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Cronaca

Treviso | Trovato il cadavere di Vincenza Saracino in un casolare: indagini in corso

Il cadavere di Vincenza Saracino, 50 anni, è stato rinvenuto in un casolare a Preganziol, in provincia di Treviso. La donna, uccisa a coltellate, era scomparsa martedì, e la sua famiglia ne aveva denunciato la sparizione. Vincenza Saracino si era allontanata dal luogo di lavoro con una city bike elettrica azzurra, dotata di cestino e portapacchi neri, e aveva fatto perdere le sue tracce. L’ultimo avvistamento era stato segnalato nei pressi di un supermercato nella zona laterale alla strada Terraglio, nel pomeriggio del giorno della scomparsa.

Cronaca

Palermo | “Il Ladro Temerario”: rapina un supermercato con la gamba ingessata e scappa con le stampelle

repertorio

Nel quartiere Brancaccio, un rapinatore non si è fatto fermare dal gesso e dalle stampelle: è entrato in un supermercato e si è immediatamente diretto verso la cassa. Minacciando la dipendente, ha ottenuto l’incasso del giorno, che ammontava a poche centinaia di euro. Il rapinatore, nonostante la gamba ingessata, è riuscito a compiere il colpo e a dileguarsi rapidamente. La polizia è ora al lavoro per indagare sulla vicenda.

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Cronaca

Bari | Trovato cadavere di un uomo nelle Campagne: indagini in corso

repertorio

Questa mattina, nelle campagne tra Palo del Colle e Binetto, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo. Il cadavere era situato accanto a un’auto, presumibilmente di proprietà della vittima, un uomo di età compresa tra i 35 e i 40 anni.

Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri, che non escludono nessuna pista. Per chiarire le cause del decesso, è stata disposta un’autopsia che verrà eseguita lunedì prossimo presso l’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.

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Cronaca

Pericolo Challenge Social | La Sex Roulette: perde chi resta incinta, coinvolte ragazzine tra 14 e 16 anni

Una pericolosa moda ha preso piede tra i giovani su internet, denominata Sex Roulette, che va ben oltre un semplice gioco erotico. Si tratta di una sfida estrema che coinvolge adolescenti e persino minorenni, mettendo a rischio non solo la loro salute fisica ma anche quella mentale.

L’idea di base di questa challenge è di avere rapporti sessuali non protetti con più partner possibili, con l’obiettivo paradossale di non rimanere incinta. Le conseguenze di questa pratica sono devastanti: gravidanze indesiderate che spesso terminano con aborti, esposizione a malattie sessualmente trasmissibili, e persino il rischio di contrarre l’HIV in alcune varianti ancora più pericolose che coinvolgono persone sieropositive.

Il fenomeno ha radici internazionali, con segnalazioni che spaziano da paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito fino a località in Italia, come Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova e Napoli. La sfida viene organizzata tramite chat e social network, dove i partecipanti si incontrano in feste dedicate al sesso libero, spesso sotto l’influenza dell’alcol, senza preoccuparsi delle conseguenze.

Questa pericolosa pratica non è solo una questione di rischi fisici, ma anche di impatti emotivi profondi. Video shock di aborti pubblicati su piattaforme come TikTok hanno fatto scalpore, suscitando reazioni contrastanti ma evidenziando una pericolosa tendenza alla pubblicizzazione di momenti estremamente delicati della vita delle persone.

Nonostante i tentativi di censura delle piattaforme social principali, i video e le informazioni su queste challenge trovano sempre una via per circolare, spesso su canali meno controllati come gruppi di chat, Telegram e siti per adulti. Questo dimostra quanto sia difficile contrastare un fenomeno che sfrutta la curiosità e l’ignoranza dei giovani.

Gli esperti sono concordi nel dire che dietro questi comportamenti ci sono profondi bisogni di appartenenza, ricerca di visibilità e a volte anche gravi problemi di auto-stima e depressione. È fondamentale un intervento educativo sia a livello familiare che scolastico, che insegni ai giovani non solo i rischi fisici delle loro azioni, ma anche le implicazioni emotive e sociali che possono avere.

In questo contesto, l’educazione sessuale responsabile e l’interesse attivo dei genitori sulla vita virtuale dei loro figli giocano un ruolo cruciale nella prevenzione di comportamenti pericolosi e autolesionisti. È urgente affrontare questi temi con apertura e sensibilità, per proteggere la salute e il benessere dei giovani in un mondo sempre più connesso e complesso.

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