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Cronaca

Usa approvano 60 miliardi di aiuti all’Ucraina. Per Zelensky sono un “Sostegno vitale”

Dopo lunghe controversie e ritardi, gli Stati Uniti hanno finalmente ratificato un pacchetto di aiuti all’Ucraina del valore di 60 miliardi di dollari. La Camera dei Rappresentanti di Washington ha approvato il “Ukraine Security Supplemental Appropriations Act” con una schiacciante maggioranza di 311 voti a favore e 112 contrari. I sostenitori della legge hanno festeggiato agitando le bandiere ucraine e applaudendo prima ancora dell’annuncio ufficiale del risultato. Il presidente Joe Biden ha accolto con favore l’approvazione, definendola una risposta al richiamo della storia e sottolineando l’urgente necessità di questa legislazione per la sicurezza nazionale, per la quale ha lottato per mesi affinché fosse approvata. Il pacchetto include anche 13 miliardi di dollari di assistenza militare per Israele e 9 miliardi di dollari di aiuti umanitari, incluso l’aiuto a Gaza.

“Ringrazio la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, entrambi i partiti e personalmente il presidente Mike Johnson per questa decisione che tiene il corso della storia nella giusta direzione”, ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ha aggiunto che la democrazia e la libertà mantengono un significato globale grazie al sostegno dell’America, e il vitale pacchetto di aiuti aiuterà a prevenire l’espansione della guerra, salvando numerose vite e rafforzando entrambe le nazioni. Zelensky ha espresso fiducia nell’approvazione del Senato, considerando il sostegno bipartisan ottenuto al Congresso, e prevedendo che l’approvazione possa arrivare già la prossima settimana.

“Oggi, i membri di entrambi i partiti alla Camera hanno votato per promuovere i nostri interessi di sicurezza nazionale e per dimostrare la potenza della leadership americana nel mondo”, ha dichiarato Biden. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha accolto con favore il voto, definendolo atteso da tempo e inviando un chiaro messaggio al Cremlino e a coloro che sostengono la libertà e la Carta delle Nazioni Unite. Tuttavia, Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin, ha commentato che l’approvazione degli aiuti da parte della Camera avrà conseguenze devastanti per l’Ucraina, provocando ulteriori perdite nel conflitto.

Il pacchetto legislativo comprende anche assistenza per la sicurezza a Taiwan e agli alleati nell’Indo-Pacifico, insieme a misure sanzionatorie, minacce di vietare l’uso di social media come TikTok di proprietà cinese e la possibilità di trasferire beni russi sequestrati all’Ucraina. In termini specifici, gli aiuti economici includono 60,84 miliardi di dollari per affrontare il conflitto in Ucraina, di cui 23 miliardi destinati al rifornimento di armamenti, scorte e infrastrutture statunitensi; 26 miliardi di dollari per Israele, di cui 9,1 miliardi per necessità umanitarie, e 8,12 miliardi di dollari per l’Indo-Pacifico.

Cronaca

Lucca | Denunciata cittadina mongola per furti aggravati

Questura di Lucca

Nel corso di un controllo di routine, la Polizia di Stato di Forte dei Marmi ha individuato una cittadina di origine mongola, di 53 anni, collegata a una serie di furti aggravati risalenti al 2023. La donna, in visita turistica e ospite di un hotel locale, era già stata segnalata dal Nucleo operativo dei Carabinieri di Roma come sospettata per attività illecite. Gli agenti, consultando la banca dati, hanno confermato che la donna era ricercata per la notifica di una denuncia.

Durante le verifiche, sono emersi precedenti penali significativi, tra cui l’associazione per delinquere finalizzata al furto, attività che si sarebbero ripetute in coincidenza con i suoi soggiorni in Italia. A seguito di questi riscontri, il Questore di Lucca ha deciso di emettere un Foglio di Via che vieta alla donna di rientrare nel territorio di Forte dei Marmi per i prossimi tre anni.

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Cronaca

Padova | Inseguimento: arrestato 39enne fuggito dal CPR di Gorizia

Questura di Padova

Un 39enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine e irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato giovedì 19 settembre dalla Squadra Mobile di Padova dopo un tentativo di fuga drammatico e violento. L’uomo, precedentemente evaso dal Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Gradisca d’Isonzo, è tornato a Padova per minacciare l’ex compagna, nonostante su di lui pendesse il divieto di avvicinamento.

Gli agenti, durante un controllo, hanno individuato il fuggitivo a bordo di un’auto nel parcheggio di un supermercato, in compagnia della donna già vittima di precedenti aggressioni. Quando gli agenti si sono avvicinati per procedere all’identificazione, il 39enne ha reagito tentando di speronare l’auto della polizia e darsi alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento per le strade della zona industriale, durante il quale l’uomo ha ripetutamente cercato di speronare le auto degli agenti.

Non riuscendo a sfuggire in auto, il fuggitivo ha tentato la fuga a piedi, ma è stato raggiunto dagli agenti che, nonostante la resistenza violenta, sono riusciti a bloccarlo. L’uomo ha opposto forte resistenza colpendo gli agenti con calci e pugni, causando ferite a tre poliziotti, refertati con prognosi variabili tra i 7 e i 12 giorni.

L’uomo, già noto per reati contro la persona e il patrimonio, era fuggito dal CPR di Gorizia pochi giorni prima, dopo un arresto legato a episodi di violenza contro l’ex compagna. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice ha disposto il divieto di dimora a Padova e provincia, e il 39enne è stato trasferito nel CPR di Ponte Galeria a Roma per ulteriori misure di controllo.

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Cronaca

Padova | Chiuso temporaneamente un bar di via Beato Pellegrino: minore trovato a consumare alcolici

Questura di Padova

Un bar situato in via Beato Pellegrino a Padova è stato chiuso per 30 giorni su disposizione del Questore, in seguito a diverse irregolarità e problematiche emerse nel tempo. La sospensione della licenza è stata notificata dalle autorità competenti, in particolare dalla Squadra Amministrativa della Questura, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Il provvedimento è scattato a seguito di un controllo avvenuto il 13 settembre, quando gli agenti hanno trovato un minore intento a bere una birra all’interno del locale. L’episodio ha sollevato gravi preoccupazioni, anche perché in passato il bar era già stato oggetto di altre verifiche che avevano portato alla scoperta di simili irregolarità. Già nel 2021, infatti, era stato accertato che il gestore aveva somministrato alcolici a minorenni.

Oltre all’episodio più recente, altri interventi delle forze dell’ordine, tra cui una lite notturna verificatasi lo scorso giugno, hanno evidenziato la presenza di frequentatori con precedenti penali, aumentando la percezione di insicurezza tra i residenti della zona. In particolare, sono stati identificati diversi individui con precedenti per reati legati alla droga e contro la persona e il patrimonio.

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