione degli impiegati. I poliziotti sono stati allertati e hanno trovato il ragazzo fuori dall’ingresso del commissariato, dove era stato fermato da una guardia di vigilanza.

Secondo quanto emerso, il giovane era entrato di corsa nel supermercato e aveva tentato di uscire poco dopo senza aver fatto acquisti. Si era poi diretto verso i bagni della struttura, seguito dal personale di sicurezza, presentando evidenti segni di irritazione al viso, occhi lacrimanti e arrossamento della pelle. Il ragazzo aveva con sé un sacchetto contenente una sostanza bianca, successivamente identificata come “speed”, con un peso di oltre 230 grammi.

Le indagini preliminari suggeriscono che il giovane potesse essere stato vittima di un tentativo di rapina della droga da parte di due individui durante una trattativa nel parcheggio del supermercato, durante la quale è stato colpito con uno spray al peperoncino. A causa del dolore provocato dalla sostanza, il ragazzo ha cercato rifugio nel supermercato, dove ha tentato di alleviare i sintomi con l’acqua.

Il venticinquenne è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, mentre le indagini proseguono per individuare i responsabili dell’aggressione e del tentato furto della droga.

Cronaca

Milano | Inchiesta sugli Ultrà rivela legami controversi con Fedez

Una maxi inchiesta ha recentemente colpito la curva milanista, rivelando legami inaspettati tra il noto rapper Fedez e i leader degli ultrà del Milan. Pur non essendo indagato, il cantante è emerso in alcune intercettazioni che lo collegano a Luca Lucci, il capo degli ultrà, attualmente in carcere.

Le conversazioni tra Fedez e Lucci hanno sollevato interrogativi su possibili collaborazioni per la distribuzione di un prodotto all’interno dello stadio Meazza. Inoltre, si sono discussi temi come la sicurezza del rapper e potenziali accordi commerciali legati a una famosa discoteca milanese.

Tra i gravi episodi contestati agli ultrà, spicca l’aggressione ai danni di Cristiano Iovino, un caso che ha attirato l’attenzione degli inquirenti. L’inchiesta non solo mette in luce rapporti controversi, ma evidenzia anche come alcuni gruppi ultras siano diventati, secondo gli investigatori, delle bande violente pronte a eseguire azioni punitive.

Questa situazione solleva interrogativi su quanto sia profondo il legame tra il mondo del calcio e i gruppi di tifosi più estremi, evidenziando la necessità di monitorare e affrontare tali dinamiche.

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Cronaca

Operazione contro gli Ultrà: svelati intrighi e estorsioni nel calcio milanese

Un’ampia operazione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di 19 individui, tra cui figure di spicco delle tifoserie di Inter e Milan, svelando un sistema intricato di estorsioni e alleanze illecite. Gli investigatori hanno scoperto un “patto di non belligeranza” tra le due curve, che, a prima vista, sembrava un accordo per una gestione pacifica degli eventi calcistici. Tuttavia, le indagini hanno rivelato legami criminosi finalizzati al profitto, coinvolgendo traffici illeciti e infiltrazioni della ‘ndrangheta.

Tra i nomi noti coinvolti, si segnala Marco Ferdico, leader della Curva Nord dell’Inter, e Luca Lucci, capo degli ultrà milanisti, già noto per le sue condanne precedenti. È emerso anche il coinvolgimento di Christian Rosiello, bodyguard del cantante Fedez. Le accuse spaziano dall’estorsione al metodo mafioso, mentre si indaga anche su un consigliere regionale lombardo per corruzione legata agli appalti per i parcheggi allo stadio di San Siro.

In un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica, la Procura di Milano ha avviato un procedimento di prevenzione nei confronti delle società calcistiche, richiedendo loro di dimostrare la discontinuità con gli ultras e l’adozione di misure organizzative per prevenire infiltrazioni illecite. Se non dovessero dimostrare tali cambiamenti, potrebbero affrontare severe conseguenze legali, incluso un possibile commissariamento.

L’inchiesta ha rivelato anche pratiche estorsive relative ai servizi di catering e alle vendite di cibo nei pressi dello stadio, confermando l’esistenza di un’operazione criminale radicata che sfrutta la passione calcistica per il profitto. Con un focus su attività come pestaggi e intimidazioni, questa operazione segna un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nel mondo del calcio.

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Cronaca

Taranto | Maltrattamenti in famiglia: arrestato

CC Taranto

Nella città di Taranto, un uomo di 40 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile, accusato di maltrattamenti in famiglia. Questo episodio segna solo l’ultima tappa di una serie di abusi subiti dalla moglie e dalla figlia minore.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la situazione sarebbe degenerata durante una lite, innescata da motivi banali, culminando in un’aggressione fisica. La donna ha riportato ematomi su diverse parti del corpo, evidenziando la gravità della situazione.

In un momento di grande disperazione, ha contattato il numero d’emergenza 112 per chiedere aiuto. Gli agenti, prontamente intervenuti, hanno arrestato l’uomo, che, come da prassi, è stato portato presso la Casa Circondariale di Taranto, in attesa di ulteriori sviluppi legali. La comunità rimane in allerta di fronte a questo ennesimo caso di violenza domestica, sottolineando l’importanza di denunciare simili abusi.

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