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Cronaca

Milano | Speranonano l’auto dei carabinieri e tentano la fuga: arrestati 2 giovani

immagine di repertorio

Due giovani, uno di 18 e l’altro di 19 anni, entrambi senza precedenti penali, sono stati arrestati sabato sera dai carabinieri dopo un incidente inseguito che ha visto lo speronamento di una gazzella del nucleo radiomobile. I ragazzi sono accusati di resistenza, violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Tutto è iniziato in via San Giusto, dove i militari hanno cercato di fermare un’auto di grossa cilindrata con quattro giovani a bordo che viaggiava a velocità elevata. Dopo un breve tentativo di fermarsi, l’auto è ripartita improvvisamente. È seguito un breve inseguimento durante il quale i fuggitivi hanno speronato lateralmente l’autoradio e altri veicoli parcheggiati. Uno di questi veicoli ha colpito di striscio un agente della polizia locale, causandogli una caduta senza gravi lesioni.

L’inseguimento è terminato in via Novara, dove l’auto è rimasta bloccata nel traffico. Nonostante ciò, il giovane alla guida non si è arreso, tentando di scappare innescando la retromarcia e colpendo più volte l’auto dei carabinieri. Inoltre, i giovani hanno ingaggiato una colluttazione con i militari prima di essere immobilizzati e arrestati con l’aiuto di altri equipaggi.

È emerso che l’18enne alla guida dell’auto non era in possesso di patente, mentre un altro passeggero minorenne, estraneo ai fatti principali, è stato trovato in possesso di una piccola quantità di hashish e segnalato alle autorità prefettizie. Gli agenti hanno riportato lesioni, curate presso l’ospedale Fatebenefratelli, giudicate guaribili in cinque e dieci giorni. I due arrestati sono stati visitati nello stesso ospedale e refertati con due giorni di prognosi per lievi escoriazioni riportate durante la colluttazione, successivamente trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo.

Campania

Avellino | Sequestrati 660 Litri di Olio Extravergine di Origine Sconosciuta: Intensificata Tutela del Made in Italy

Nell’ambito delle attività di controllo a tutela del Made in Italy, il Comando Provinciale di Avellino ha messo in atto un dispositivo per contrastare gli illeciti che minacciano la filiera agroalimentare italiana. Nel corso di queste operazioni, i finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo di Avellino hanno sequestrato 660 litri di olio extravergine d’oliva di origine sconosciuta e privo delle necessarie indicazioni commerciali.

L’operazione è scattata durante un controllo economico del territorio, quando i militari hanno ispezionato un’autovettura con due soggetti a bordo. All’interno del veicolo è stato trovato l’olio extravergine, contenuto in latte generiche, prive di qualsiasi documentazione relativa alla provenienza, produzione, confezionamento e destinazione del prodotto. Né il conducente né il passeggero hanno potuto esibire documenti che attestassero la conformità del prodotto alla normativa vigente.

L’ispezione dei contenitori ha rivelato che le etichette riportavano solo la generica dicitura “Olio Extra Vergine d’Oliva”, senza le informazioni obbligatorie previste dalla normativa comunitaria, tra cui il nome o la ragione sociale dell’operatore del settore alimentare, l’indirizzo, la tracciabilità e il paese di origine. Queste mancanze costituiscono una violazione delle disposizioni di cui all’art. 9, paragrafo 1, lettera h) del Regolamento UE 1169/2011, che tutela il consumatore garantendo trasparenza e sicurezza dei prodotti alimentari.

La merce è stata quindi sottoposta a sequestro amministrativo, ai sensi dell’art. 13 della Legge 689/1981, per le gravi irregolarità riscontrate. Questa operazione dimostra l’impegno della Guardia di Finanza di Avellino nella protezione del comparto agroalimentare, un settore fondamentale per l’economia nazionale e irpina. L’attività di contrasto agli illeciti nella filiera alimentare è essenziale per salvaguardare le produzioni tipiche italiane, valorizzando le eccellenze locali e tutelando le tradizioni enogastronomiche che rendono l’Italia un punto di riferimento nel mondo.

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Cronaca

Brescia | Sequestrati Migliaia di Prodotti Scolastici Non Sicuri e Sanzionati Commercianti Irregolari

Nei giorni tra la fine di agosto e settembre, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, la Guardia di Finanza di Brescia e delle province limitrofe ha intensificato i controlli sugli esercizi commerciali che vendono articoli per la scuola. In particolare, sono stati effettuati numerosi controlli su base di una preliminare attività di analisi e informazioni raccolte durante il monitoraggio economico del territorio.

Durante le ispezioni, sono stati individuati 8 esercizi commerciali gestiti da imprenditori extracomunitari che vendevano articoli scolastici non conformi ai requisiti di sicurezza del Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). Gli articoli sequestrati, tra cui zaini, astucci, penne, matite e altro materiale di cancelleria, erano principalmente di origine non comunitaria e privi di etichette adeguate che permettessero ai consumatori di verificarne la provenienza, la denominazione merceologica, la presenza di materiali pericolosi e le modalità di utilizzo.

L’operazione ha portato al sequestro amministrativo di migliaia di prodotti e all’applicazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo compreso tra i 12.000 e i 240.000 euro, che saranno irrogate dalla Camera di Commercio. Durante i controlli, sono stati inoltre scoperti tre lavoratori in nero e un individuo privo di documenti identificativi e con permesso di soggiorno revocato. Sono state riscontrate anche gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui la mancanza di estintori e carenze igienico-sanitarie, per le quali sono stati avviati ulteriori approfondimenti in collaborazione con l’A.T.S.

Con l’aumento delle vendite di prodotti scolastici in questo periodo, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli per garantire la sicurezza dei prodotti in commercio e tutelare la leale concorrenza di mercato e la salute dei consumatori. Il commercio di articoli non sicuri rappresenta un rischio per gli acquirenti e danneggia le imprese che rispettano le regole, sottraendo loro opportunità di lavoro. Contrastare questo fenomeno significa ripristinare adeguati livelli di legalità e sicurezza pubblica.

I risultati conseguiti rappresentano anche un esempio delle sinergie sviluppate tra la Guardia di Finanza e altri enti istituzionali del territorio, come la Camera di Commercio di Brescia e varie ASST locali. In particolare, le attività sono state svolte in coerenza con i protocolli d’intesa firmati nel 2024, che puntano a tutelare l’economia legale e il libero mercato, contrastando la vendita di prodotti contraffatti e pericolosi e l’abusivismo commerciale.

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Cronaca

Alluvione in Toscana: Proseguono le Ricerche dei Dispersi al Sesto Giorno dalla Tragedia

Sabato 28 settembre segna il quinto giorno di ricerche incessanti per le due persone ancora disperse a seguito della devastante alluvione che ha colpito i Comuni di Monteverdi Marittimo e Montecatini Val di Cecina. Il dispositivo di soccorso, guidato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, continua a operare senza sosta per ritrovare i dispersi e mettere in sicurezza l’area colpita.

Oggi, sul campo, sono impegnati 35 Vigili del Fuoco suddivisi tra squadre ordinarie e specializzate. Tra questi, esperti in topografia e rilievi, soccorritori acquatici che stanno perlustrando il greto del fiume, sommozzatori, piloti di droni e unità cinofile addestrate per la ricerca di persone. I lavori si concentrano anche sullo sbancamento dei detriti intorno alla casa in cui soggiornava la famiglia colpita dalla disgrazia, con l’impiego di mezzi per il movimento terra.

Importante il supporto del Nucleo Elicotteri, con l’intervento dell’elicottero Drago, che ha permesso di ampliare il raggio delle operazioni di ricerca e di monitorare l’area dall’alto. Le squadre, composte da Vigili del Fuoco provenienti da tutti i Comandi della Toscana, hanno finora coperto circa dieci ettari di territorio gravemente danneggiato dalla tracimazione del fiume.

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A supportare le operazioni, la presenza fondamentale di numerosi volontari di associazioni locali, il personale della Provincia di Pisa, dell’Unione Montana dei Comuni dell’Alta Val di Cecina e delle amministrazioni dei Comuni colpiti dall’alluvione. Le autorità locali e i soccorritori continuano a lavorare in condizioni difficili, tra detriti e aree ancora inaccessibili, con la speranza di riportare presto buone notizie.

L’impegno delle squadre di soccorso e dei volontari è encomiabile, e la comunità continua a unirsi nel sostegno alle famiglie colpite da questo tragico evento. Le operazioni proseguiranno senza sosta fino al ritrovamento dei dispersi e al completo ripristino delle condizioni di sicurezza nell’area.

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