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Cronaca

Ancona| Bengalese suicida a 15 anni: indagato il padre. L’ombra del matrimonio combinato come Saman.

Ad Ancona, una 15enne bengalese è morta dopo tre giorni di agonia all’ospedale Torrette.  La ragazza era precipitata dal balcone della sua cameretta, al terzo piano di un edificio in un quartiere popolare. Un gesto volontario, secondo un testimone, che ha visto l’adolescente già fuori dalla ringhiera lasciarsi cadere da un’altezza di una decina di metri, senza gridare né chiedere aiuto. Una morte che ha lasciato uno strascico di ombre e dubbi. Il pm della Procura di Ancona, Andrea Laurino, ha aperto venerdì un fascicolo per istigazione al suicidio. Unico indagato il padre della ragazza. Formalmente è un atto a sua garanzia, che permetterà all’uomo di partecipare ai vari accertamenti relativi alle accuse ancora tutte da dimostrare. Il sospetto è che dietro questa storia possa esserci un matrimonio combinato.

I dissidi in famiglia – La Procura vuole approfondire il contesto in cui è avvenuto il gesto estremo di una persona così giovane, che frequentava il primo anno di un istituto professionale e che sognava di diventare una stilista. Gli investigatori stanno lavorando intorno ad alcuni elementi, a partire dai dissidi in famiglia. Si tratta di un nucleo familiare numeroso: il padre operaio in un cantiere navale, la madre, un fratello e una sorella grande che abita insieme ai genitori con i figli piccoli e il marito.

Proprio con il padre sarebbero nati dei dissapori perché lui voleva riportarla in Bangladesh per qualche mese. Un viaggio a cui la 15enne sarebbe stata fortemente contraria. Forse per non perdere un lungo periodo di lezioni. Ma non è escluso che temesse di trascorrere tanto tempo in un Paese in cui i matrimoni combinati non sono rari, anche in età minorile.

La visita ginecologica – Altro elemento su cui sta lavorando è una visita ginecologica in ospedale fissata per martedì, il giorno dopo il volo dal balcone: anche in questo caso l’adolescente sarebbe stata contraria, o addirittura spaventata. Sulla visita medica potrebbero venire spunti di indagine dall’autopsia, affidata dalla Procura al medico legale Marco Palpacelli, in corso in queste ore. Il legale del padre, l’avvocato Jacopo Casini Ropa non rilascia dichiarazioni.

Sequestrati telefonino e alcune pagine del diario della 15enne – La polizia che indaga sulla vicenda ha sequestrato alcune pagine del diario della 15enne e il suo telefonino, sono al vaglio degli investigatori anche i suoi rapporti di amicizia (frequentava l’oratorio dei Salesiani) e le persone con cui potrebbe essersi confidata. Il telefonino verrà analizzato per vedere se ci sono elementi che confermano l’ipotesi di reato.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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