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Liguria

Genova | Il maltempo ha condizionato il mese di giugno, giù le presenze del 60 %

Il maltempo ha condizionato l’inizio della stagione balneare 2024, facendo registrare un calo delle presenze in spiaggia fino al 60% nel solo mese di giugno. Ancora peggio è andata a maggio“. Lo afferma Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe-Confcommercio, commentando i dati sulle presenze negli stabilimenti balneari per la prima parte dell’estate. Analisi che rispecchia anche la situazione in Liguria.

Gli stabilimenti balneari in tutte le regioni registrano una diminuzione di presenze sui nostri litorali a due cifre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso“, sottolinea Capacchione. “Ci sono perdite molto pesanti soprattutto in Liguria e nel Lazio; l’unica eccezione con il segno positivo è il Molise. Hanno sofferto meno quelle località meta del turismo straniero, mentre i vacanzieri italiani hanno disertato le nostre spiagge, principalmente a causa delle avverse condizioni meteo. Ma siamo ottimisti, perché le prenotazioni per luglio e agosto fanno ben sperare“.

Prosegue il presidente del Sib: “Gli imprenditori balneari, oggi, devono affrontare e risolvere grandi e gravi problemi che condizioneranno il loro futuro e quello dell’immagine turistica del nostro paese. Continua, infatti, l’assenza di un’iniziativa legislativa del governo sul rinnovo delle concessioni. È grave la mancata emanazione di un provvedimento chiarificatore sulla questione. Si tratta di una irresponsabile e sconcertante fuga dalle proprie responsabilità da parte dell’attuale governo“.

Liguria

Savona | Finto carabiniere arrestato per una tentata truffa da quelli veri

Savona. Un calabrese di 39 anni é stato arrestato dai carabinieri di Savona per una tentata truffa di 12 mila euro ai danni di un anziano fingendosi un maresciallo dell’Arma.
La tecnica usata era quella comunemente definita del “falso incidente stradale da parte di un familiare”: in questi casi la vittima ha ricevuto la telefonata da una persona che si é finita un avvocato o un appartenente alle forze dell’ordine, annunciando che un proprio parente aveva appena provocato un incidente stradale e per questo rischia l’arresto o gravi conseguenze giudiziarie. Ma il tutto poteva essere evitato pagando una “cauzione”, una somma di denaro di qualche migliaio di euro, aggiungendo che il proprio caro non poteva essere contattato poiché si trova in stato di fermo.
A questo punto l’anziana vittima, una volta reperito il denaro e altri oggetti di valore richiesti, é stata invitata a consegnare i soldi. Il truffatore al telefono si è presentato come un “maresciallo dei carabinieri” e ha richiesto ben 12.000 euro a causa di un presunto “incidente causato dalla figlia” del malcapitato, che, molto spaventato e credendo davvero di essere al telefono con un carabiniere, fortunatamente terminata la telefonata si è recato direttamente presso la caserma di Savona per capire che cosa era successo e come poter risolvere il problema.
Intuito immediatamente che si trattava di una truffa in corso, i carabinieri di Savona hanno rassicurato l’anziano sul fatto che nessun incidente era accaduto a sua figlia e, dopo averlo riaccompagnato a casa, sono rimasti con lui in attesa dell’arrivo del truffatore. Convinto di poter mettere a segno la truffa senza intoppi, il trentanovenne calabrese si è presentato a casa dell’anziano per riscuotere il denaro, scoprendo però che ad attenderlo c’erano i veri carabinieri che lo hanno arrestato. In tribunale é stato convalidato l’arresto e disposto, nei suoi confronti, l’obbligo di dimora nel Comune in cui è domiciliato.

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Liguria

Genova | Mareggiata inonda i nidi di tartaruga, scattati i controlli

Controlli e monitoraggio rafforzati, in Liguria, nelle zone dove sono stati trovati i nidi di tartaruga Caretta caretta a causa della mareggiata e delle onde che hanno invaso le spiagge dove sono state deposte le uova. Proprio in questi giorni scade il periodo dello sviluppo e le tartarughine dovrebbero emergere a giorni dalla sabbia. Per questo motivo c’è stata e c’è grande apprensione per i possibili danni arrecati alle uova dall’arrivo delle onde. La natura ha ovviamente previsto le mareggiate ma non è un mistero che le alterate condizioni di temperatura e umidità possano avere un effetto sulla covata e per qusto i ricercatori hanno effettuato una serie di controlli e hanno rafforzato in questi giorni il monitoraggio delle uova, salvandone alcune.

Il Gruppo Ligure Tartarughe marine (Acquario di Genova , Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) – settori Centro del Mare e Biodiversità, Università di Genova – Distav e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) ha effettuato un sopralluogo per verificare la situazione dei nidi di Alassio, di Pietra Ligure e di Finale Ligure. Dal monitoraggio tramite le fotocamere predisposte e dal sopralluogo si è evidenziata una riduzione dello strato di sabbia soprastante i nidi, necessario per la protezione delle uova, portato via dalle mareggiate. Gli esperti opereranno per ripristinare la sabbia appena il miglioramento delle condizioni marine lo consentirà. Presso il nido di Alassio, giunto al 68° giorno dalla deposizione, il GLIT, affiancato dall’associazione Delfini del Ponente, ha trovato alcune uova sulla spiaggia che sono state recuperate e sistemate sotto uno strato di sabbia idoneo a favorire il prosieguo dello sviluppo. È stato ispezionato il nido e, senza scavare eccessivamente, è stata individuata una decina di uova integre ad eccezione di due rotte i cui embrioni senza vita presentavano uno sviluppo non ancora completo.

Non è stato ancora possibile ispezionare i nidi di Pietra Ligure e Finale Ligure in quanto la condizione del mare non lo rende ancora possibile.

A Pietra Ligure il gruppo ligure tartarughe marina, con il supporto dell’associazione Menkab ha recuperato alcune uova emerse che sono state sistemate sotto un adeguato strato di sabbia.

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Liguria

Genova | Scontri al derby Genova, arrestati in differita cinque ultrà

Personale della digos ha effettuato l’arresto in flagranza differita di 5 ultras, 3 appartenenti alla tifoseria organizzata del Genoa, rispettivamente di 20, 26 e 61 anni e 2 appartenenti alla tifoseria organizzata della Sampdoria di 29 e 23 anni in base alle indagini effettuate dopo i tafferugli avvenuti prima durante e dopo il derby Genoa-Sampdoria. Le perquisizioni domiciliari, eseguite tutte a Genova , hanno consentito di sequestrare materiale utile per la prosecuzione delle indagini.

I reati contestati vanno dalla rissa, alla resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, al divieto di travisamento in occasione di pubbliche manifestazioni, al possesso di artifizi pirotecnici in occasioni di manifestazioni sportive, oltreché al possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere.

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