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Sicilia

Palermo | Il Solemar SMENTISCE categoricamente qualunque collegamento con i fatti raccontati

A seguito della pubblicazione di articoli che raccontavano della chiusura del SOLEMAR, uno degli storici locali di Palermo, pubblicato nei giorni scorsi da numerose testate locali e nazionali, per massima trasparenza e dovere di informazione, riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa pervenutoci:

Il sequestro operato dai Vigili Urbani è stato di fatto ritenuto illegittimo dal Pubblico Ministero che, poche ore dopo avere ricevuto copia del Verbale di Sequestro e la memoria dei nostri avvocati, ha immediatamente decretato la rimozione dei sigilli e la riapertura del locale. Risulta quantomeno singolare che il Verbale di Sequestro, ancor prima di essere trasmesso in Procura per la convalida del Pubblico Ministero, e salvo il vaglio del Giudice, sia stato riportato dalla stampa locale (assumendo un rilievo mediatico anche a livello nazionale) alle ore 15.43 di sabato 06 Luglio 2024 dando massimo risalto ad una serie di notizie false. 

Il Pubblico Ministero, invece, valutati i fatti ed esaminati i documenti, con provvedimento del 08.07.2024 (ovvero poche ore dopo avere ricevuto la documentazione da parte dei Vigili), disattendeva le argomentazioni poste a fondamento del verbale di sequestro e disponeva l’immediato dissequestro del locale con conseguente rimozione dei sigilli lo stesso giorno. 

In particolare si precisa che le informazioni pubblicate sulla stampa non hanno tenuto conto del fatto che la pedana del Solemar è stata regolarmente autorizzata con concessione demaniale del 2006. All’atto del controllo, abbiamo altresì fornito la seguente documentazione 

Certificato di idoneità statica della pedana 

Relazione descrittiva e calcoli strutturali della pedana 

Autorizzazione antisismica della pedana 

Collaudo della struttura della pedana da cui si evidenzia una capienza massima di 696 persone, circostanza che smentisce quanto dichiarato dal comandante della polizia municipale, “esposto in pericolo la pubblica incolumità”. 

Il locale è inoltre regolarmente autorizzato con licenza per spettacoli e intrattenimenti rilasciata dal SUAP del Comune di Palermo. Al momento del controllo (ore 00.30 di sabato 06 Luglio 2024) erano presenti nella pedana destinata all’area di ballo un numero di ospiti pari a circa 178, di molto inferiore rispetto a quanto descritto dagli organi di stampa (600 ospiti) come si può facilmente notare dalla fotografia dello stato dei luoghi scattata alle ore 00.22 di tale data. Abbiamo messo a disposizione dell’autorità giudiziaria una perizia tecnica a dimostrazione del fatto che non vi fossero più di 190 clienti in pedana al momento del controllo. 

Si precisa inoltre che, al momento del dissequestro e della rimozione dei sigilli in data 08 Luglio 2024, i Vigili hanno misurato per la prima volta la pedana ed hanno constatato che la stessa ha una dimensione di circa 100 mq., ben inferiore rispetto ai 400mq indicati dagli organi di stampa. 

Si rileva, per l’ennesima volta, che il Solemar ha le necessarie autorizzazioni per svolgere ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE E SOMMINISTRAZIONE BEVANDE, ATTIVITÀ DI STABILIMENTO BALNEARE ED HA ALTRESÌ UNA LICENZA PER SPETTACOLI E TRATTENIMENTI (sulle quali attività nessun effetto claudicante può essere attribuito al verbale di sequestro, peraltro mai convalidato e del tutto superato sul punto dal provvedimento giudiziale del PM); sicché, non v’è chi non veda il grave errore che si continua a perpetrare a causa dell’accanimento mediatico da parte di Palermo Today ai danni di uno dei locali più prestigiosi di Palermo. Al Solemar, abbiamo una programmazione artistica di primissimo livello e siamo fiduciosi di potere continuare a far divertire i palermitani e i turisti per continuare ad essere uno dei beach club più belli della costiera palermitana. 

Desideriamo ringraziare gli avvocati Mario Bellavista e Fausta Catalano dello studio legale Giambrone & Partners per l’eccellente risultato ottenuto, confidando che gli organi di stampa di attivino per pubblicare l’immediata smentita delle notizie diffamatorie pubblicate, anche ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47/48.

 

Cronaca

Ragusa | Arrestato 43enne per possesso di strumenti da scasso

Nell’ambito di un’operazione di controllo intensificata nel capoluogo ibleo, la Polizia di Stato ha denunciato un uomo di 43 anni per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, quando gli agenti della Squadra Volante hanno notato l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, mentre si muoveva con atteggiamenti sospetti nel centro di Ragusa, in particolare nella zona di Corso Italia.

Alla vista della polizia, il soggetto ha cercato di allontanarsi, destando ulteriormente i sospetti degli agenti. Una volta fermato, è stata effettuata una perquisizione che ha rivelato la presenza di tre grimaldelli, un grosso cacciavite e due scalpelli, strumenti che non sono stati in grado di giustificare.

Tutti gli attrezzi sono stati sequestrati, e l’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente. Questo intervento rientra nelle attività della Questura di Ragusa, mirate a prevenire i reati predatori, come furti in abitazione e in attività commerciali, per garantire una maggiore sicurezza nel territorio.

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Cronaca

Enna | Sequestrati 40.000 prodotti irregolari durante l’Estate

GdF Enna

Nella provincia di Enna, la Guardia di Finanza ha condotto un’importante operazione di contrasto alla contraffazione e di tutela dei consumatori, sequestrando oltre 40.000 articoli irregolari. Durante il periodo estivo, i controlli si sono concentrati nelle aree a maggior afflusso turistico e presso fiere locali, con l’obiettivo di rimuovere dal mercato prodotti contraffatti e non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla legge.

I principali beni sequestrati includono giocattoli, cosmetici, accessori per l’abbigliamento come cinture e portafogli, e materiali scolastici, tra cui zaini e astucci. Molti di questi articoli erano privi delle informazioni obbligatorie, come l’origine del prodotto o le istruzioni per l’uso, o riproducevano marchi falsi, esponendo i consumatori a potenziali rischi per la salute e la sicurezza.

Le operazioni hanno portato alla rimozione immediata degli articoli illegali dagli spazi commerciali e alla denuncia dei responsabili alle autorità competenti. Le sanzioni per i trasgressori possono raggiungere i 25.000 euro o, nel caso di prodotti con marchi falsi, anche pene detentive fino a due anni.

L’azione della Guardia di Finanza ha l’obiettivo di proteggere i consumatori e favorire una concorrenza leale, garantendo che solo prodotti sicuri e legittimi circolino sul mercato.

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Cronaca

Catania | Allontanamento per maltrattamenti: donna aggredita dal compagno

Un drammatico episodio di violenza domestica si è verificato in una città italiana, portando le autorità ad intervenire prontamente per proteggere una donna. Nelle prime ore di domenica, i sanitari dell’Ospedale Garibaldi Centro hanno contattato la Polizia di Stato per segnalare l’arrivo di una paziente con evidenti segni di maltrattamento. La vittima, una donna di 52 anni di origine croata, ha raccontato di essere stata brutalmente aggredita dal suo compagno, un uomo di 50 anni di origini kosovare.

Secondo il racconto della donna, mentre si trovava seduta sul divano, il compagno l’ha afferrata per i capelli, scaraventandola a terra e trascinandola nella camera da letto, dove ha subito un violento pestaggio al volto. Le grida disperate della donna hanno richiamato l’attenzione, ma l’aggressore ha continuato a picchiarla, lasciandola sanguinante e ferita.

Dopo aver trovato la forza di alzarsi, la donna si è recata al pronto soccorso, dove i medici hanno diagnosticato una frattura del setto nasale e un periodo di recupero stimato di trenta giorni. In seguito, gli agenti della polizia, dopo averla rassicurata, hanno avviato le procedure per la denuncia, raccogliendo la testimonianza della vittima.

Di fronte alla gravità della situazione e per prevenire ulteriori abusi, gli agenti hanno emesso un provvedimento di allontanamento d’urgenza dall’abitazione familiare nei confronti dell’uomo, che non potrà avvicinarsi alla vittima o ai luoghi da lei frequentati. Questo intervento sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza domestica e nel garantire la sicurezza delle vittime.

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