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Abruzzo

Pescara | Anna ottiene giustizia: bullizzata per anni, la scuola che ignorò dovrà risarcirla

Dopo anni di sofferenza e paura, Anna, una ventenne di Pescara, può finalmente sorridere. La Corte d’appello dell’Aquila ha condannato la sua ex scuola per non aver vigilato adeguatamente e aver permesso che subisse bullismo, assegnandole un risarcimento di 60mila euro. Questo verdetto ha segnato una svolta nella vita di Anna, che ora è pronta a condividere la sua storia per incoraggiare altre vittime a denunciare il bullismo.

La Storia di Anna

Nel 2015, Anna aveva solo 12 anni e frequentava la seconda media a Pescara. Durante quel periodo, ha dovuto sopportare gli insulti e le vessazioni di un suo compagno di classe. “Mi diceva sei una ragazza sporca. Sei brutta, grassa,” ha raccontato Anna al Corriere della Sera. Gli abusi avvenivano in classe, durante la ricreazione e per i corridoi della scuola. Questa situazione le ha causato un forte disagio psicologico, facendola sentire isolata e vulnerabile.

Per anni, Anna ha cercato di sopportare in silenzio, sperando che le violenze verbali cessassero. Tuttavia, la situazione peggiorava giorno dopo giorno. Alla fine, dopo un ennesimo insulto, ha deciso di agire. “Ho buttato i libri che erano sul banco per terra e sono corsa dal preside,” ha ricordato Anna. Accompagnata dalla sua unica amica, si è recata in presidenza per chiedere aiuto, ma le sue segnalazioni sono state ignorate o minimizzate dai professori.

L’esperienza del bullismo ha avuto gravi ripercussioni sulla salute e sul benessere di Anna. Ha perso 20 chili, ha cambiato scuola e ha perso un anno di studi. “Avevo tutta la classe contro, mi sentivo lo zimbello di tutti,” ha spiegato, sottolineando come il bullismo l’avesse portata a isolarsi completamente. Anna ha dovuto imparare a chiedere aiuto, rivolgendosi ai genitori e agli psicologi, e ha capito che non era lei quella sbagliata.

Dopo otto anni di battaglie legali, la sentenza della Corte d’appello ha rappresentato una vittoria importante per Anna. “La sentenza mi ha aiutata,” ha affermato. Ora, Anna vuole usare la sua esperienza per incoraggiare altre vittime di bullismo a denunciare senza paura. “A chi subisce bullismo dico: denunciate senza paura,” è il suo messaggio di speranza.

Il Bullismo deve essere segnalato

La storia di Anna è un potente promemoria dell’importanza di prendere sul serio le segnalazioni di bullismo e di fornire il supporto necessario alle vittime. La sentenza contro la scuola di Pescara non solo ha dato giustizia ad Anna, ma serve anche da monito per tutte le istituzioni educative affinché vigilino e intervengano tempestivamente in situazioni di bullismo. Anna, con il suo coraggio e la sua resilienza, è diventata un simbolo di speranza e forza per tutti coloro che subiscono abusi e vessazioni.

Abruzzo

Teramo | Arrestati un uomo di 74 anni e il figlio per violenza e maltrattamenti contro l’ex compagna

Nel pomeriggio del 12 settembre 2024, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha eseguito due misure cautelari nei confronti di un uomo di 74 anni e di suo figlio di 50 anni, disposte dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo. Il 74enne è stato posto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, mentre al figlio è stato imposto il divieto di avvicinamento, anche in questo caso con braccialetto elettronico. Le accuse comprendono reati gravi come maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale, sequestro di persona e atti persecutori.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e condotte dalla Squadra Mobile di Teramo, hanno fatto luce su una serie di comportamenti violenti e persecutori perpetrati dal 74enne nei confronti della sua ex compagna negli ultimi due anni. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe inflitto alla donna violenze fisiche e psicologiche quasi quotidianamente, picchiandola con un bastone, insultandola e controllando ogni suo movimento. In più occasioni, avrebbe costretto la vittima a subire rapporti sessuali, legandola con corde o cinture, e l’avrebbe sequestrata in casa, sottraendole le chiavi e il cellulare. In un episodio particolarmente grave, avrebbe ustionato la donna, afferrandole le mani e ponendole sui fornelli accesi.

Dopo la fine della relazione, l’uomo e suo figlio avrebbero iniziato a perseguitare la donna, minacciandola e molestandola ripetutamente, appostandosi presso il suo luogo di lavoro e sommergendola di telefonate intimidatorie.

Le indagini proseguono, e le misure cautelari adottate sono mirate a tutelare la vittima dalle continue minacce e violenze.

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Abruzzo

Chieti | Sequestrati oltre 6.000 prodotti di cancelleria non sicuri – VIDEO

In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti ha intensificato le ispezioni per combattere la diffusione di prodotti pericolosi per la salute, rivolgendosi principalmente ai beni destinati agli studenti. L’operazione, coordinata dal Tenente Colonnello Vito Casarella, ha portato alla segnalazione di un commerciante dell’hinterland teatino alla Camera di commercio di Chieti e al sequestro di oltre 6.000 articoli scolastici.

Tra i prodotti sequestrati ci sono astucci, matite, pennarelli, colle e gomme, tutti privi delle necessarie indicazioni in lingua italiana e delle informazioni merceologiche obbligatorie. Questi requisiti sono fondamentali per garantire la sicurezza degli utenti, specialmente quando si tratta di materiali destinati ai più giovani.

L’intervento delle Fiamme Gialle non si limita a questa operazione. Le autorità continueranno a monitorare attivamente i mercati locali e i canali di acquisto, per individuare eventuali pratiche di abusivismo e violazioni del Codice del Consumo. Questo approccio mira a prevenire la circolazione di prodotti non conformi e a proteggere i consumatori, assicurando che il mercato rimanga equo e competitivo.

Le azioni intraprese dimostrano l’impegno della Guardia di Finanza nel mantenere elevati standard di sicurezza e nella difesa dei diritti dei consumatori. L’obiettivo è garantire un ambiente commerciale in cui gli operatori onesti possano operare in condizioni di giustizia e trasparenza.

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Chieti | Sequestrati oltre 6.000 prodotti scolastici non sicuri, intensificati i controlli della GdF

In concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti ha intensificato le operazioni di controllo per contrastare la diffusione e commercializzazione di prodotti pericolosi e nocivi per la salute dei consumatori, con particolare attenzione all’utenza scolastica. Durante un’operazione condotta dai finanzieri del Gruppo di Chieti, guidati dal Tenente Colonnello Vito Casarella, è stato individuato un esercizio commerciale nell’hinterland teatino, il cui titolare è stato segnalato alla Camera di Commercio di Chieti per la vendita di articoli non conformi alle normative di sicurezza.

Nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati oltre 6.000 prodotti, tra cui astucci, matite, pennarelli, colle e gomme, destinati principalmente ai bambini in età scolare. Gli articoli sequestrati non riportavano le istruzioni in lingua italiana né le indicazioni merceologiche necessarie per garantire la sicurezza degli acquirenti, violando così il Codice del Consumo.

L’attività rientra in un più ampio piano di controlli messo in atto dalle Fiamme Gialle per monitorare il mercato durante la fase cruciale di avvio delle lezioni scolastiche. I finanzieri continueranno a vigilare sulle aree mercatali e sugli esercizi commerciali della circoscrizione per prevenire e contrastare il commercio di prodotti illegali e garantire il rispetto degli standard di sicurezza. Particolare attenzione è rivolta ai canali di approvvigionamento, spesso utilizzati dagli esercenti per acquistare merce non conforme.

Questo intervento testimonia l’impegno costante della Guardia di Finanza nel proteggere i consumatori, assicurando che i prodotti sul mercato siano sicuri e conformi alle normative vigenti, e creando un ambiente concorrenziale equo per gli operatori economici onesti.

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