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Curiosità

SAI CHE… essere colpito da un fulmine non è sempre letale

E’ possibile sopravvivere a un colpo di fulmine, anche se può causare gravi lesioni o effetti a lungo termine. La probabilità di sopravvivenza dipende da diversi fattori, tra cui la potenza del fulmine, il percorso della corrente attraverso il corpo, le condizioni di salute della persona colpita e la rapidità con cui viene fornita assistenza medica.

Possibili Lesioni Causate da un Fulmine

  1. Ustioni: Il fulmine può causare ustioni sia esterne che interne. Le ustioni esterne si verificano dove il fulmine entra ed esce dal corpo, mentre le ustioni interne possono danneggiare organi e tessuti.
  2. Danno Nervoso: Un fulmine può interrompere il sistema nervoso, causando paralisi temporanea o permanente, amnesia, debolezza muscolare o altri problemi neurologici.
  3. Arresto Cardiaco: Il passaggio della corrente elettrica attraverso il corpo può causare un arresto cardiaco immediato, che può essere fatale se non viene trattato prontamente con la rianimazione cardiopolmonare (RCP) o un defibrillatore.
  4. Danno al Cervello: Il cervello può essere danneggiato dalla corrente elettrica, portando a problemi cognitivi, convulsioni o cambiamenti di personalità.
  5. Danno a Organi Interni: Gli organi interni possono essere colpiti dalla corrente, portando a lesioni o fallimenti organici.
  6. Effetti Psichici: Molte persone che sopravvivono a un colpo di fulmine riportano anche effetti psichici, come ansia, depressione, disturbi del sonno e disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Fattori che Influiscono sulla Sopravvivenza

  • Percorso della Corrente: Se la corrente passa principalmente attraverso la superficie del corpo (effetto flashover), le lesioni potrebbero essere meno gravi rispetto a quando la corrente attraversa organi vitali.
  • Assistenza Medica Rapida: L’immediata somministrazione di RCP o l’uso di un defibrillatore automatico esterno (DAE) può aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.
  • Condizioni di Salute Preesistenti: Persone con particolari condizioni di salute potrebbero essere più vulnerabili agli effetti di un fulmine.

Prevenzione e Sicurezza

Per ridurre il rischio di essere colpiti da un fulmine, è importante seguire alcune misure di sicurezza:

  • Rimanere al coperto: Evitare spazi aperti durante un temporale. Rifugiarsi in un edificio o in un veicolo chiuso.
  • Evitare Oggetti Conduttori: Non toccare oggetti metallici, alberi isolati o apparecchi elettrici durante un temporale.
  • Evitare l’Acqua: L’acqua è un buon conduttore di elettricità, quindi evitare piscine, laghi e rubinetti durante un temporale.

Conclusione

Sebbene sopravvivere a un colpo di fulmine sia possibile, è importante essere consapevoli dei gravi rischi e prendere misure preventive per evitare di trovarsi in situazioni pericolose durante un temporale. Se qualcuno viene colpito da un fulmine, è cruciale fornire immediatamente assistenza medica.

Curiosità

SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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Curiosità

SAI QUANTA…Uva serve per fare una bottiglia di vino?

Una bottiglia di vino da 0,75 litri, la dimensione più comune, richiede in media 1,2 kg di uva. Ma perché proprio questa misura di bottiglia? Esistono varie teorie al riguardo. La prima spiega che tutto dipendeva dalla forza polmonare degli antichi soffiatori di vetro, che riuscivano a creare bottiglie di questa capacità con un singolo fiato.

La seconda teoria ha radici nel commercio. Gli inglesi, che utilizzavano i galloni come unità di misura del volume, consideravano che una cassa di vino potesse contenere al massimo 2 galloni. Poiché una cassa poteva ospitare 12 bottiglie, ciascuna da 0,75 litri, questa misura divenne standard per motivi di tasse portuali e costi di trasporto.

Un’altra teoria suggerisce che la misura di 0,75 litri fosse ideale perché una bottiglia contiene esattamente 6 bicchieri da 125 ml, comunemente utilizzati nelle osterie. Questo permetteva agli osti di calcolare facilmente quanti bicchieri sarebbero stati serviti ai clienti in base al numero di bottiglie. L’uso del vetro per la conservazione del vino risale al XVIII secolo, quando si comprese l’importanza di questo materiale per preservare il gusto del vino.

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Attualità

SAI CHE…Gli animali che uccidono più persone ogni anno sono le zanzare?

È una di quelle statistiche che fanno sempre colpo: gli animali che uccidono più persone ogni anno non sono squali, orsi o lupi, ma le zanzare. Non perché le loro punture siano pericolose di per sé (al massimo un po’ fastidiose), ma a causa delle gravi malattie che possono trasmettere.

Con il riscaldamento globale e i conseguenti cambiamenti climatici, le zanzare trovano sempre più spazio per espandersi. Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Climate Change and Health ha cercato di prevedere l’espansione degli habitat di nove diverse specie di zanzare portatrici di malattie. Il risultato? Nei prossimi anni, molti Paesi finora “tranquilli” potrebbero trovarsi invasi da questi insetti e dalle patologie che trasmettono.

Il modello sviluppato dal team del Los Alamos National Laboratory, in New Mexico, prefigura una situazione potenzialmente esplosiva nei prossimi decenni: l’aumento delle temperature porterà le nove specie studiate a espandere il loro areale o, nella migliore delle ipotesi, a spostarlo altrove.

Le zanzare prosperano al caldo e stanno già migrando verso aree che fino a ora erano troppo fredde per loro. Questa espansione le sta portando verso i Poli, mentre le zone equatoriali potrebbero diventare troppo calde per loro (sembra una buona notizia, ma una zona troppo calda per una zanzara lo è anche per gli umani che ci vivono).

Lo studio sulle nove specie, appartenenti ai generi più diffusi e pericolosi per la salute umana, Culex e Aedes, indica che sei di queste specie allargheranno il loro habitat, colonizzando nuove aree senza abbandonare quelle attuali. Due specie dovrebbero invece traslocare, spostandosi verso nord o sud, mentre in un solo caso l’habitat rimarrà sostanzialmente invariato.

Le malattie gravi trasmesse dalle zanzare, come la dengue, la chikungunya, la febbre West Nile e la Zika, rendono cruciale sapere dove vivranno questi insetti nei prossimi decenni per poter attuare efficaci misure di prevenzione.

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