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Economia

Riforma Pensioni: Promesse Elettorali Disattese e Futuro Incerto per i Lavoratori

La riforma delle pensioni, pur promessa durante la campagna elettorale, sembra destinata a essere rimandata dall’agenda del governo. Finora non sono stati intrapresi passi concreti verso una revisione completa del sistema pensionistico, e l’esecutivo continua a procrastinare, limitandosi a parlare di possibili cambiamenti “entro la legislatura”.

Le risorse economiche sono scarse e attualmente prioritari sono altri interventi che devono essere confermati entro fine anno, come Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna, che influenzano le pensioni minime e le possibilità di pensionamento anticipato. Tuttavia, se i fondi disponibili non saranno sufficienti, potrebbero saltare anche queste misure.

I sindacati esprimono preoccupazione per un possibile ritorno alle disposizioni della legge Fornero originaria, senza i successivi correttivi che avevano attenuato le sue restrizioni iniziali. Critiche sono rivolte al governo per il mancato adempimento delle promesse elettorali, accusandolo di adottare solo misure temporanee anziché affrontare seriamente il futuro pensionistico.

L’evoluzione demografica e le modifiche nel sistema pensionistico indicano una tendenza verso pensionamenti più tardivi e assegni sempre più ridotti rispetto all’ultimo stipendio. Questo scenario di progressivo impoverimento delle pensioni rappresenta una sfida critica per la sostenibilità a lungo termine del sistema.

Economia

Disuguaglianza Economica Globale: Il divario tra ricchi e poveri cresce sempre più

La disuguaglianza economica è diventata uno dei temi più scottanti e discussi nel panorama globale odierno. Recenti statistiche evidenziano una situazione preoccupante: solo lo 0,7% della popolazione mondiale detiene il 41% della ricchezza globale, mentre una grande maggioranza, pari al 69% della popolazione, possiede meno di 10.000 dollari e detiene solo il 3% della ricchezza complessiva.

Crescita del Divario: I Dati più Recenti

Le cifre fornite da Crédit Suisse e confermate da rapporti di enti come il World Economic Forum pongono in luce una crescente disparità nella distribuzione della ricchezza. Il rapporto dell’istituto di ricerca, basato su un sondaggio di 1.767 leader globali, prevede un ulteriore incremento della disuguaglianza. Questa tendenza è accompagnata da un crescente consenso globale sul fatto che la disuguaglianza economica rappresenti una sfida complessa e multidimensionale, collegata a povertà, degrado ambientale, disoccupazione e instabilità politica.

Percezioni Globali e Cause Identificate

Un sondaggio condotto dal Pew Research Center, che ha coinvolto 44 paesi, rivela una preoccupazione diffusa per la disuguaglianza economica. In paesi duramente colpiti dalla Grande Recessione, come Grecia, Spagna e Italia, oltre il 70% della popolazione considera il divario tra ricchi e poveri come un problema molto serio. In molte nazioni emergenti e in via di sviluppo, la percezione è simile.

Quando si cerca di capire le cause della disuguaglianza, il governo emerge come il principale responsabile, con le politiche economiche governative che vengono indicate come il principale fattore di crescita del divario di ricchezza. Altre cause comuni includono le disparità salariali e le inefficienze nel sistema educativo.

Capitalismo e Disuguaglianza: Un Dilemma Complesso

Nonostante le preoccupazioni riguardo alla disuguaglianza, molti cittadini e leader economici ritengono ancora che un sistema di libero mercato sia preferibile rispetto ad alternative più regolamentate. Tuttavia, indagini come quelle del Pew Research e del World Economic Forum dimostrano che né i cittadini né le élite sono completamente soddisfatti dello status quo, specialmente per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza.

Situazione Attuale e Prospettive Future

Nel 2024, la disuguaglianza economica e sociale continua a rappresentare una grande sfida globale. I dati di Oxfam indicano un incremento del divario tra ricchi e poveri:

  • Disuguaglianza di Genere: Gli uomini detengono una ricchezza nettamente superiore rispetto alle donne, con una differenza che supera di quattro volte l’economia degli Stati Uniti.
  • Ruolo delle Multinazionali: Gran parte dei profitti delle più grandi aziende mondiali va agli azionisti, contribuendo all’aumento delle disuguaglianze.
  • Situazione in Italia: Il 10% più ricco della popolazione italiana ha visto aumentare significativamente la propria ricchezza, mentre la metà più povera ha subito una diminuzione. Inoltre, l’incidenza della povertà assoluta in Italia è in crescita.
  • Crescita dei Miliardari: I patrimoni dei miliardari globali sono aumentati significativamente, mentre la maggior parte della popolazione ha visto stagnare le proprie condizioni economiche.

Questo scenario sottolinea l’urgenza di affrontare la disuguaglianza economica a livello globale. È essenziale sviluppare politiche efficaci di ridistribuzione della ricchezza e fornire supporto alle fasce più vulnerabili della popolazione per contrastare queste tendenze preoccupanti e promuovere una maggiore equità.

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Economia

Conti pubblici, Panetta “È cruciale ridurre il debito”

“Il problema cruciale rimane la riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto. Un debito elevato rende più onerosi i finanziamenti alle imprese, frenandone la competitività e l’incentivo a investire; espone l’economia italiana ai movimenti erratici dei mercati finanziari. Sottrae risorse alle politiche anticicliche, agli interventi sociali e alle misure in favore dello sviluppo. L’Italia è l’unico Paese dell’area dell’euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l’istruzione. Sottolineo questo confronto perché è emblematico di come l’alto debito stia gravando sul futuro delle giovani generazioni, limitando le loro opportunità. Affrontare il nodo del debito richiede politiche di bilancio orientate alla stabilità e al graduale conseguimento di avanzi primari adeguati”. Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo al Meeting di Rimini.
“La riduzione del debito sarà ardua senza un’accelerazione dello sviluppo economico – ha aggiunto -. La strada maestra passa per una gestione prudente dei conti pubblici, affiancata da un deciso incremento della produttività e della crescita. Questo circolo virtuoso aumenterebbe significativamente le probabilità di successo e rafforzerebbe la credibilità delle nostre politiche, alleggerendo il peso della spesa per interessi”.
“Per superare le sue debolezze e tenere il passo con il progresso a livello mondiale, l’Unione europea dovrà avviare riforme profonde ed effettuare investimenti ingenti nei prossimi anni – ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia -. Tra le riforme, ho già sottolineato l’importanza di creare una capacità fiscale comune, senza la quale l’attuale governance europea – caratterizzata da una politica monetaria unica e da politiche di bilancio frammentate a livello nazionale – rimane squilibrata”. Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo al Meeting di Rimini. “L’idea che l’Ue possa funzionare efficacemente senza una capacità fiscale centralizzata è semplicemente un’illusione, e va superata. Una politica fiscale comune correggerebbe questo squilibrio e rafforzerebbe la coesione tra paesi membri, facilitando la realizzazione di investimenti strategici su larga scala”, ha aggiunto.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Economia

Piazza Affari apre in rialzo, Ftse Mib +0,34%

Apertura in rialzo a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib alla prima rilevazione fa segnare +0,34% a 33.379 punti, mentre l’Ftse Italia All-Share guadagna lo 0,34% a quota 35.535.
L’indice Ftse Italia Star sale dello 0,13% a 46.218 punti.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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