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Attualità | George Clooney e Adam Sandler a Milano per il prossimo film Netflix

George Clooney e Adam Sandler si trovavano nella Stazione Centrale di Milano nel pomeriggio di giovedì 2 maggio. Tuttavia, i due attori americani non erano lì per attendere un treno, ma per girare insieme alcune scene.

I numerosi pendolari che passano quotidianamente lungo il binario 21 hanno notato transenne e una grande troupe: un treno d’epoca era fermo, molto probabilmente un Etr 252 “Arlecchino”, in servizio negli anni Cinquanta. Ad un certo punto, tra centinaia di comparse e macchinisti, sono apparsi i due attori americani, riconosciuti da un’utente su Instagram.

Non c’è ancora alcuna conferma sulla scena che stavano girando, ma entrambi gli attori sono i protagonisti del prossimo lungometraggio di Noah Baumbach, come riportato da The Hollywood Reporter. Il film del regista statunitense, candidato a tre premi Oscar e noto per opere come “Storia di un matrimonio” (2020) e “Il calamaro e la balena” (2006), è prodotto da Netflix. Al momento non sono stati divulgati dettagli sulla trama della pellicola né sulla sua data di uscita. Tuttavia, è atteso che i due attori si trasferiscano anche in Toscana nelle prossime settimane per girare altre scene del film.

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Papa Francesco “Nella Chiesa non c’è posto per l’abuso”

“Pensiamo a quello che accade quando i piccoli sono scandalizzati, colpiti, abusati da coloro che dovrebbero averne cura, alle ferite di dolore e di impotenza anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nella comunità. Con la mente e con il cuore torno alle storie di alcuni di questi ‘piccolì che ho incontrato l’altro ieri. Li ho sentiti, ho sentito la loro sofferenza di abusati e lo ripeto qui: nella Chiesa c’è posto per tutti, tutti, tutti ma tutti saremo giudicati e non c’è posto per l’abuso, non c’è posto per la copertura dell’abuso”. Così Papa Francesco nel corso dell’omelia durante la messa e la beatificazione di Anne De Jesus allo stadio Re Baldovino a Bruxelles. “Chiedo a tutti: non coprite gli abusi. Chiedo ai vescovi: non coprite gli abusi. Condannare gli abusatori e aiutarli a guarire da questa malattia dell’abuso. Il male non si nasconde: il male va portato allo scoperto, che si sappia, come hanno fatto alcuni abusati e con coraggio. Che si sappia. E che sia giudicato l’abusatore. Che sia giudicato l’abusatore, sia laica, laico, prete o vescovo: che sia giudicato”, conclude il Santo Padre.

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Steinmeier a Marzabotto “Provo dolore e vergogna, chiedo perdono”

“E’ un cammino difficile venire come presidente tedesco in questo luogo dell’orrore e parlare a voi. Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel suo intervento alla cerimonia per gli 80 anni della strage di Marzabotto, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. “Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi è possibile solo perchè voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione”, ha aggiunto. “Dobbiamo ricordare: lo dobbiamo alle vittime e a voi discendenti. Ricordare perchè quanto è accaduto non ritorni”, ha sottolineato Steinmeier.

“Tutta questa zona intorno a Monte Sole è segnata ancora oggi da profonde e visibili cicatrici – ha proseguito il capo di Stato tedesco -. E io so che il dolore è ancora più grande perchè la maggior parte dei crimini è rimasta impunita. Questa è la seconda colpa di cui noi tedeschi ci siamo macchiati. Cari familiari, cari discendenti, che io possa parlare qui oggi
è possibile solo perchè Voi tutti avete concesso a noi tedeschi la riconciliazione. Che preziosissimo dono! Questa riconciliazione la vivete molto concretamente qui a Marzabotto
e nei comuni limitrofi. Nella Vostra Scuola di Pace, in stretto scambio con giovani tedeschi, nel gemellaggio con Brema-Vegesack
e nella sua Scuola Internazionale di Pace”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Celebrazione dei 50 Anni del Tornado: Una Nuova Livrea per il Velivolo Iconico

In questo mese, il velivolo Tornado si fa protagonista di una commemorazione speciale: viene presentata una livrea dedicata ai cinquant’anni dal suo primo volo. Questo aereo, simbolo dell’aviazione italiana, ha visto una continua evoluzione delle sue colorazioni nel corso del tempo, riflettendo le sue diverse missioni e il suo impiego in vari teatri operativi.

La nuova livrea, caratterizzata da una saetta rossa lungo il profilo laterale, rappresenta il consorzio Tornado – Panavia, rendendo omaggio alla storia e alla prestazione del velivolo. Sulla fusoliera, il tricolore italiano si estende dalla deriva, simboleggiando l’orgoglio nazionale e l’impegno del Tornado nel servizio.

Inoltre, il design include un movimento dinamico sulla deriva, che illustra le tre versioni principali del Tornado: l’IDS, dedicato all’interdizione e all’attacco; l’ECR, per la ricognizione elettronica; e l’ADV, orientata alla difesa aerea. Ogni versione è rappresentata da tre frecce, che simboleggiano l’innovazione e la versatilità del velivolo.

Questa nuova livrea non è solo un tributo al passato, ma anche un segno di come il Tornado continui a essere un elemento chiave nell’aviazione moderna, pronto a fronteggiare le sfide future.

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