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Cronaca

Latina | Autopsia Satnam Singh: poteva essere salvato

Satnam Singh, un 31enne lavoratore indiano, ha perso la vita a causa di un tragico incidente sul lavoro a Latina, dove stava preparando le serre per la coltivazione dei meloni. Coinvolto in un macchinario per avvolgere la plastica, Singh ha subito l’amputazione di un braccio e gravi traumi alle gambe. Tuttavia, anziché ricevere soccorso immediato, è stato abbandonato davanti alla sua abitazione su un furgone, con l’arto amputato semplicemente poggiato su una cassetta di frutta. I soccorsi sono stati attivati solo grazie alle urla udite da una vicina.

L’autopsia ha confermato che la causa del decesso è stata un dissanguamento copioso, evidenziando la gravità delle ferite subite da Singh nell’incidente sul lavoro.

La vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica e ha portato alla luce una serie di negligenze e violazioni delle normative sul lavoro. Il datore di lavoro di Singh è stato ufficialmente indagato per omissione di soccorso e omicidio colposo. Inizialmente accusato di lesioni personali colpose e omissione di soccorso, il caso è ora stato aggravato dalla tragica morte del lavoratore.

Non è la prima volta che il datore di lavoro, Renzo Lovato, è coinvolto in controversie legali. Già indagato per caporalato nei confronti di almeno sei lavoratori, Lovato è stato accusato di sfruttamento e di violazioni delle norme sull’orario di lavoro e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le accuse si riferiscono a un periodo che va dal novembre 2019 al maggio 2020 e coinvolgono anche altre due persone legate a una cooperativa agricola.

I vicini che hanno assistito alla tragedia hanno fornito testimonianze sconcertanti, descrivendo il comportamento insensibile del responsabile, che ha minimizzato l’incidente e ha rifiutato di fornire aiuto adeguato al lavoratore gravemente ferito.

Noemi Grifo e Ilario Pepe, i primi soccorritori di Singh, hanno espresso indignazione per l’accaduto e hanno chiesto giustizia per la famiglia della vittima. “È una storia talmente crudele che non ci sono parole; chiediamo che il responsabile paghi per quello che ha fatto”, hanno dichiarato i vicini.

L’indagine continua per fare piena luce su questo tragico episodio e assicurare giustizia per Satnam Singh, vittima di un’inspiegabile negligenza sul luogo di lavoro che gli è costata la vita.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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