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Attualità

Unione Europea | Intesa per la legge sull’intelligenza artificiale.

Dopo un lungo negoziato di oltre 36 ore, le istituzioni dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sull’AI Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale. Questo rappresenta il primo quadro normativo sui sistemi di intelligenza artificiale nel mondo. Thierry Breton, commissario europeo al Mercato Interno, ha annunciato l’accordo tramite un tweet.

L’obiettivo principale di questa normativa è garantire che l’intelligenza artificiale rispetti i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale, allo stesso tempo stimolando l’innovazione e posizionando l’Europa come leader nel settore. Breton ha descritto l’accordo come un “risultato storico”, sottolineando che l’Unione Europea diventa il primo continente a stabilire regole chiare per l’uso dell’IA. Ha enfatizzato che l’AI Act è più di un semplice regolamento, definendolo un trampolino di lancio per startup e ricercatori europei per guidare la competizione globale nell’intelligenza artificiale, aggiungendo che il meglio deve ancora venire.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha commentato che la legge europea sull’intelligenza artificiale rappresenta una novità mondiale, fornendo un quadro giuridico unico per lo sviluppo dell’IA su cui ci si può fidare. Ha sottolineato l’impegno preso nei loro orientamenti politici e l’importanza della normativa per la sicurezza e i diritti fondamentali delle persone e delle imprese.

L’accordo sull’AI Act è stato accolto con soddisfazione anche dal presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha descritto l’intesa come un “momento storico per l’Europa digitale”. Ha elogiato il nuovo AI Act come una legislazione all’avanguardia, responsabile e completa, affermando che l’Europa ha guidato e ottenuto risultati significativi.

Nel contesto delle norme sull’intelligenza artificiale (IA), è stato concordato che l’uso di sistemi di identificazione biometrica (RBI) in spazi pubblici sarà soggetto a salvaguardie e limitazioni. L’RBI “post-remoto” sarà utilizzato esclusivamente per la ricerca mirata di persone condannate o sospettate di reati gravi, previa autorizzazione giudiziaria. I sistemi di identificazione biometrica “in tempo reale” saranno soggetti a condizioni rigorose e limitati a specifici scopi, come la ricerca di vittime di crimini, la prevenzione di minacce terroristiche o l’identificazione di persone sospettate di reati specifici.

La normativa vietata include l’utilizzo di sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili, la raccolta non mirata di immagini del volto da fonti pubbliche per la creazione di database di riconoscimento facciale, il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro e nelle scuole, il social scoring, le pratiche manipolative e l’uso dell’IA per sfruttare le vulnerabilità delle persone.

I sistemi di IA ad alto rischio saranno soggetti a obblighi più stringenti, tra cui la valutazione dell’impatto sui diritti fondamentali. Questa categoria includerà anche i sistemi di IA utilizzati per influenzare l’esito delle elezioni e il comportamento degli elettori. I cittadini avranno il diritto di presentare reclami sui sistemi di IA e ricevere spiegazioni sulle decisioni basate su sistemi di IA ad alto rischio che influenzano i loro diritti.

Il testo include inoltre misure di supporto all’innovazione e alle piccole e medie imprese (PMI), oltre a un regime di sanzioni con multe che possono variare in base alla violazione e alle dimensioni dell’azienda, con un importo massimo di 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale.

Attualità

Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Attualità

Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Abruzzo

Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

Questura di Chieti

Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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