Connect with us

Sport

Simonelli e Fabbri sfidano gli Usa, Battocletti vuole stupire

di Giorgio La Bruzzo
Stefano Mei alza l’asticella e nessuno si tira indietro anche se, avverte il dt Antonio La Torre, guai a dare le cose per scontate. L’atletica italiana si presenta a Parigi ambiziosa (“sono convinto che sia la squadra più forte di tutti i tempi, possiamo vincere 6-8 medaglie”, fissa l’obiettivo il presidente federale), merito dell’onda lunga iniziata a Tokyo e che ha portato grandi risultati a tutti i livelli. Domani tocca alla marcia con Stano e Palmisano, poi spazio alle gare dello Stade de France dove l’Italia Team ha tanti assi da calare. Uno risponde al nome di Leonardo Fabbri, 27enne fiorentino in forza all’Aeronautica, argento iridato a Budapest un anno fa e oro europeo a Roma il mese scorso. Si presenta fresco della vittoria nella tappa londinese di Diamond League dove per la prima volta in carriera ha sconfitto il supercampione Ryan Crouser, primatista mondiale e doppio oro sia olimpico che iridato. E proprio Crouser ha speso parole al miele per lui in vista di Parigi. “I suoi complimenti? E’ una leggenda dello sport, è come Michael Jordan, la vittoria di Londra mi ha dato tanta fiducia ma sabato sera sarà una gara completamente diversa”, avverte da Casa Italia Fabbri, che debutterà nelle qualificazioni del peso il 2 agosto. “E’ stata una bellissima stagione, ma tutte le gare sono state in funzione di quella olimpica, per arrivare in una condizione ideale sia tecnica che fisica. E’ andato tutto giusto, manca la ‘puntà, speriamo di trovarla a Parigi”. Fino a non molto tempo fa qualificarsi alle Olimpiadi era il grande obiettivo di Lorenzo Simonelli “ma ho fatto risultati che nemmeno io mi aspettavo e arrivo qui da possibile protagonista – confessa il 22enne dell’Esercito di origine tanzaniana, che farà parte della 4X100 oltre a misurarsi nella sua specialità, i 110 hs, dove si presenta da fresco campione europeo – Voglio godermi questo ‘campo scuolà, in qualsiasi modo andrà mi divertirò ma voglio uscirne con la pancia piena e il collo pesante”. Se Simonelli è alla sua prima Olimpiade, a Tokyo Nadia Battocletti c’era già (settima nei 5000) ma in tre anni sono cambiate tante cose, come testimoniano i due ori europei di Roma. “Quei risultati mi hanno dato tanta carica e ho capito quanto sono cresciuta rispetto a Tokyo – dice la 24enne trentina delle Fiamme Azzurre – Nell’ultimo mese ho pensato molto alle Olimpiadi, mi immaginavo tutti i possibili scenari, le possibili tattiche. Il mio sogno è fare bene, meglio rispetto ai Giochi scorsi, c’è un ricambio nella mia specialità, bisogna stare attenti anche a chi c’è dietro, possono essere delle sorprese”. Sullo sfondo qualcosa di inimmaginabile rispetto a qualche anno fa, un’Italia capace di rivaleggiare con la potenza per eccellenza, gli Stati Uniti. Marcell Jacobs, col successo nei 100 in Giappone, ha indicato la via, ora tocca a Simonelli e Fabbri rilanciare la sfida. “Holloway? Vuole la rivalsa e prendersi l’oro che è sfuggito a Tokyo, ma io ho molta fame – avverte il campione continentale dei 110 ostacoli – Di solito Rubber (personaggio di “One Piece” di cui è appassionato, ndr) ha molta fame, vediamo se la mia è più grande della sua”. “Ho letto un’intervista di Crouser che diceva che se facessero dei trials a livello mondiale, gli americani farebbero primo, secondo e terzo – dice dal canto suo Fabbri – Sono i più forti ma quando ti punzecchiano così ci gasiamo”. La Torre veste i panni del pompiere ma non troppo. “Ai ragazzi chiedo di continuare su questa onda di energia, non è facile ma non ci si può nascondere. Se saremo belve feroci ma col garbo che ci compete ci divertiremo. Dobbiamo però ricordarci che esistono anche gli altri, che il mondo continua a produrre competitor. Non bisogna dare per scontato che dopo gli Europei di Roma sarà una marcia trionfale. Voglio una squadra sorridente e molto arrabbiata, perchè per prendersi le cose che sogna deve dare di più mentre con un atteggiamento soft ti ritrovi escluso dalla finale e se ne riparla fra 4 anni”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Motori

Vasseur “A Singapore speriamo di ripetere vittoria scorso anno”

Il Mondiale di Formula 1 affronta la seconda gara consecutiva su circuito cittadino. Dal super veloce tracciato di Baku, la Scuderia Ferrari e gli altri team si spostano a Singapore. “L’esito dell’ultima gara non è stato quello che speravamo, il che in sè dice però che il nostro livello di competitività è molto alto, soprattutto nell’attuale contesto della Formula 1, in cui c’è poca differenza prestazionale tra i quattro team di vertice”, spiega il team principal della Ferrari Fred Vasseur. “Vogliamo continuare su questa strada anche a Singapore, un altro circuito cittadino molto impegnativo.

A entrambi i nostri piloti piace correre qui, e anzi uno di loro ha vinto proprio lo scorso anno. Ci piacerebbe ripetere l’impresa questo weekend continuando a lavorare bene come squadra, come abbiamo fatto nelle ultime gare. Le ultime due domeniche – dice ancora Vasseur – ci hanno dimostrato quanto sia importante la gestione gomme, e avendo nuovamente a disposizione le tre mescole più morbide, dopo Monza e Baku, dovremmo avere una migliore comprensione del loro comportamento, anche se poi ogni pista è diversa. Naturalmente anche qui la qualifica è molto importante e siamo preparati per affrontarla al meglio, quindi sono sicuro che potremo mettere in difficoltà i nostri avversari”.
– Foto Ipa Agency –

Continua a leggere

Sport

Il Bologna non sfonda, è 0-0 contro lo Shakthar Donetsk

Il ritorno in Champions del Bologna dopo sessant’anni è povero di gol. Al Dall’Ara gli emiliani pareggiano 0-0 al debutto contro lo Shakthar Donetsk, non riuscendo così a scardinare la difesa ucraina. I protagonisti della serata sono senza dubbio i due portieri: in avvio Skorupski para un rigore, mentre Riznyk nega la gioia del gol a Castro e Fabbian. Sotto il diluvio, il Bologna gioca con personalità, domina lo Shakthar per lunghi tratti, ma pecca di cinismo. Da segnalare l’omaggio al proprio paese dello Shakthar, sceso in campo indossando una maglia con i colori nazionali dell’Ucraina.

Nei primi minuti i tifosi del Bologna vivono una vera e propria altalena di emozioni. L’euforia iniziale rischia di affievolirsi sul nascere, quando, dopo due minuti, Posch stende ingenuamente in area di rigore il brasiliano Eguinaldo, lanciato a rete. A salvare i rossoblù da una prematura doccia gelata, ci pensa, però, Skorupski: il portiere polacco, infatti, ipnotizza il fantasista Sudakov, parando il rigore. Nonostante un terreno di gioco martoriato dalla pioggia battente, il primo tempo viene giocato con una discreta intensità da entrambe le formazioni.

Gli ospiti palleggiano con maggiore personalità, mentre il Bologna fatica nel costruire azioni pericolose. La migliore occasione per i ragazzi di Italiano arriva nel recupero della prima frazione: Ndoye imbuca per Castro, ma il tiro dell’argentino viene respinto da Riznyk. Nella ripresa il Bologna prende stabilmente il possesso della metacampo avversaria e aumenta la propria pericolosità offensiva. Al 52′ è ancora decisivo il portiere avversario, Riznyk, che, a tu per tu con Fabbian, si immola e salva ancora lo Shakthar. Seguono poi anche i tentativi di Castro e Ndoye. Con i cambi Italiano prova a ricercare soluzioni alternative, inserendo Dallinga, Iling e Urbanski. Nonostante la stanchezza finale, il Bologna non molla, sospinto dal proprio tifo. L’ultimo squillo è la girata di testa di Pobega al 89′, ma non basta. Gli emiliani torneranno in campo in Champions mercoledì 2 ottobre, attesi dalla trasferta contro il Liverpool.
– foto Ipa Agency –

Continua a leggere

Sport

Gasperini “Arsenal scoglio molto duro, occasione per misurarci”

“L’Arsenal? E’ una squadra che apprezzo molto, è molto compatta e organizzata, è un bell’esempio di calcio, i risultati parlano per loro anche se non sono riusciti a vincere la Premier”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Arsenal, gara valida per la prima giornata della nuova Champions League. “L’obiettivo è quello di stare dentro la competizione, sarà difficile nelle prime otto. Per stare tra la nona e la ventiquattresima dobbiamo prendere punti a ogni partita, si inizia con uno scoglio molto duro, ma sarà un’occasione per misurarci”, ha aggiunto il tecnico nerazzurro. “Sono felice di rivedere i miei vecchi compagni di squadra, è speciale, sono felice di debuttare qui in Champions domani. – ha aggiunto il difensore Sead Kolasina – E’ sempre difficile giocare contro le squadre inglesi, sono forti fisicamente. Guardiamo spesso la Premier League, sappiamo che domani sarà difficile ma ci siamo preparati bene. L’Arsenal ha vinto il derby di nord Londra, la squadra è sicura di sè a prescindere dagli ultimi risultati. Hanno grandi giocatori e sono solidi in difesa”.
– Foto Ipa Agency –

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY