Connect with us

Attualità

2023 | Da Berlusconi a Vialli: i personaggi famosi che ci hanno lasciato

Nel corso del 2023, si sono registrate numerose scomparse di personaggi noti. Tra di essi, ricordiamo Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Gianluca Vialli, Michela Murgia, Maurizio Costanzo, Francesco Nuti: figure di spicco della politica, della cultura e dello sport che ci hanno lasciato. Di seguito, elenchiamo in ordine cronologico tutti i commiati avvenuti nel corso dell’anno.

Il 6 gennaio ci ha lasciato Luca Vialli, ex calciatore (Cremonese, Samp, Juve e Chelsea) e allenatore, stroncato da un cancro al pancreas all’età di 58 anni.

Il 16 gennaio è scomparsa Gina Lollobrigida, icona del cinema italiano, all’età di 96 anni. Diretta dai maggiori registi, ha accumulato 1 Golden Globe e 7 David di Donatello durante la sua illustre carriera.

L’8 febbraio è venuta a mancare Elena Fanchini, sciatrice capace di vincere un argento ai Campionati mondiali nel 2005. Aveva 37 anni ed è deceduta a causa di un tumore.

Il 24 febbraio è morto Maurizio Costanzo, giornalista e conduttore che ha segnato la storia della televisione italiana. Ci ha lasciato a 84 anni.

Il 26 febbraio è scomparso Curzio Maltese, giornalista per anni firma di Repubblica, morto a 63 anni a Roma. È stato anche europarlamentare dal 2014 al 2019.

Il 26 marzo è deceduto Ivano Marescotti, attore romagnolo attivo al cinema e in televisione, nonché drammaturgo e regista teatrale. Aveva 77 anni.

Il 27 marzo è morto Gianni Minà, giornalista italiano che ha raccontato la storia e i suoi grandi protagonisti a livello mondiale. Aveva 84 anni.

Il 12 giugno è scomparso Silvio Berlusconi, imprenditore e politico, fondatore di Mediaset e quattro volte presidente del Consiglio dei Ministri. Aveva 86 anni.

Nella stessa data, ci ha lasciato Francesco Nuti, attore e regista toscano vincitore di un David di Donatello e autore di svariati film culto, all’età di 68 anni.

Il 13 giugno è morta Flavia Franzoni, docente e già moglie dell’ex premier Romano Prodi, durante un’escursione. Aveva 76 anni.

Il 6 luglio è scomparso Arnaldo Forlani, ex politico e già presidente del Consiglio dei ministri, figura di spicco della Democrazia Cristiana, all’età di 97 anni.

Il 19 luglio ci ha lasciato Andrea Purgatori, giornalista d’inchiesta che ha lavorato sui grandi misteri d’Italia, tra cui la strage di Ustica, morto a Roma.

Il 10 agosto è venuta a mancare Michela Murgia, scrittrice sarda, autrice di opere come “Accabadora” e “Istruzioni per diventare fascisti”. Aveva 51 anni.

Il 14 agosto è scomparso Francesco Alberoni, sociologo noto per i suoi studi sui processi amorosi e autore del bestseller “Innamoramento e amore”. Aveva 93 anni.

Il 19 agosto è morto Carlo Mazzone, allenatore che lanciò Totti, con 792 panchine in Serie A, un record. Aveva 86 anni.

Il 22 agosto ci ha lasciato Toto Cutugno, cantautore autore di grandi successi e vincitore di 15 edizioni del Festival di Sanremo. Aveva 80 anni.

Il 6 settembre è morto Giuliano Montaldo, regista noto per aver diretto “Sacco e Vanzetti”. Vinse il David di Donatello alla carriera nel 2007. Aveva 93 anni.

Il 9 settembre è venuto a mancare Domenico De Masi, sociologo focalizzato su lavoro e società post-industriale. Aveva 85 anni.

Il 19 settembre è scomparso Gianni Vattimo, filosofo torinese teorizzatore del “pensiero debole”. Aveva 87 anni.

Il 22 settembre ci ha lasciato Giorgio Napolitano, ex Capo dello Stato e primo nella storia repubblicana a essere rieletto. Aveva 98 anni.

Il 25 settembre è morto Matteo Messina Denaro, boss stragista di Cosa Nostra, dopo essere stato arrestato il 16 gennaio, ponendo fine a 30 anni di latitanza. Aveva 61 anni.

Il 9 ottobre è venuto a mancare Ettore Mo, giornalista e storico corrispondente di guerra del Corriere della Sera. Aveva 91 anni.

Il 21 ottobre è scomparso Staino, noto vignettista, papà di “Bobo” ed ex direttore dell’Unità. Aveva 83 anni.

Il 19 novembre è morta Anna Kanakis, attrice eletta Miss Italia nel 1977, all’età di 61 anni.

Attualità

Terapie digitali e Intelligenza artificiale nella sanità del futuro

Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio, resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo. Sono questi i temi oggetto degli Stati Generali della Sanità Digitale e DTx, che si svolgono al Politecnico di Milano.

Un confronto tra governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche e imprenditoriali e del mondo universitario per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Tre le macro aree: dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del PNRR e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro. Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi – dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico.

Anche l’intelligenza artificiale sta trovando margini di applicazione rilevanti: secondo l’ultima rilevazione svolta dall’osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, tra i medici specialisti e consolidato l’utilizzo di soluzioni per l’analisi di immagini e segnali, a cui il 19% del campione ha fatto un ricorso almeno una volta nell’ultimo anno.
Inoltre il 29% dei medici specialisti ha utilizzato l’IA Generativa per ricercare informazioni scientifiche, un dato triplicato rispetto alla rilevazione del 2023.
Da parte loro, le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie.

Dalle malattie croniche come il diabete, all’asma o all’ipertensione, dalle malattie mentali alle dipendenze (che rappresentano ad oggi i veri ambiti di patologia in cui le prime Dx sono state sviluppate, testate ed autorizzate), fino alla possibilità di incidere in modo determinante anche nei percorsi riabilitativi; solo per citare alcuni degli ambiti sanitari nei quali le terapie digitali possono potenziare le risposte terapeutiche. Secondo l’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, sono 93 il numero di DTx attualmente disponibili in vari paesi (Germania, Francia, Regno Unito e USA) e le aree terapeutiche maggiormente interessate sono la psichiatria (37%), l’endocrinologia (14%), la reumatologia (10%), e l’oncologia (10%).
Secondo uno studio dell’Osservatorio Lite Science Innovation del Politecnico di Milano è rilevabile un notevole interesse dei pazienti italiani rispetto alle DTx: il 65% si dichiara infatti disposto ad utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante e circa la metà dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sarebbe disposto a prescriverle se ne avesse possibilità.

Tra i principali benefici riconosciuti emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati sia su supporto delle attività di ricerca clinica (68%) Sia per prendere decisioni (65%).
Il ministro della salute Orazio Schillaci ha affermato che “la digitalizzazione deve essere uno strumento per diminuire le differenze, troppe, che ancora ci sono nella nostra Nazione, e non per aumentarle. Al contempo sappiamo di dover assicurare la sostenibilità futura del nostro sistema d’assistenza, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione”.
Sul fronte delle opportunità offerte alle terapie digitali, il ministro ha parlato di “rivoluzione culturale”. “E’ importante parlarne, bisogna avere un dibattito sempre più ampio e aperto. Un dibattito che dovrà arrivare a coinvolgere i cittadini, che devono diventare i protagonisti di questa nuova sanità digitale”, ha concluso.

“Dobbiamo riconoscere che ad oggi sanità digitale e terapie digitali mancano ancora di un quadro chiaro di riferimento sul piano delle norme e delle procedure dal punto di vista scientifico e regolatorio – ha sottolineato Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali -. E’ quindi compito della politica intervenire per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi che già si stanno muovendo in modo organico. Per questa ragione, come Intergruppo, abbiamo presentato una proposta di legge per definire gli ambiti d’uso delle terapie digitali e istituire organismi di valutazione e monitoraggio”.
Il Politecnico di Milano, attraverso i suoi Dipartimenti, Laboratori e Osservatori, ha costruito in questi ultimi anni un patrimonio di conoscenze, dati e informazioni che saranno determinanti per orientare la sistematizzazione e il miglior sfruttamento di queste discipline in quella che sarà la sanità del Terzo Millennio. Gli esiti dei tavoli di lavoro che hanno visto il confronto degli esperti e gli elementi di proposta emersi nel corso della sessione plenaria confluiranno in un documento di sintesi che sarà consegnato al Ministro della Salute, ai Presidenti del Senato e della Camera, oltre che ai Presidenti delle regioni.

– Foto xh7/Italpress –

Continua a leggere

Attualità

Salvini incontra Orban a Budapest

Più di un’ora di colloquio tra Matteo Salvini e Viktor Orban a Budapest. Prima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. E’ stata l’occasione per alcune riflessioni a tutto campo – fa sapere la Lega -, a partire dagli equilibri nell’Unione Europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi come lo sviluppo del porto di Trieste. Porto a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo.

Tra le altre cose, Salvini e Orban hanno condiviso l’urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, “così come auspicato autorevolmente anche dal Santo Padre”. Il leader ungherese non ha mancato di chiedere a Salvini informazioni a proposito del processo di Palermo e ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell’arringa di Giulia Bongiorno (18 ottobre).

– Foto ufficio stampa Lega –

Continua a leggere

Attualità

Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © ASS. RADIO DEL BOSCO - redazione@adn24.it - PRIVACY