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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Identificato il corpo del bambino che era stato recuperato il 14 aprile 2024 dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia

È stato identificato il corpo del bambino recuperato il 14 aprile 2024 dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia, su segnalazione di un pescatore, nelle acque antistanti l’area industriale di Lamezia Terme, tra l’ex pontile SIR e la foce del fiume Amato. Sin da subito si è ipotizzato che si trattasse di un bambino di origine extracomunitaria, dell’apparente età di 6-8 anni, annegato durante uno dei tanti viaggi della speranza, con cui persone in cerca di un futuro migliore tentano disperatamente di raggiungere le coste italiane dalle coste del Nord Africa, spesso su imbarcazioni precarie.

A seguito del ritrovamento, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha avviato un procedimento penale contro ignoti per immigrazione clandestina, delegando indagini per individuare la tratta e le dinamiche del naufragio, oltre che per identificare i resti del corpo recuperato. È stato quindi disposto un esame autoptico e conferito un incarico di consulenza tecnica per accertamenti genetici, con l’obiettivo di estrarre e tipizzare il DNA per eventuali comparazioni future. Le indagini condotte dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Lamezia Terme si sono concentrate inizialmente sull’analisi delle segnalazioni provenienti da altri uffici di polizia riguardanti sbarchi sulle coste meridionali del territorio nazionale o ritrovamenti in mare di soggetti deceduti, oltre a una ricognizione attenta di informazioni rilevabili dalle cosiddette fonti aperte.

La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha avviato un coordinamento investigativo con la Procura di Messina, dove è stato rinvenuto un altro cadavere collegato allo stesso naufragio. Le indagini della Polizia di Stato hanno permesso di rintracciare una donna che aveva perso il marito e il figlio di 6 anni nel naufragio del 5/6 febbraio. La presenza nell’elenco dei dispersi di un bambino di 6 anni ha portato gli investigatori a ipotizzare che i resti trovati in mare davanti alla zona industriale ex SIR potessero essere quelli del bambino. Interlocuzioni con le autorità consolari tunisine di Napoli hanno consentito di ottenere il profilo genetico della madre.

La conferma è arrivata dalla comparazione del DNA dei resti del bambino con quello fornito dal Consolato tunisino. I resti appartenevano ad Amis, un bambino di 6 anni, partito con il padre per raggiungere le coste della Sardegna. Il padre risulta ancora disperso. Sono in corso le procedure per il rimpatrio della salma del bambino. Il procedimento penale è in fase investigativa.

Calabria

Regio Calabria | Controlli anti-abusivismo: chiusa attività di vendita irregolare durante le festività mariane

Ieri sera, nella zona di Pentimele a Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione di Archi, in collaborazione con il personale della Polizia Municipale, hanno eseguito una serie di controlli mirati alla prevenzione e contrasto delle attività illecite in occasione delle festività mariane.

L’operazione ha portato alla scoperta di numerose attività commerciali prive delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie per la somministrazione di alimenti e bevande. Tra i casi più rilevanti, un 58enne è stato sorpreso a gestire abusivamente un punto vendita ambulante di panini e bevande, senza possedere alcuna licenza né permessi per l’occupazione del suolo pubblico.

A seguito dell’ispezione, l’attività è stata immediatamente chiusa, le attrezzature utilizzate per la vendita sono state sequestrate e all’uomo è stata inflitta una sanzione di oltre 5 mila euro. Inoltre, durante i controlli, è emerso che l’autocarro utilizzato per l’attività commerciale non era coperto da assicurazione. Anche in questo caso, sono state elevate sanzioni ai sensi del Codice della Strada e il mezzo è stato posto sotto sequestro.

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Borgia (CZ) | Grave incidente sulla SP172: un morto e due auto coinvolte

Un drammatico scontro tra due veicoli si è verificato sulla strada provinciale 172, nei pressi di Borgia. Nell’incidente sono rimaste coinvolte una Peugeot 208 e una Fiat 124 Spider. Il conducente della Spider, un uomo nato nel 1973, ha perso la vita a causa delle gravi conseguenze dell’impatto. Dopo lo scontro, la vettura è finita contro un muro situato ai margini della carreggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per garantire la sicurezza dell’area, insieme al personale del Suem118, supportato da un’unità di elisoccorso, e ai carabinieri per le indagini. Le operazioni di soccorso sono state dirette dal Cse Francesco Rosi.

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Reggio Calabria | Arresto per furto aggravato

Nei giorni scorsi, gli agenti dell’Unità di Primo Intervento e Servizi di Prevenzione della Polizia di Stato hanno arrestato un uomo di 32 anni a Reggio Calabria, già noto alle forze dell’ordine, per furto aggravato. L’intervento è avvenuto in seguito a una segnalazione di un furto in corso in un appartamento situato al primo piano di un edificio nel centro città.

Le Volanti sono arrivate tempestivamente sul luogo, circondando l’edificio per impedire la fuga del ladro. Gli agenti hanno subito individuato una scala utilizzata per accedere all’abitazione, ma durante le operazioni, il malvivente ha tentato di scappare cadendo dal balcone dell’appartamento. Nonostante la caduta, il 32enne è stato fermato e trovato in possesso di attrezzi da scasso.

L’uomo, con numerosi precedenti penali, tra cui furti, danneggiamenti e reati contro la persona, è stato immediatamente soccorso dal personale del 118 e trasportato al Grande Ospedale Metropolitano, dove è stato ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata a causa delle ferite riportate nella caduta.

Parallelamente, gli agenti hanno continuato le ricerche del bottino sottratto, che è stato recuperato in un’area vicina all’edificio, nascosto in una zona agreste. La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

Oltre all’arresto per furto aggravato, il 32enne è stato anche denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

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