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Attualità

Siccità | Coldirett: “Si stimano perdite per oltre il 50% delle produzioni, anche l’ulivo solitamente resistente avvizzisce”

La Calabria sta affrontando una crisi senza precedenti causata da una prolungata siccità che ha devastato l’agricoltura nella regione, in particolare nella provincia di Reggio Calabria e nelle aree limitrofe. Da mesi, l’assenza di piogge e le temperature eccezionalmente elevate hanno stravolto i raccolti e i paesaggi agricoli, portando a una situazione critica per uno dei settori economici più vitali del territorio.

La desertificazione avanzante ha colpito pesantemente le coltivazioni. Le aree più colpite includono la fascia ionica e il crotonese, dove le condizioni meteorologiche avverse hanno avuto un impatto devastante. I settori agricoli, tradizionalmente adattabili ai cambiamenti climatici, come l’olivicoltura, e le coltivazioni di vite, che producono uve per vini pregiati, sono in grave difficoltà. Per alcune località, è saltata la stagione delle vendemmie, mentre la produzione di bergamotto, un altro prodotto di punta della regione, è compromessa per il secondo anno consecutivo.

L’assenza di precipitazioni ha portato a un significativo stress idrico delle colture. I terreni sono estremamente secchi e i bacini idrografici che forniscono acqua per l’irrigazione sono ridotti. Di conseguenza, le piante stanno subendo gravi danni, con una caduta precoce dei frutti e una riduzione significativa della qualità e della quantità dei raccolti. Le stime indicano una riduzione del 50% dei raccolti di ulivo e una contrazione del 60% nella produzione di grano rispetto all’anno precedente. Questa situazione ha portato alcuni agricoltori a rinunciare alla trebbiatura per evitare costi elevati, aggravando ulteriormente la crisi.

La crisi non è solo una questione di una stagione sfavorevole, ma un segnale di un trend preoccupante che persiste da anni e sembra aver raggiunto un picco critico quest’anno. Le associazioni di categoria, come Coldiretti, stanno lanciando appelli urgenti, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di interventi immediati. Il direttore di Coldiretti, Pietro Sirianni, ha evidenziato come le perdite siano diffuse e significative, con un impatto drammatico su tutto il territorio.

In risposta a questa emergenza, la Calabria ha richiesto lo stato di calamità per alcune delle aree più colpite. Tuttavia, mentre si cerca di mettere a punto una riforma dei consorzi di bonifica che centralizzi la gestione a Catanzaro, la crisi continua a mettere in ginocchio le comunità agricole e a minacciare la sicurezza alimentare e l’economia regionale.

Il futuro dell’agricoltura calabrese dipenderà dalle risposte che verranno date a questa emergenza e dalle strategie che verranno adottate per adattarsi ai cambiamenti climatici sempre più estremi.

Attualità

Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Attualità

Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Abruzzo

Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

Questura di Chieti

Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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