Cronaca
Chiusa l’inchiesta su Casa Zero: otto persone indagate
L’indagine sul gruppo Casa Zero, conclusasi lunedì 27 maggio, ha portato a accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e alla ricettazione. Il gruppo, finito in liquidazione con un deficit di 12 milioni e mezzo di euro e circa mille vittime di truffa, avrebbe pubblicizzato lavori utilizzando il “Superbonus 110%”, ma avrebbe dichiarato il falso sull’esecuzione dei lavori e il loro stato di avanzamento.
Otto indagati sono coinvolti nell’inchiesta, tra cui il legale rappresentante Fabio Casarin e gli amministratori di fatto Alberto Botter e Roberto Brambilla. Secondo le accuse, avrebbero costituito un’associazione a delinquere per commettere truffe allo Stato, facendo firmare ai clienti contratti di appalto per lavori edilizi agevolati dal 110%, emettendo fatture falsamente attestanti l’esecuzione dei lavori e incamerando crediti di imposta fittizi per oltre 49 milioni di euro. Parte di questo denaro sarebbe stato monetizzato, causando un danno all’Erario di 7 milioni e 700 mila euro.
I Pacelli, consulenti del lavoro, avrebbero comunicato all’Agenzia delle Entrate la scelta dei clienti di Casa Zero, ignari della situazione, di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito. Casarin, Botter e Brambilla sono inoltre accusati di ricettazione per aver impiegato il denaro in attività economiche e finanziarie per un importo di circa 20 milioni e 500 mila euro, ostacolando l’identificazione della provenienza illecita delle somme.
Al consorzio Casa Zero sono addebitati tre illeciti amministrativi per non aver preso misure preventive per evitare i reati. Casarin, Botter e Brambilla sono anche indagati per dichiarazione infedele, poiché il consorzio non avrebbe registrato ricavi per 18 milioni di euro nel 2021.
Durante l’indagine, sono stati sequestrati circa 33 milioni in crediti di imposta e 2 milioni di euro in somme di denaro, immobili e autovetture.
Calabria
Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati
Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.
Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.
Cronaca
Perugia | Scoperta un’operazione di spaccio: arrestato giovane
Nell’ambito di un’operazione di controllo del territorio, la Polizia di Stato di Perugia ha arrestato un 25enne di origine gambiana trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Durante un normale pattugliamento in piazza Partigiani, gli agenti hanno notato il giovane comportarsi in modo sospetto: alla loro vista, ha tentato di fuggire e ha lasciato cadere un involucro.
Immediatamente recuperato, l’involucro è risultato contenere circa 10 dosi di cocaina ed eroina, per un totale di oltre 4 grammi. Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno rinvenuto anche cinque confezioni di metadone intestate a un’altra persona e una somma di 283 euro, presumibilmente guadagnata attraverso attività di spaccio.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. Su ordine del Pubblico Ministero, è attualmente trattenuto in Questura in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Questo episodio evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droga e la necessità di mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza pubblica.
Cronaca
Perugia | Arrestato per Divieto di Avvicinamento
Nella giornata di ieri, il personale del Commissariato di Polizia di Stato di Foligno ha arrestato un uomo di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, per aver violato una misura cautelare che gli impediva di avvicinarsi a una persona specifica. Questo provvedimento era stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto, lo scorso 25 settembre, e prevedeva un divieto di avvicinamento di 500 metri.
Durante un normale servizio di pattugliamento, gli agenti hanno notato il soggetto in atteggiamento sospetto. Dopo averlo fermato mentre si trovava a bordo del suo veicolo, hanno accertato la violazione delle disposizioni giudiziarie. L’uomo è stato quindi condotto presso gli uffici del Commissariato, dove è stato arrestato. Su disposizione del Pubblico Ministero, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Si ricorda che l’indagato deve considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva.
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