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Cronaca

Firenze | Scoperto B&B Abusivo in scantinato: incassi per 30mila euro

Un uomo aveva guadagnato 30.000 euro affittando agli ospiti un ambiente non abitabile, presentandolo come un bed and breakfast nel centro storico di Firenze. L’immobile, in realtà, era un magazzino adibito a scantinato e privo delle autorizzazioni necessarie per l’ospitalità turistica. La scoperta di questa attività abusiva è avvenuta grazie all’operato dei militari della Guardia di Finanza, i quali hanno incrociato i dati delle loro indagini con quelli del Comune e degli annunci online.

L’alloggio, pubblicizzato su piattaforme di affitti brevi, era situato in una posizione favorevole, nel cuore della città, e veniva affittato anche a cifre elevate, fino a 100 euro a notte. Tuttavia, le condizioni dell’appartamento erano ben lontane dal lusso. Le immagini fornite dalla Guardia di Finanza mostrano un ambiente al piano interrato, composto da un piccolo ingresso con cucinino, un bagno e una camera da letto con due letti. Nonostante la presenza di una finestra, gran parte di essa era murata, con solo un piccolo pertugio che si affacciava sulla strada. Inoltre, il pavimento era coperto da un materiale simile a un finto parquet, di aspetto poco invitante.

Durante l’intervento delle fiamme gialle e della polizia locale, sono emerse numerose violazioni delle normative sulla sicurezza. L’immobile era privo di impianti elettrici e di aerazione conformi alle normative, oltre ad essere umido e in condizioni igienico-sanitarie precarie.

Inoltre, è emerso che l’host non aveva mai comunicato la presenza degli ospiti alle autorità competenti, evitando così il pagamento dell’imposta di soggiorno. Complessivamente, la Guardia di Finanza ha contestato ricavi illegali per un valore di 30.000 euro e ha identificato 3.000 euro di imposta di soggiorno non versata. Durante i controlli, sono stati scoperti sei bed and breakfast abusivi a Firenze, che operavano nell’illegalità e sfuggivano al fisco.

Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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