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Cronaca

Venezia, ore d’ansia per i 22enni Giulia Cecchettin e il suo ex spariti da sabato.

Giulia Cecchettin di Vigonovo (Venezia) e Filippo Turetta di Torreglia (Padova) sono scomparsi senza lasciare traccia. I due ex fidanzati, entrambi di 22 anni, sono introvabili dallo scorso sabato, nonostante gli intensi sforzi investigativi e gli appelli disperati sui social da parte degli amici. I carabinieri stanno attivamente lavorando per rintracciarli, impiegando reparti speciali, unità cinofile e cani molecolari.

Nonostante la fine della loro relazione a agosto, Giulia e Filippo mantenevano un rapporto di amicizia continuando a frequentarsi. Sabato scorso, giorno della loro scomparsa, sono usciti insieme, con Giulia che è salita a bordo della Fiat Punto nera di Turetta verso le 18. L’ultima volta sono stati avvistati seduti ai tavolini del McDonald all’interno del centro commerciale Nave De Vero a Marghera durante l’ora di cena.

Il padre di Giulia ha dichiarato al Corriere del Veneto di essere preoccupato, sottolineando che il ragazzo sembrava abbattuto negli ultimi giorni, mangiando a malapena. Temendo che la rottura della relazione con sua figlia possa essere collegata alla loro scomparsa, esprime la sua massima inquietudine. L’ultimo contatto con Filippo è stato localizzato nei pressi di Fossò intorno alle 23:30 di sabato, mentre della ragazza non si hanno notizie dal momento in cui ha inviato un messaggio alla sorella alle 22:43.

Non si esclude la possibilità di un allontanamento volontario, e le ricerche dell’auto sono in corso anche in Friuli-Venezia Giulia. Gli avvistamenti della vettura sono stati registrati attraverso i dispositivi di lettura targhe. Nonostante gli appelli social e l’attivazione del piano per le persone scomparse, finora non ci sono notizie sulla loro sorte. I carabinieri stanno indagando e concentrando gli sforzi non solo nella provincia di Venezia ma anche in tutto il Nord-Est, utilizzando immagini della videosorveglianza per ricostruire gli spostamenti dei due giovani.

Campania

Napoli | Esplosione a Saviano: crolla palazzina, due bambini perdono la vita

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Una violenta esplosione, attribuita a una fuga di gas GPL, ha provocato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, nella provincia di Napoli. Il disastro sembra essersi originato al piano superiore, dove viveva una persona anziana.

Al piano terra si trovava una famiglia composta da cinque membri. Tra le macerie, i soccorritori hanno tratto in salvo il padre e uno dei tre figli, un bambino di 2 anni. Purtroppo, gli altri due bambini, di 6 e 4 anni, sono deceduti nel crollo. I vigili del fuoco continuano le ricerche per recuperare la madre e l’anziana, ancora intrappolate sotto i detriti. L’incidente è avvenuto alle 8 di domenica in Via Tappia, e sul luogo sono intervenute anche le squadre specializzate in soccorso tra le macerie.

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Campania

Napoli | Arrestato 52enne per estorsione aggravata dal metodo mafioso

Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno arrestato un uomo di 52 anni, destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica. Il provvedimento, datato 11 settembre, impone all’individuo di espiare una pena di 8 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso, reato commesso a Napoli nel 2006.

Grazie a una precedente attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’uomo in un’abitazione dove si trovava senza essere né residente né domiciliato. Le indagini proseguono per monitorare eventuali sviluppi legati alla sua rete di contatti.

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Cronaca

Ferrara | Emessi otto D.A.Spo. dopo scontri tra le tifoserie di San Pancrazio e Bagnacavallo

A seguito degli scontri avvenuti il 15 settembre 2024 allo stadio “D. Neri” di Russi, durante l’incontro di calcio tra San Pancrazio e Bagnacavallo, valevole per la prima giornata del campionato di Prima Categoria, il Questore di Ravenna, dott. Lucio Pennella, ha emesso otto provvedimenti D.A.Spo., due dei quali con obbligo di firma. Questi provvedimenti sono stati indirizzati a soggetti ritenuti coinvolti attivamente nei gravi disordini.

L’intervento delle Forze dell’Ordine, avvenuto prontamente, ha impedito che le violenze degenerassero ulteriormente, evitando conseguenze più gravi. Sul luogo dello scontro sono stati rinvenuti sassi, bastoni di plastica utilizzati per bandiere, cinture e lucchetti per catene, strumenti usati durante i disordini. La Divisione Anticrimine, con il supporto delle indagini della DIGOS e della Stazione dei Carabinieri di Russi, ha condotto un’istruttoria immediata che ha portato all’emissione dei provvedimenti.

L’episodio ha suscitato grande preoccupazione nell’opinione pubblica, sottolineando il comportamento antisociale e violento tenuto in un contesto sportivo, anche in presenza di minori, minando i valori positivi dello sport. Ai soggetti coinvolti è stato notificato il divieto di accesso agli eventi sportivi (D.A.Spo.), con l’obiettivo di prevenire ulteriori episodi di violenza.

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