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Cronaca

Roma | Ritrovato cadavere di una donna nel Lago di Nemi: indagini in corso

Una donna di 69 anni è stata trovata morta nel lago di Nemi, alle porte di Roma. La vittima è stata rinvenuta priva di vita nelle acque del lago, nella zona di Catarci, alla fine della discesa della strada che proviene da Genzano.

Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 4 del mattino. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia locale e i carabinieri, che ora stanno indagando. Vicino al lago è stata trovata l’auto della donna e sul corpo non sarebbero stati rilevati segni di violenza.

Il corpo era a circa 50 metri dalla riva ed è stato successivamente affidato alla famiglia. Dai primi riscontri, l’ipotesi più probabile è quella di un gesto estremo.

Calabria

Reggio Calabria | Confiscati Beni per 7 Milioni di Euro a Imprenditore Legato alla ‘Ndrangheta VIDEO

Video GDF e Carabinieri

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno confiscato beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro. Il destinatario del provvedimento è un imprenditore di Rosarno, ritenuto vicino alla nota cosca di ‘ndrangheta della famiglia “Pesce”.

L’operazione, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, ha visto l’esecuzione di un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. L’imprenditore, considerato un esponente di spicco della cosca Pesce, è emerso nelle recenti operazioni “HANDOVER-PECUNIA OLET” e “FAUST” come figura centrale nell’organizzazione criminale di Rosarno.

Operazione “HANDOVER-PECUNIA OLET”

Nell’aprile 2021, la Guardia di Finanza e il R.O.S. dei Carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito un’operazione contro la cosca Pesce, rivelando un accordo che permetteva alla consorteria di gestire in monopolio i settori della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma. L’imprenditore arrestato aveva ideato un sistema di intestazioni fittizie per nascondere i beni illeciti accumulati, con l’assistenza di un commercialista che curava gli aspetti contabili e fiscali.

Operazione “FAUST”

Nel gennaio 2021, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria hanno smantellato la cosca Pisano di Rosarno, parte della “società di Polistena” e della locale di ‘ndrangheta di Anoia. L’operazione ha rivelato un’attività di narcotraffico che dal porto di Gioia Tauro si estendeva in Campania, Puglia, Basilicata e Lombardia, e il reimpiego di denaro proveniente dal narcotraffico in attività usurarie e di estorsione. L’imprenditore è stato rinviato a giudizio per associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori aggravato dall’intento di agevolare l’organizzazione mafiosa.

Le indagini economico-patrimoniali, svolte dal G.I.C.O. del Nucleo P.E.F. di Reggio Calabria, hanno portato alla confisca di beni per un valore stimato di circa 7 milioni di euro. Tra i beni sequestrati: una cooperativa agricola, due terreni, un immobile commerciale/industriale, quattro fabbricati a Rosarno e Tropea, un’autovettura, e vari rapporti bancari e finanziari.

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Campania

Castellammare di Stabia | La GDF sequestra cocaina e documenti rubati: un arresto

Nei giorni scorsi, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno arrestato un uomo con precedenti specifici in materia di stupefacenti, trovato in possesso di sedici involucri di cocaina nella sua abitazione a Castellammare di Stabia (NA).

L’operazione è stata condotta dai finanzieri della Compagnia Castellammare di Stabia, che, nell’ambito di un’autonoma attività info-investigativa, hanno scoperto una fervente attività di spaccio in un’abitazione nel comune di Castellammare di Stabia. Dopo diversi appostamenti per individuare il luogo esatto dove fosse celata la droga, i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare.

Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati 3,5 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, una patente di guida e due carte di credito, tutte oggetto di denuncia di furto avvenuto il 5 giugno. La droga era abilmente occultata all’interno di un calzino nascosto dietro un camino elettrico nella sala da pranzo dell’abitazione.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e, dopo l’udienza di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria di Torre Annunziata, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa del processo. Questo arresto rappresenta un altro colpo inferto dalle forze dell’ordine al traffico di stupefacenti nella zona, dimostrando l’efficacia delle attività investigative e operative della Guardia di Finanza.

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Cronaca

Andria | Tentato sequestro di persona e tentata estorsione ad andria: due arresti dei carabinieri

Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dallo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari nei confronti di due individui. L’operazione, conclusasi dopo articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto dei due soggetti ritenuti gravemente indiziati per tentato sequestro di persona a scopo di estorsione e tentata estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso, ai danni di imprenditori locali ad Andria.

Le indagini, svolte sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due arrestati. I reati contestati comprendono il tentato sequestro di persona a scopo di estorsione e la tentata estorsione, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso, tipico delle organizzazioni criminali che impongono la loro autorità attraverso la violenza e l’intimidazione.

L’operazione ha visto la collaborazione di diverse unità specializzate, tra cui lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Puglia, che ha fornito supporto logistico e operativo. Questa sinergia tra le varie forze dell’ordine ha permesso di eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in maniera efficace e tempestiva, garantendo la sicurezza degli imprenditori minacciati e mettendo un freno alle attività criminali nella zona.

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