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Cronaca

Bologna | Minaccia e picchia la moglie rompendole il naso, arrestato

Un individuo di 57 anni, cittadino italiano, è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri di Finale Emilia (Modena) a seguito di gravi accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali continuate e aggravate nei confronti della moglie. Le vessazioni subite dalla donna, che includevano violenze fisiche, minacce, umiliazioni e restrizioni della libertà, sono culminate in un episodio particolarmente violento a dicembre, quando l’uomo ha brutalmente colpito la moglie, spaccandole il naso a pugni.

Le indagini hanno rivelato che l’uomo limitava severamente la libertà della vittima, controllando ogni suo contatto telefonico, impedendole relazioni esterne e vietandole di uscire di casa. La Procura di Modena ha informato che l’arresto è stato eseguito ieri dai carabinieri. La vittima è stata sottoposta a percosse ripetute, culminate nella frattura del setto nasale e in un grave trauma da percosse, con una prognosi di almeno 20 giorni.

Nel medesimo contesto, nel territorio modenese, si è verificato un altro episodio di aggressione e minacce in ambito familiare il 28 dicembre. Una donna è stata spinta a terra dal marito durante una lite, subendo poi schiaffi al volto e un pugno a un orecchio. Dopo l’aggressione, la vittima è stata soccorsa dal 118 e portata in ospedale, con una prognosi di sei giorni. I carabinieri di Finale Emilia hanno ricostruito l’evento dopo la querela della donna, la quale ha denunciato anche episodi simili accaduti in passato. Le accuse includono non solo percosse e schiaffi ma anche minacce di morte, umiliazioni, ingiurie e prevaricazioni, anche di fronte al figlio minore.

Per l’uomo di 53 anni coinvolto in quest’ultimo caso, è stato disposto l’allontanamento d’urgenza da casa. La Procura di Modena ha richiesto e ottenuto la convalida del provvedimento d’urgenza, stabilendo misure cautelari coercitive, tra cui l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e di avvicinarsi alla persona offesa e a uno dei figli a una distanza inferiore a 500 metri. L’uomo è indagato per i delitti di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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Cronaca

Lecce | Nel garage chili di droga, pistole e munizioni: un arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, impegnati in un’operazione antidroga, hanno arrestato un 32enne già noto alle forze dell’ordine nella tarda serata di ieri. L’uomo, fermato mentre stava per salire sulla sua moto, ha mostrato chiari segni di nervosismo che hanno insospettito i militari. Dopo avergli chiesto se fosse in possesso di sostanze stupefacenti, il 32enne ha consegnato spontaneamente una busta contenente circa due chili e mezzo di hashish.

La successiva perquisizione nel garage dell’uomo ha portato al sequestro di altri tre chili di hashish, confezionati in panetti contrassegnati da loghi colorati, una pratica comune tra gli spacciatori per attrarre clienti, specialmente i più giovani. Inoltre, in un secondo garage, i Carabinieri hanno scoperto un chilo e mezzo di cocaina già divisa in dosi, oltre sei chili di marijuana, e tre pistole clandestine con matricole cancellate o assenti, di cui una semiautomatica carica e pronta all’uso, insieme a centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi.

Nella perquisizione sono stati anche rinvenuti oltre 5000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di detenzione illecita di stupefacenti e possesso illegale di armi clandestine e munizioni.

Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a test per determinarne il principio attivo, mentre le armi saranno esaminate dai Carabinieri del RIS per verificare eventuali collegamenti con precedenti crimini. Si ricorda che l’uomo, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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