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Mondo

Elezioni in Turchia: Erdogan “fatto fuori”, vince l’opposizione

L’opposizione ha ottenuto una vittoria significativa alle elezioni amministrative in Turchia, con i sindaci uscenti di Istanbul e Ankara, Ekrem Imamoglu e Mansur Yavas, che hanno sconfitto i candidati sostenuti dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Questo segna un altro rovescio per Erdogan, che già aveva subito sconfitte nelle due principali città turche alle elezioni di cinque anni fa.

“Oggi i nostri elettori hanno preso una decisione molto importante, hanno deciso di stabilire una nuova politica in Turchia”, ha dichiarato Ozgur Ozel, Segretario del principale partito di opposizione, il CHP. “Abbiamo ottenuto un risultato storico”, ha aggiunto.

Erdogan ha ammesso la sconfitta in televisione, dicendo: “Purtroppo non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo alle elezioni”. Ha promesso di continuare il loro percorso, sperando di vincere in futuro.

Il sindaco uscente di Istanbul, Ekrem Imamoglu, ha confermato la vittoria, dichiarando: “Abbiamo vinto”. Con oltre l’85% delle schede scrutinate, ha ottenuto più del 50% dei voti, riconfermandosi come primo cittadino e superando Murat Kurum, il candidato sostenuto da Erdogan, fermo al 40%. “La popolazione di Istanbul ci ha dato l’autorità”, ha affermato Imamoglu durante il suo discorso di vittoria, criticando il “sistema autoritario” di Erdogan.

In molti quartieri di Istanbul, i sostenitori del CHP hanno festeggiato la riconferma di Imamoglu come sindaco, con fuochi d’artificio, clacson, bandiere turche e musica. Questo segna un cambio significativo nel panorama politico della città sul Bosforo, che era stata dominata dal movimento politico di Erdogan per oltre vent’anni.

Cronaca

L’Uragano Helene colpisce la Florida: potenza ridotta ma conseguenze devastanti

L’uragano Helene, dopo aver toccato terra in Florida, ha subito una significativa perdita di potenza, passando dalla categoria 4 alla categoria 2 sulla scala Saffir-Simpson. Questo cambiamento è stato confermato dal Centro nazionale degli uragani degli Stati Uniti. Tuttavia, nonostante il declassamento, le conseguenze della tempesta si sono rivelate tragiche, con almeno tre vittime segnalate.

I venti associati all’uragano hanno raggiunto velocità comprese tra 160 e 170 km/h, mentre la tempesta si trovava a circa 510 km a sud-ovest di Tampa. In previsione dell’arrivo dell’uragano, le autorità locali avevano emesso avvisi allarmanti, esortando i residenti a considerare l’evacuazione e a prendere misure estreme per garantire la loro identificazione nel caso di emergenze.

A causa degli alberi abbattuti e dei danni alle infrastrutture, si prevede che molte zone della Florida subiranno interruzioni di corrente. Già giovedì sera, oltre un milione di abitazioni si trovavano senza elettricità, secondo i dati di monitoraggio. Anche le autorità statali e federali hanno dichiarato stati di emergenza in vari stati del sud-est, tra cui Florida, Georgia e Carolina del Sud.

La situazione rimane critica e le autorità continuano a esortare i residenti a seguire le istruzioni per la sicurezza e a mantenere la massima cautela. La tempesta ha dimostrato di essere letale e, nonostante la sua riduzione di intensità, i suoi effetti continuano a farsi sentire in tutta la regione.

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Cronaca

Incriminato il sindaco di New York: Eric Adams

Adams, primo sindaco in carica ad affrontare accuse nella storia della città, mentre l’amministrazione è scossa da dimissioni e inchieste

Il sindaco di New York, Eric Adams, è stato formalmente incriminato nell’ambito di un’indagine federale, segnando un momento storico poiché è il primo sindaco in carica della metropoli ad affrontare un procedimento penale. Nonostante le accuse non siano ancora state rese pubbliche, Adams ha dichiarato la sua innocenza e ha promesso di combattere per dimostrare la sua estraneità ai fatti. Nel frattempo, il clima attorno alla sua amministrazione si fa sempre più difficile, con dimissioni di alto profilo e indagini in corso che mettono sotto pressione il suo mandato.

Il clima politico si è ulteriormente inasprito dopo le recenti dichiarazioni della deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, che ha chiesto le dimissioni di Adams per il bene della città, evidenziando come l’instabilità interna e le continue indagini rendano difficile attrarre e mantenere personale qualificato. Le dimissioni più recenti includono figure di primo piano come il responsabile delle scuole di New York, David C. Bank, e la consigliera legale capo Lisa Zornberg, accentuando ulteriormente le difficoltà della giunta.

Sono attualmente quattro le indagini in corso che coinvolgono direttamente o indirettamente l’amministrazione di Adams, un numero senza precedenti per la città. Una delle inchieste più delicate riguarda le presunte donazioni illegali ricevute durante la campagna elettorale del sindaco, connesse all’approvazione del nuovo consolato turco a New York, sollevando dubbi sulla sicurezza e integrità delle decisioni prese. Le sfide che il sindaco Adams si trova ad affrontare richiamano alla memoria scandali municipali di decenni fa, gettando un’ombra sulla sua capacità di continuare a guidare la città in un momento così turbolento.

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Curiosità

India | Respira un po troppo “forte” e inala il piercing: donna operata ai polmoni

Inspirando profondamente, Varsha Sahu, una donna indiana di 35 anni, ha inavvertitamente inalato una vite del suo piercing al naso. Inizialmente, non ha dato molto peso all’incidente, pensando che il piccolo frammento metallico sarebbe stato eliminato naturalmente attraverso il tratto digerente. Tuttavia, le cose non sono andate così. Come riporta la Bbc, la vite del piercing ha finito per raggiungere i polmoni, causando a Varsha tosse persistente e difficoltà respiratorie, sintomi che inizialmente attribuiva a una precedente lesione al naso. Quando i farmaci prescritti non hanno avuto effetto, ha consultato uno pneumologo e una radiografia ha rivelato la presenza dell’oggetto metallico nei suoi polmoni.

Alla fine, Varsha ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico. Il dottor Jash, il chirurgo coinvolto, ha spiegato che l’operazione è stata complessa poiché l’oggetto era presente nei polmoni da due settimane e i tessuti si erano già rigenerati attorno ad esso. L’estrazione richiedeva estrema precisione per evitare danni ai tessuti respiratori. Fortunatamente, l’intervento è riuscito con successo e Varsha è stata dimessa dopo alcuni giorni di degenza.

Anche se casi simili sono estremamente rari, Varsha, madre di due figli, ha raccontato di non essersi accorta che la vite del piercing si era allentata. Oggi, tuttavia, non vuole più avere a che fare con i piercing: “Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse accadere, eppure è successo. Non voglio più rischiare”.

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