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Cronaca

Labico (RM) | Rapina, ricettazione, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale: due arresti

Nel pomeriggio del 25 luglio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro, con il supporto della Stazione di Valmontone, hanno arrestato un 33enne di Colonna e una 41enne di Roma. I due sono gravemente indiziati di rapina continuata, ricettazione, lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

La situazione è emersa a seguito di una segnalazione al 112 riguardante un uomo e una donna che, dopo aver rubato elettrodomestici e altri prodotti da un supermercato di Labico, avevano spintonato i dipendenti e si erano allontanati a bordo di un’auto. Le pattuglie dei Carabinieri, intervenute immediatamente, hanno rintracciato l’auto rubata nel parcheggio di un altro supermercato di Labico, distante pochi chilometri dal primo.

I militari hanno visto l’uomo e la donna uscire furtivamente dal supermercato attraverso la porta di emergenza, senza passare per le casse, e caricare merce rubata nel veicolo. Alla vista dei Carabinieri, i due hanno tentato di fuggire. La donna è stata bloccata subito, mentre l’uomo è rientrato nel supermercato, ma è stato raggiunto e arrestato.

Durante l’arresto, il 33enne ha reagito violentemente, aggredendo un Carabiniere con calci e pugni, procurandogli lievi lesioni, e ha anche aggredito due clienti intervenuti per aiutare il militare. Il Carabiniere è stato costretto a usare il taser per immobilizzare l’individuo. Il personale sanitario del 118 ha confermato che l’uomo era in buone condizioni di salute.

La perquisizione dell’auto ha portato al recupero di tutta la refurtiva, del valore di circa 1.300 euro, che è stata restituita ai supermercati, i cui titolari hanno formalizzato denuncia e fornito le immagini di videosorveglianza che confermano la condotta illecita dei due arrestati.

Ulteriori accertamenti hanno rivelato che l’uomo era ricercato per un ordine di cattura emesso il 4 luglio 2024 dal Tribunale di Palmi (RC) per maltrattamenti in famiglia, violazione di domicilio e danneggiamento seguito da incendio.

Entrambi gli arrestati sono stati portati nel carcere di Velletri e devono rispondere delle accuse di rapina continuata, ricettazione, lesioni, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. I Carabinieri di Colleferro stanno continuando le indagini per verificare eventuali collegamenti con altre simili attività criminose.

Cronaca

Ancona | Denuncia e sequestro armi a due guardie giurate in servizio all’aeroporto di Falconara

Questa mattina, la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, insieme alla Squadra Mobile di Ancona, ha effettuato il sequestro delle armi in dotazione a due guardie giurate di 37 e 50 anni, entrambe italiane, che prestavano servizio presso l’Aeroporto di Falconara. L’operazione si è resa necessaria a seguito di una querela presentata da una collega, che ha accusato una delle due guardie di minacce gravi, incluse minacce di morte.

Le indagini condotte nei giorni scorsi dalla Squadra Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Ancona hanno confermato la situazione di tensione e il clima di lavoro insostenibile che si era venuto a creare presso l’aeroporto. Le altre guardie giurate, ascoltate dagli inquirenti, hanno confermato le minacce proferite dalla collega denunciata.

Durante l’ispezione di questa mattina, la Polizia ha rinvenuto nella disponibilità di una delle due guardie giurate tre coltelli vietati, di cui due nascosti in una sorta di chiave e uno camuffato come una scheda telefonica. Per questo motivo, oltre al sequestro della pistola d’ordinanza e del titolo di servizio, la guardia è stata denunciata per violazione dell’articolo 4 della legge 110/75, poiché portava con sé armi bianche il cui possesso è vietato fuori dall’abitazione.

L’altra guardia giurata è stata invece deferita all’Autorità Giudiziaria per la mancata denuncia di detenzione, obbligatoria secondo l’articolo 38 del TULPS, poiché la sua arma è stata rinvenuta non presso il suo domicilio, ma nell’abitazione della collega con cui conviveva. Anche in questo caso, le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro dell’arma di servizio e alla revoca del titolo abilitante la qualifica di Guardia Particolare Giurata.

Ora sarà la Prefettura di Roma, in coordinamento con quella di Ancona, a decidere se imporre alle due guardie giurate il divieto di detenzione di armi e munizioni, visto che l’istituto di vigilanza per cui lavorano è titolato con licenza prefettizia ex art. 134 TULPS, rilasciata nella capitale.

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Attualità

Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Calabria

Regio Calabria | Controlli anti-abusivismo: chiusa attività di vendita irregolare durante le festività mariane

Ieri sera, nella zona di Pentimele a Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione di Archi, in collaborazione con il personale della Polizia Municipale, hanno eseguito una serie di controlli mirati alla prevenzione e contrasto delle attività illecite in occasione delle festività mariane.

L’operazione ha portato alla scoperta di numerose attività commerciali prive delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie per la somministrazione di alimenti e bevande. Tra i casi più rilevanti, un 58enne è stato sorpreso a gestire abusivamente un punto vendita ambulante di panini e bevande, senza possedere alcuna licenza né permessi per l’occupazione del suolo pubblico.

A seguito dell’ispezione, l’attività è stata immediatamente chiusa, le attrezzature utilizzate per la vendita sono state sequestrate e all’uomo è stata inflitta una sanzione di oltre 5 mila euro. Inoltre, durante i controlli, è emerso che l’autocarro utilizzato per l’attività commerciale non era coperto da assicurazione. Anche in questo caso, sono state elevate sanzioni ai sensi del Codice della Strada e il mezzo è stato posto sotto sequestro.

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