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Cronaca

Bari | Usura ed estorsioni in Puglia, Maxi operazione in corso: 6 arresti

Questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale locale, su richiesta della Procura della Repubblica, che prevede misure cautelari personali nei confronti di 6 soggetti. Tre di questi sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre altri tre sono destinatari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le persone coinvolte sono indagate, a vario titolo, per usura aggravata, estorsione e attività finanziaria abusiva. Queste accuse, formulate durante le indagini preliminari, necessitano di successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

L’operazione, denominata “Oltremare”, è il risultato di approfondite investigazioni coordinate dalla Procura e condotte dal Nucleo PEF di Bari e dalla Compagnia di Altamura. Queste indagini hanno rivelato l’esistenza di una rete di prestiti usurari concessi a diversi soggetti, inclusi imprenditori, nelle aree di Altamura e Gravina in Puglia.

Le indagini sono iniziate grazie alle dichiarazioni di un imprenditore in difficoltà economiche, che ha denunciato di essere stato vittima di usura e di gravi minacce da parte di un residente di Gravina in Puglia. Le verifiche, supportate da intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni, pedinamenti e testimonianze, hanno permesso di acquisire un quadro indiziario significativo.

Secondo l’accusa, accolta dal G.I.P. del Tribunale di Bari, le indagini hanno dimostrato che:

  • Un imprenditore di Altamura ha ottenuto nel 2017 e nel 2019 due prestiti per un totale di 120.000 euro, con tassi di interesse annui compresi tra il 120% e oltre il 2.000%.
  • L’usuraio avrebbe costretto la vittima a pagare gli interessi con violenze e minacce verso lui e i suoi familiari.
  • L’usuraio si sarebbe avvalso di complici con ruoli specifici per riscuotere i pagamenti, reperire contanti, gestire la contabilità e fornire supporto logistico.

Sono stati documentati ulteriori episodi di usura con tassi di interesse annui fino al 120%, superiori al tasso soglia previsto dalla legge.

L’attività d’indagine testimonia l’impegno della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza nella lotta all’usura. Si sottolinea che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari, e le persone sottoposte a misure cautelari non sono state ancora rinviate a giudizio né condannate per i reati contestati.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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