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Attualità

Denti e Salute acquisisce 15 centri odontoiatrici in Toscana e Liguria

Denti e Salute (DeS), la rete di studi e unità dentistiche scelta dai principali ospedali e poliambulatori della sanità italiana, ha acquisito la quota di maggioranza di Studi Dentistici dott. Nicola Paoleschi S.r.l., società fondata nel 2013, con 15 centri attivi in Toscana e Liguria (Sesto Fiorentino, Incisa Val D’Arno, S. Croce, Lucca, Pistoia, Livorno, Carrara e Sarzana e nelle strutture sanitarie degli studi dentistici Nicola Paoleschi di Firenze, Scandicci, Prato, Viareggio e Massa).

La firma dell’accordo, avvenuta a Milano, “segna un’importante tappa nella crescita di Denti e Salute che sale a 40 centri odontoiatrici a conduzione diretta in Italia – spiega una nota -. L’attività professionale del dottor Nicola Paoleschi proseguirà con un ruolo di primo piano nell’ambito del gruppo Denti e Salute, coordinando l’attività medico-odontoiatrica e la crescita commerciale dei 15 centri”.
Il Gruppo Denti e Salute, presente in Italia dal 2015 con collaborazioni attive con i principali ospedali e poliambulatori italiani nei settori salute e sanità https://www.dentisalute.it/mosaic/it/trova-il-tuo-centro, “continuerà a valorizzare il carattere italiano dei centri acquisiti, mantenendo alta l’attenzione sulla qualità del servizio e l’impostazione medico-scientifica che ha reso il network un punto di riferimento per l’odontoiatria italiana”, continua la nota.

“Questa operazione rappresenta un passo significativo nella nostra crescita. Siamo determinati a continuare a promuovere l’eccellenza sanitaria italiana, con l’ambizione di espandere ulteriormente la nostra rete e continuare a essere scelti dai migliori ospedali e poliambulatori del Paese”, ha sottolineato l’ingegner Rosario Bifulco, Presidente e Fondatore di DeS. Aggiunge il fondatore del Gruppo Nicola Paoleschi: “Questa operazione permette alle 15 strutture che ho fondato nel 2013 di entrare in un prestigioso network, riconosciuto a livello nazionale per la sua collaborazione con eccellenze come il Gruppo Humanitas e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Credo fermamente che in questo modo i nostri centri possano continuare a crescere anche con la mia supervisione e con il vantaggio di potermi confrontare con una struttura di alto valore qualitativo”.

Con l’acquisizione dei centri odontoiatrici del Gruppo Nicola Paoleschi, DeS “rafforza ulteriormente la sua posizione sul mercato, diventando il leader in Italia per i servizi odontoiatrici a conduzione diretta. Il network – si legge ancora – non solo espande il numero dei propri centri di proprietà, ma consolida anche le collaborazioni con partner strategici in tutto il paese, rafforzando la propria presenza soprattutto in Toscana, dove DeS ha una collaborazione attiva a Grosseto con il Gruppo Pegaso. Questa acquisizione segna l’inizio di un ulteriore consolidamento di DeS, che mira a rafforzare sempre più la propria posizione come leader nel settore odontoiatrico italiano. Con un focus costante sulla qualità e sull’innovazione, il Gruppo continuerà a espandere la propria rete, offrendo ai pazienti italiani un servizio d’eccellenza che unisce tradizione e innovazione”.
Il gruppo Denti e Salute è stato assistito, per gli aspetti legali dell’operazione, dallo studio LegalMente con il socio fondatore Giulio Brovadan e da Studio Fivers con il partner Mara Fittipaldi. Per gli aspetti fiscali, dallo studio Chiaravalli Reali e Associati con il partner David Reali.

Deloitte Financial Advisory ha assistito Studi Dentistici Nicola Paoleschi e i venditori per gli aspetti finanziari dell’operazione con un team composto dal partner Elio Milantoni e dal partner Michele Gismondi, dall’assistant manager Paolo Gambogi e dall’analyst Emanuele Galletti di Santa Rosalia.
Deloitte Legal ha assistito i soci venditori per tutti gli aspetti legali dell’operazione, con un team guidato dal partner Andrea Sciortino e composto dal managing associate Federico Michelini, dall’associate Christian Diplotti e dalle trainee Gaia Gratteri e Domiziana Stradiotti.

– foto ufficio stampa StudioBelive –

Attualità

Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Attualità

Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Abruzzo

Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

Questura di Chieti

Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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