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Cronaca

Firenze | Fascette trasparenti per scovare e colpire le case vuote: sventato furto e arrestati responsabili

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un 40enne di origine georgiana con l’accusa di tentato furto in appartamento nel quartiere fiorentino di Rifredi. L’intervento è stato reso possibile grazie alla prontezza di un condomino, in vacanza al mare, che ha segnalato un’attività sospetta nel suo palazzo tramite un sistema di sicurezza che gli ha notificato la presenza di persone sul suo pianerottolo.

L’allarme è scattato quando il proprietario ha notato due passaggi insoliti, uno all’alba del 16 agosto e uno intorno alle 1:30 della notte successiva, tramite una telecamera che inquadrava l’ingresso della sua abitazione. Il dispositivo ha registrato le immagini di uno sconosciuto intento ad armeggiare sul portone a tarda notte, spingendo il residente a contattare immediatamente il 112.

Le volanti della Polizia, giunte sul posto, hanno eseguito un controllo approfondito nelle aree comuni del palazzo, fino a scoprire, nascosto nel locale caldaie, un uomo accovacciato, identificato come lo stesso individuo ripreso dalla videosorveglianza mentre tentava un furto in un appartamento.

L’uomo è stato trovato in possesso di strumenti che presumibilmente intendeva utilizzare per compiere il furto: una tessera di plastica rigida, probabilmente usata per forzare il portone condominiale, un cacciavite, una torcia e una busta contenente piccole fascette di plastica trasparente. Successivamente, i poliziotti hanno scoperto fascette simili inserite tra le ante delle porte di diversi appartamenti dell’edificio.

Gli investigatori ipotizzano che queste fascette, quasi invisibili una volta posizionate, possano essere usate dai ladri per verificare l’eventuale assenza prolungata dei proprietari. Se la fascetta rimane al suo posto, significa che nessuno ha aperto la porta, suggerendo che la casa è disabitata, mentre una fascetta caduta potrebbe indicare la presenza di qualcuno all’interno.

L’arrestato dovrà oggi comparire davanti al giudice per la convalida della misura precautelare. Si ricorda che, come sempre, l’effettiva responsabilità dell’indagato e le accuse a suo carico dovranno essere valutate in sede processuale, mantenendo il principio di presunzione di innocenza.

Cronaca

Incidente sull’Autostrada A10: Jeep si Ribalta in Galleria, Autostrada Temporaneamente Chiusa

Questa mattina, un incidente ha coinvolto una jeep sull’autostrada A10, tra i caselli di Genova Aeroporto e Pegli. Il conducente del veicolo ha perso il controllo in una galleria, terminando la corsa con l’auto ribaltata su un fianco.

Uno degli occupanti è riuscito a uscire dal veicolo autonomamente, mentre il secondo passeggero è stato estratto dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto. Fortunatamente, le operazioni di soccorso sono avvenute rapidamente. L’autostrada è stata temporaneamente chiusa per consentire l’intervento dei soccorritori e mettere in sicurezza l’area.

La situazione è ora sotto controllo, ma l’incidente ha causato disagi al traffico durante le operazioni di recupero del veicolo.

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Cronaca

Roma | 4 persone trovate a bordo di veicoli rubati: sequestrate centraline elettroniche e arnesi da scasso

Durante i controlli notturni sul territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno denunciato quattro persone trovate a bordo di veicoli rubati in due operazioni distinte.

In viale Leonardo da Vinci, quartiere Ostiense, i Carabinieri hanno fermato una coppia a bordo di un’auto per un controllo. Durante la perquisizione del veicolo, sono stati trovati numerosi arnesi da scasso, cinque centraline di altre auto, un dispositivo per la decodifica di chiavi elettroniche e cinque chiavi di auto non decodificate. Inoltre, l’auto è risultata rubata: il telaio non corrispondeva alla targa, ma a quella di un veicolo denunciato come rubato il 22 maggio 2024. L’auto è stata restituita al legittimo proprietario, mentre i due 41enni, residenti a San Cesareo, sono stati denunciati per riciclaggio e possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

In viale dell’Oceano Indiano, quartiere Eur, i Carabinieri hanno notato due giovani senza casco su uno scooter. Alla richiesta di fermarsi, i ragazzi hanno tentato la fuga, conclusasi poco dopo con un lieve impatto contro un’auto. I Carabinieri hanno fermato i due giovani, un 15enne e un 16enne, che hanno cercato di scappare a piedi. Lo scooter è risultato rubato il 15 settembre scorso. Entrambi i ragazzi sono stati denunciati per ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Queste operazioni si inseriscono nel contesto delle attività di controllo del territorio, volte a contrastare i furti di veicoli e i reati connessi.

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Cronaca

Gela | Sequestro da 4 Milioni di Euro per Frode Fiscale

La Guardia di Finanza di Gela ha eseguito un decreto di sequestro per equivalente, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, per un valore superiore a 4 milioni di euro. Il provvedimento riguarda sei persone indagate per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione. È importante sottolineare che, allo stato attuale, vige la presunzione di innocenza per gli indagati.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, ha rivelato l’esistenza di un sistema societario composto da nove imprese. Queste società erano create al solo scopo di sovrafatturare prestazioni di manodopera a favore di una società per azioni con sede a Roma, operante nel settore della meccanica generale. Lo schema era pensato per ridurre la pressione fiscale della società capofila e generare liquidità da trasferire agli indagati.

Le imprese coinvolte, definite “apri e chiudi” per la loro operatività limitata a circa due anni, compensavano contributi previdenziali e assistenziali con crediti d’imposta inesistenti per un totale di 1.047.482 euro, di cui oltre 300.000 euro riferibili ai fondi del PNRR.

Tra il 2019 e il 2022, la società per azioni ha utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di 6,7 milioni di euro. Il giudice ha quindi disposto il sequestro preventivo, diretto e per equivalente, di oltre 4 milioni di euro, somma equivalente alle imposte evase e ai crediti d’imposta inesistenti compensati.

L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro le frodi fiscali, con l’obiettivo di preservare le risorse dello Stato e garantire una concorrenza leale tra le imprese. Si sottolinea che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a sentenza definitiva.

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