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Cronaca

Roma | Attacco ai sistemi informatici della ASL Roma 1: perquisizione e sequestri

repertorio

La Polizia di Stato, attraverso la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, ha eseguito una perquisizione domiciliare e informatica nei confronti di un ex dipendente dell’Azienda Sanitaria Locale Roma 1, sospettato di aver effettuato un accesso abusivo ai sistemi informatici della stessa azienda. L’operazione, disposta dal Tribunale di Roma, ha portato alla scoperta di prove fondamentali per l’inchiesta.

L’indagine è stata condotta dal CNAIPIC – Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche della Polizia Postale. Utilizzando sofisticati software, gli investigatori sono riusciti a ricostruire le fasi dell’attacco informatico, che ha avuto luogo lo scorso novembre. L’ex dipendente avrebbe divulgato illecitamente le credenziali di amministrazione e controllo dei server della ASL Roma 1, la più grande d’Italia, con l’obiettivo di preparare futuri attacchi informatici.

Le Scoperte durante la Perquisizione

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato un personal computer contenente un file con le credenziali di accesso e le configurazioni dei sistemi informatici dell’ASL Roma 1. Inoltre, è stata rinvenuta tutta la strumentazione elettronica utilizzata per l’attacco. L’analisi tecnica dei dispositivi sequestrati ha confermato le ipotesi investigative: l’attacco era una ritorsione verso l’azienda da parte del soggetto, che aveva lavorato per anni come informatico presso la ASL.

Le Prossime Fasi delle Indagini

L’operazione di perquisizione è stata effettuata durante la fase preliminare delle indagini e si basa su imputazioni provvisorie. Queste dovranno essere confermate in tribunale durante il dibattimento e nei successivi gradi di giudizio. La responsabilità penale dell’indagato sarà accertata solo al termine del processo con una sentenza irrevocabile.

Questa operazione sottolinea l’importanza della sicurezza informatica e il ruolo cruciale della Polizia Postale nel contrastare i crimini informatici, proteggendo le infrastrutture critiche e garantendo la sicurezza dei dati sensibili delle istituzioni pubbliche.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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