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Calabria

Vibo Valentia | arrestato l’uomo che ha rapinato e bruciato la coppia di anziani nel Fiorentino


Il 5 dicembre scorso, la tragica morte di Umberto Della Nave, 84 anni, e della moglie Dina Del Lungo, 83 anni, nella loro abitazione sopra Bagno a Ripoli, non è stata causata da un incendio casuale, bensì da un omicidio a scopo di rapina. La procura di Firenze ha fornito una ricostruzione degli eventi, indicando Antonino La Scala, un uomo di 46 anni originario della provincia di Vibo Valentia, come principale sospettato. La Scala, già con precedenti per droga e noto alle forze dell’ordine, è accusato di omicidio volontario aggravato, rapina aggravata, tentativo di occultamento di cadavere e danneggiamento seguito da incendio.

Secondo le indagini dei carabinieri, il movente ipotizzato per l’uccisione degli anziani sarebbe legato a questioni finanziarie. Umberto Della Nave, un commerciante in pensione molto noto nelle colline a sud di Firenze, avrebbe suscitato l’interesse del presunto assassino. La Scala avrebbe prima aggredito e ucciso la coppia di anziani, per poi compiere una rapina nella loro abitazione. Infine, avrebbe appiccato il fuoco per cancellare le prove del duplice omicidio. Le indagini hanno rivelato che inizialmente si era ipotizzato un cortocircuito alla poltrona elettrica dell’anziana invalida come causa dell’incendio. Tuttavia, due autopsie e prove raccolte sul luogo del crimine hanno indicato la presenza di La Scala nella casa, portando all’arresto del sospettato. Le vittime, molto conosciute nella zona, erano rimaste sole due anni prima, dopo la tragica perdita del loro unico figlio per un infarto. Umberto Della Nave, noto per aver gestito un negozio di legumi secchi, ortofrutta e attrezzature agricole per molti anni, è stato picchiato e ucciso, secondo i primi risultati dell’autopsia. L’indagine continua per determinare se il presunto assassino e le vittime avessero precedenti conoscenze.

Calabria

Cirò Marina | Chiusura temporanea di un bar “ritrovo” di pregiudicati

Questura di KR

Il Questore di Crotone ha emesso un provvedimento di sospensione per un bar situato a Cirò Marina, che rimarrà chiuso per un periodo di 15 giorni. Questa decisione è scaturita da segnalazioni ricevute dalla Compagnia Carabinieri del comune, che ha evidenziato una problematica persistente: il locale era diventato un ritrovo abituale per individui con precedenti penali.

Le autorità competenti, dopo un’attenta valutazione della situazione, hanno ritenuto necessario intervenire per garantire la sicurezza pubblica. Questo non è il primo provvedimento di chiusura per l’esercizio, già interessato da una sospensione di 7 giorni nel 2022. L’azione mira a prevenire ulteriori problematiche legate alla legalità e alla sicurezza nella comunità.

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Calabria

Sellia Marina (CZ) | Sventata estorsione: metodo del “cavallo di ritorno”

CC Catanzaro

I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina hanno arrestato un giovane di 26 anni di Catanzaro, colto in flagranza di reato per un tentativo di estorsione. Il giovane, in concorso con altri, è accusato di aver cercato di estorcere denaro con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, un sistema criminale che prevede la richiesta di denaro per la restituzione di un bene rubato.

La vicenda ha avuto inizio con il furto di un’auto a Catanzaro Lido, denunciato dal proprietario, un giovane di Sellia Marina. Due giorni dopo il furto, il ladro ha contattato la vittima, offrendosi di “aiutarlo” a recuperare l’auto in cambio di 600 euro in contanti. Il proprietario, collaborando con i Carabinieri, ha accettato l’incontro concordato per lo scambio del denaro.

L’arresto è avvenuto poco dopo la consegna del denaro, quando i militari hanno fermato il sospettato trovandolo in possesso della somma estorta. Il Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, disponendo per il giovane la custodia cautelare in carcere.

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Calabria

Operazione Nemesis: Dieci Arresti per Scambio Elettorale Politico-Mafioso in Calabria

CC KR

In un’importante operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone, dieci persone sono state arrestate con l’accusa di essere coinvolte in uno scambio elettorale politico-mafioso legato alla ‘ndrangheta. L’operazione, denominata Nemesis, ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Tra i soggetti arrestati spicca il sindaco di Casabona, Francesco Seminario, ritenuto legato alla cosca Tallarico. Le indagini hanno rivelato che il sindaco avrebbe ottenuto un ampio sostegno elettorale dalla criminalità organizzata, promettendo in cambio benefici, come l’assegnazione di lavori pubblici. L’operazione ha interessato i comuni di Casabona, Scandale e Strongoli, dove si sono evidenziati segnali di una forte infiltrazione mafiosa nella politica locale.

In totale, otto persone sono state portate in carcere e due sono state poste agli arresti domiciliari. Le accuse mosse nei loro confronti includono anche associazione per delinquere di tipo mafioso e furto aggravato. Le indagini hanno dimostrato l’attività operativa della ‘ndrina di Casabona, collegata a vari gruppi criminali della regione, dedicata a traffici illeciti e alla gestione di affari legati al narcotraffico.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione in Calabria, evidenziando come i legami tra politica e mafia possano compromettere seriamente la democrazia locale e il benessere della comunità. Le autorità continuano a monitorare la situazione, nella speranza di estirpare definitivamente le radici mafiose che minacciano il territorio.

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