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Politica

Silvio Berlusconi, la lettera dei figli a Forza Italia: “Il suo sogno politico sia il cuore pulsante del partito”

Nel giorno in cui Silvio Berlusconi avrebbe compiuto 87 anni, Forza Italia ha organizzato a Paestum una kermesse per omaggiarlo. I figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi hanno inviato una lettera ai membri del partito. ”Carissimi, Silvio Berlusconi per noi è stato il padre migliore che si potesse desiderare. Per voi il fondatore, la guida politica. Per tanti un grande imprenditore. Per moltissimi, semplicemente, Silvio…”. Questo l’incipit della lettera letta dal segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani, sul palco di Paestum.

“L’amore è stato il denominatore comune nella sua vita”

 ”C’è un denominatore comune – sottolineano i cinque figli – in tutto quello che Berlusconi è stato nella sua vita: l’amore. Amore per la sua famiglia. Amore per le sue imprese. Amore per l’Italia. Amore per la libertà. Fi ha incarnato proprio la sua viscerale spinta per la libertà. Oggi spetta a voi tenere viva questa passione, proseguendo lungo la linea ideale che lui ha indicato e tracciato. Con la stessa coerenza…”.

“La nostra famiglia è al vostro fianco”

 “La nostra famiglia – assicurano – è al vostro fianco, in nome dell’amore che per sempre ci legherà al nostro papà e del rispetto per tutto ciò per cui ha combattuto e in cui ha impegnato tutto se stesso. Ora il suo sogno politico deve essere il cuore pulsante di Fi e di tutti coloro che credono in un Paese più democratico, più moderno, più libero”. Un ”grazie sincero, quindi, – concludono – e in bocca al lupo per questo appuntamento, che avrà sicuramente il successo che merita. Se fosse lì con voi, se potesse sentire il calore della vostra vicinanza, che peraltro conosceva bene, pensiamo che nostro Padre considererebbe questo il regalo più bello per il suo compleanno”.

I ringraziamenti di Tajani

 Il segretario nazionale del partito e vicepremier, Antonio Tajani, ha ringraziato i Berlusconi che “continuano ad essere vicini ogni giorno” per questa “lettera di incoraggiamento”.

Lazio

Vertice a Roma su crisi idrica del Lago Trasimeno “Presto una soluzione”

Si è tenuto a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, un vertice tecnico-politico per affrontare le problematiche inerenti la crisi idrica che sta investendo il Lago Trasimeno. Presenti il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il sottosegretario Emanuele Prisco, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente, del dipartimento di Protezione civile, del Commissario straordinario nazionale per i Fenomeni sulla Scarsità idrica, il direttore dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente, della Regione Toscana e dell’Autorità del Bacino. Sono state esaminate le cause che hanno determinato l’abbassamento del livello del lago Trasimeno, ed è stato individuato un possibile percorso che verrà approfondito in una apposita seduta della Cabina di regia che verrà convocata presso il Ministero dell’Ambiente. In quella sede saranno definite le tappe per rendere il lago navigabile a tutte le imbarcazioni, compresi i traghetti, e al tempo stesso lavorare per il dragaggio ed eliminare in tempi rapidi questo inconveniente.

“Ho subito raccolto il grido d’allarme della presidente Tesei e costituito il tavolo di lavoro con le istituzioni interessate. Ho colto la buona volontà di tutti nel trovare presto una soluzione, anche con provvedimenti straordinari ma celeri ed efficaci”, dichiara Musumeci. Dal canto suo, la presidente della Regione Umbria si è detta “consapevole dei problemi che gli operatori e i pescatori stanno subendo in questi mesi, e stiamo operando per fare in modo di risolvere quanto prima le problematiche inerenti il Lago Trasimeno”, aggiunge.
– foto ufficio stampa ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci –

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Politica

Tajani “Ancora spiragli per impedire escalation in Medio Oriente”

“Secondo me c’è ancora uno spiraglio aperto per impedire una escalation nella regione, bisogna convincere Israele, Iran e Libano ad abbassare la tensione. Non escludo di vedere a New York il ministro degli Esteri dell’Iran per dare un messaggio forte sulla necessità di impedire che gli amici di Hezbollah e degli Houthi di innalzare la tensione. Riteniamo ci possa essere uno spiraglio per far prevalere la diplomazia”. Così il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, a Radio24.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Politica

Mattarella “L’Europa deve colmare il divario di innovazione”

“L’Europa deve riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al XVII Simposio COTEC Europa, a Las Palmas de Gran Canaria.
“Un bilancio demografico con sempre meno giovani certamente costituisce motivo di allarme per il futuro: è dalle nuove generazioni che arriva la spinta al cambiamento e all’innovazione ma, mentre è utile porre in atto ogni possibile correttivo per invertire un trend così squilibrato, occorre nel contempo attivare politiche nei settori della formazione e della ricerca che affrontino il problema del divario tecnologico”, ha aggiunto il capo dello Stato.

“Per restare competitivi servono risorse. Anzitutto fondi per i nostri sistemi educativi – e in Italia permane un significativo deficit di istruzione nell’ambito delle lauree Stem – e per la ricerca, oltre a intese che assicurino l’approvvigionamento delle materie prime indispensabili per la produzione delle nuove tecnologie – ha sottolineato Mattarella -. La sovranità in campo tecnologico si nutre di questi fatti e di cooperazione, perchè non è indifferente la questione della internazionalizzazione della ricerca e degli investimenti relativi, della tutela del valore strategico di alcuni ambiti”.
“L’Europa deve spingere sull’acceleratore, attuando misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico”, ha detto ancora il presidente.

“Le dinamiche internazionali sono sempre state segnate dalle nuove tecnologie” e “la supremazia tecnologica è una componente rilevante nel rapporto tra Stati”, ha proseguito il capo dello Stato. “In questa corsa, l’Europa deve poter competere a parità di condizioni e si impone, in questo senso, la capacità di dar vita a ‘campionì europei, espressione di sovranità condivisa”.
Per Mattarella “sovranità tecnologica non significa chiusura, arroccamento o protezionismo, atteggiamenti che finirebbero per indebolire e marginalizzare ulteriormente l’Europa, gli Stati dell’Unione Europea. Al contrario, è un cantiere in cui potenziare la ricerca, per affrontare con coraggio la transizione digitale, cogliendo i vantaggi dell’intelligenza artificiale nella gestione dei cambiamenti epocali che essa produce”.

“L’apertura e la capacità di inclusione proprie alla cooperazione scientifica internazionale sono fattori essenziali perchè l’accesso all’innovazione non resti prerogativa esclusiva di alcuni Paesi, contribuendo allo sviluppo e alla crescita equa e collettiva”, ha aggiunto il capo dello Stato.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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