Connect with us

Attualità

G7 | Ciucci: “Ponte sullo Stretto opera che appartiene a tutto il mondo, tempi saranno rispettati”

C’è fiducia nel rispetto dei tempi stabiliti per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, che è considerato non solo un’opera significativa per la Calabria e la Sicilia, ma per l’intero mondo. Pietro Ciucci, amministratore delegato della società “Stretto di Messina”, ha suscitato l’interesse dei paesi del G7 durante la prima giornata di incontri a Villa San Giovanni, presentando uno dei progetti pubblici più rilevanti all’agenda italiana per i prossimi anni.

La presentazione ha fatto da vetrina non solo per i membri del G7 – Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti – ma anche per i paesi ospiti invitati, tra cui Australia, Brasile, India, Corea del Sud, Kenya, Nuova Zelanda, Turchia e Vietnam.

“Questo ponte,” ha dichiarato Ciucci, “è un progetto italiano che beneficia delle competenze internazionali: gli Stati Uniti, la Francia, la Spagna, la Danimarca e il Giappone sono solo alcuni dei paesi coinvolti. Durante la presentazione ai ministri del G7 e agli ospiti, ho notato l’interesse scaturire nei loro occhi nel vedere come un grande gruppo industriale giapponese, seduto accanto a me, faccia parte del consorzio che realizzerà il ponte. Forse non ne era a conoscenza, quindi è stato un momento bello da vedere.”

L’evento ha rappresentato non solo un momento importante per l’opera stessa, ma anche per il territorio circostante. “È stato accolto con grande positività,” ha continuato Ciucci. “È evidente che discutere del ponte qui, con lo Stretto di Messina come sfondo, è stata un’opportunità eccezionale. Alcuni forse non erano a conoscenza dello stato avanzato del progetto. L’interesse è stato palpabile. È stato significativo anche l’intervento del vicepresidente Antonio Tajani, che ha confermato che questo è un progetto italiano, dei italiani, e lo Stretto di Messina è lo strumento scelto per realizzare questa grande iniziativa nel settore dei trasporti stradali e ferroviari.”

Negli ultimi mesi, i tempi di avvio e l’inizio dei lavori sono stati oggetto di discussione e polemiche. Tuttavia, Ciucci ha mantenuto la posizione che “siamo coerenti con la tempistica annunciata. Ci sono sempre polemiche, interpretazioni errate delle comunicazioni. Abbiamo sempre detto che dopo l’approvazione dell’aggiornamento del progetto definitivo, la fase critica sarebbe stata la valutazione dell’impatto ambientale e la conferenza dei servizi. Abbiamo ricevuto richieste dalla commissione, proporzionate all’importanza del progetto. Non sono prescrizioni né giudizi negativi, ma richieste di dettagli e chiarimenti.”

Secondo Ciucci, non ci sono ritardi, solo la decisione di “sfruttare al massimo il tempo consentito dalla procedura, i centoventi giorni. Entro il 12 settembre presenteremo risposte più complete rispetto a due mesi fa. Questo è il lato positivo.”

L’obiettivo è di presentare al Cipes entro l’anno, dopo aver ottenuto una valutazione positiva dal Mase. “Questo sarà il punto di non ritorno,” ha spiegato Ciucci, “da lì partirà la fase costruttiva, la progettazione esecutiva, le opere preliminari e le attività per gli espropri, che saranno gradualmente implementate.”

Ciucci ha assicurato ai residenti delle due sponde dello Stretto interessati agli espropri: “Nessuno sarà espropriato subito dopo il Cipes. Sarà un processo graduale e cercheremo accordi volontari per l’acquisizione di terreni, case e attività imprenditoriali.”

“Guardiamo già al 2015,” ha concluso Ciucci. “Abbiamo pubblicato le prime mappe, aperto uffici e incontrato settecento persone coinvolte. Abbiamo ascoltato suggerimenti, aggiornato il piano e ripubblicato le modifiche necessarie. Dopo il Cipes, potremo passare alla fase operativa degli espropri entro la fine dell’anno. Il vero inizio dei lavori non avverrà prima del 2025, in un processo graduale legato alle fasi di realizzazione dell’opera e con il massimo impegno per trovare soluzioni condivise e volontarie con tutti gli interessati.”

Attualità

Impegno del Governo per deficit/Pil sotto il 3% nel 2026

Il Consiglio dei ministri ha esaminato lo schema del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, introdotto nell’ambito della riforma delle regole di bilancio europee. Nell’orizzonte temporale considerato dal Piano – fa sapere il Mef al termine della riunione del Cdm – il tasso di crescita della spesa netta si attesterà su un valore medio prossimo all’1,5%. La traiettoria, inoltre, è coerente con l’andamento dei principali saldi di finanza pubblica già previsto dal Programma di Stabilità dello scorso aprile.

Il Piano ha due finalità programmatiche: la definizione del percorso della spesa netta aggregata, ovvero la spesa non finanziata da nuove entrate o risorse europee senza contare gli interessi passivi sul debito e gli effetti ciclici di particolari tipologie di spesa; un piano di riforme e degli investimenti da realizzare in un determinato periodo. Il Governo – sottolinea il Mef – continua a portare avanti una politica fiscale prudente e responsabile, proponendo un percorso di rientro dal disavanzo eccessivo realisticamente più ambizioso di quello prefigurato dalla Commissione europea attraverso la traiettoria tecnica, impegnandosi a scendere sotto la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil già nel 2026.

Dopo il 2026, il percorso proposto consentirà di garantire la stabilità del debito pubblico italiano e permettere alla finanza pubblica di affrontare con maggiore efficacia le sfide future. Il documento sarà trasmesso alle Camere dopo aver recepito le revisioni statistiche apportate dall’Istat, che saranno rilasciate il prossimo 23 settembre.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

Continua a leggere

Attualità

Ue, Fitto “Onorato dell’incarico, grande riconoscimento per l’Italia”

“Sono onorato dell’incarico ricevuto oggi da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, e la ringrazio per la stima e la fiducia che mi ha voluto dimostrare con questa scelta, giunta a seguito della mia designazione da parte del Presidente Meloni e del Governo italiano. Questa decisione rappresenta un grande riconoscimento per l’Italia, Paese fondatore da sempre in prima fila nel processo d’integrazione europea”. Così, in una nota, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. “Intendo esercitare il ruolo affidatomi, una volta concluso l’iter di approvazione della nuova Commissione, con il massimo impegno e nel pieno rispetto dei Trattati e del loro spirito, nella consapevolezza che i prossimi cinque anni saranno fondamentali per il futuro dell’Unione europea e dei suoi cittadini”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

Continua a leggere

Attualità

Commissione Ue, Von der Leyen “Fitto tra i 6 vicepresidenti esecutivi”

Raffaele Fitto sarà vicepresidente esecutivo della Commissione Europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Lo ha annunciato la presidente Ursula Von der Leyen, presentando a Strasburgo la sua nuova squadra. Complessivamente i vicepresidenti saranno sei, tutti esecutivi.
Fitto “ha un’esperienza di lungo corso che ci potrà aiutare nelle politiche di coesione e per gli investimenti”, ha detto Von der Leyen. La nomina dovrà essere formalizzata dal Parlamento Europeo.

– Foto Agenzia Fotogramma –

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © ASS. RADIO DEL BOSCO - redazione@adn24.it - PRIVACY