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Attualità

Catanzaro | Aumenta la preoccupazione per il futuro dei 1000 lavoratori dell’Abramo Customer Care

La crescente preoccupazione per il destino dei mille lavoratori calabresi di Abramo Customer Care, che perderanno il lavoro alla fine di giugno, si è manifestata ieri quando 400 di loro, impiegati a Settingiano, Crotone e Montalto Uffugo, si sono riuniti davanti alla sede Tim di Catanzaro. Hanno cercato di attirare l’attenzione sul loro caso con slogan, cartelli, fumogeni e cori, chiedendo un impegno concreto da parte delle istituzioni e di Tim per salvaguardare i loro posti di lavoro e il futuro delle loro famiglie.

La mobilitazione è stata organizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni e segue le richieste pubbliche dei leader sindacali nazionali per la convocazione di un tavolo nazionale, promosso dal governo e dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, per trovare una soluzione urgente.

Oltre alla scadenza del 30 giugno, che segna la fine del contratto tra Tim e Abramo CC, c’è un’altra data importante: l’8 agosto, quando termina la gestione straordinaria dell’azienda. Senza una vendita prima di questa data, si rischia il fallimento e il licenziamento di tutti i dipendenti.

In piazza, insieme ai lavoratori e ai sindacati, c’erano anche i sindaci di Catanzaro e Crotone, Nicola Fiorita e Vincenzo Voce. Fiorita ha sottolineato l’importanza del lavoro per la regione e ha richiesto soluzioni strutturali, mentre Voce ha esortato Tim a mantenere i volumi di traffico per i lavoratori locali e ha chiesto un intervento più incisivo da parte del governo.

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Cosenza | Vinto 1 Milione di euro con il MillionDay

Ieri, 17 settembre 2024, un fortunato giocatore di Cosenza ha vinto 1 milione di euro al MillionDay, diventando il 305° milionario dal lancio del concorso a febbraio 2018. I numeri estratti nel concorso delle 20:30 sono stati 7, 10, 51, 53 e 55. L’agenzia Agimeg ha sottolineato che il concorso ha distribuito fino ad oggi ben 305 vincite di prima categoria, confermandosi uno dei giochi più popolari in Italia per la possibilità di vincere il milione di euro indovinando la combinazione vincente.

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Attualità

Chirurgia, i rischi e le complicanze della colecistectomia laparoscopica

Quali sono i rischi e come prevenirli negli interventi di colecistectomia laparoscopica? L’intervento chirurgico mininvasivo per l’asportazione della cistifellea è sempre più diffuso, ma non esclude possibili complicanze.
Quelle complicanze sono state studiate dal professor Gianfranco Gualdi, luminare della medicina e direttore scientifico del servizio di “Diagnostica per immagini” dell’Istituto di Medicina e Scienze dello Sport CONI, che ha raccolto le sue conclusioni in una approfondita relazione. La relazione del professor Gualdi sarà presentata tra il 13 e il 16 ottobre nel corso del 126° Congresso Nazionale della SIC-Società Italiana di Chirurgia, dedicata alla “colecistectomia laparoscopica: skills, prevenzione e trattamento multidisciplinare”.

Nel suo intervento il professor Gualdi approfondirà le possibili complicanze della colecistectomia laparoscopica con immagini dimostrative delle raccolte fluide, degli ascessi e dei sanguinamenti che possono verificarsi durante o a distanza dell’intervento. Oltre a questo saranno analizzate anche le possibili resezioni delle vie biliari e le lesioni vascolari che possono complicare gli interventi.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

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