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Attualità

“Paperoni sempre più ricchi” entro un decennio il primo trilionario

Dal 2020, i cinque uomini più ricchi al mondo, Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett, hanno visto le proprie fortune più che raddoppiare, passando da 405 a 869 miliardi di dollari, a un tasso di crescita di 14 milioni di dollari all’ora. Nel frattempo, 5 miliardi di persone più povere hanno mantenuto invariata la propria situazione. Secondo Oxfam, se questi ritmi persistono, potremmo avere il primo trilionario della storia dell’umanità entro un decennio, ma sarà necessario più di due secoli (230 anni) per eliminare la povertà.

Il nuovo rapporto di Oxfam, “Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi”, evidenzia che l’aumento della ricchezza estrema negli ultimi tre anni è stato significativo, mentre la povertà globale rimane invariata rispetto ai livelli pre-pandemici. Attualmente, i miliardari sono più ricchi di 3.300 miliardi di dollari rispetto al 2020, con un aumento dei loro patrimoni tre volte più veloce del tasso di inflazione.

L’incremento della ricchezza dei miliardari riflette la straordinaria performance delle società da loro controllate. Il 2023 è indicato come l’anno più redditizio di sempre, con 148 delle più grandi aziende mondiali che hanno registrato profitti per circa 1.800 miliardi di dollari tra giugno 2022 e giugno 2023, con un aumento del 52,5% rispetto alla media dei profitti nel quadriennio 2018-2021.

epa10144988 Tesla-founder Elon Musk attends a discussion forum at the Offshore Northern Seas (ONS) Conference, in Stavanger, Norway, 29 August 2022. The ONS is taking place from 29 August to 01 September 2022 and brings together international industry executives to discuss on ‘the future of the energy industry, including new technologies, new forms of leadership and new business models’, as the organizers describes it on their website. EPA/Carina Johansen NORWAY OUT

Nonostante le imprese abbiano salvaguardato i propri margini di profitto durante la crisi inflattiva, molte parti della forza lavoro hanno perso potere d’acquisto. Per quasi 800 milioni di lavoratori occupati in 52 Paesi, i salari non sono aumentati al passo con l’aumento dei prezzi, portando a una perdita complessiva di 1.500 miliardi di dollari nel biennio 2021-2022, pari a quasi uno stipendio mensile per ciascun lavoratore.

L’analisi di Oxfam sulle disparità economiche sottolinea che nel 2020 la disuguaglianza internazionale dei redditi ha registrato il più alto incremento su base annua dal 1990. Questo aumento è stato influenzato principalmente dalla dinamica del reddito nei Paesi poveri, maggiormente colpiti dalla pandemia rispetto alle economie avanzate. La ricchezza globale rimane concentrata nel Nord del mondo, dove solo il 21% della popolazione mondiale possiede il 69% della ricchezza netta privata. Esiste anche un divario di genere, con gli uomini che detengono una ricchezza superiore di 105.000 miliardi di dollari rispetto alle donne. Oxfam sottolinea che l’estrema concentrazione del potere economico e le rendite di posizione favoriscono l’accumulazione di enormi fortune per pochi, con l’1% più ricco del mondo che possiede il 59% di tutti i titoli finanziari. Inoltre, tra le multinazionali più grandi, 7 su 10 hanno un miliardario tra i propri principali azionisti.

Attualità

Economia | Esenzione bollo auto storiche 2024, il veicolo deve avere almeno 20 anni

Chi possiede un’auto con almeno vent’anni di età potrebbe avere diritto a significativi vantaggi fiscali, come la riduzione o l’esenzione dal pagamento del bollo auto, a condizione che il veicolo sia riconosciuto come di interesse storico o collezionistico. Questi benefici sono regolati da norme specifiche che stabiliscono requisiti chiari per la classificazione di un’auto come storica.

Perché un’auto sia considerata storica, deve avere almeno 20 anni e risultare iscritta in uno dei registri storici previsti dall’articolo 60 del Codice della Strada. Tra questi vi sono l’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo, oltre allo Storico FMI (per le moto). L’iscrizione certifica che l’auto ha mantenuto le sue caratteristiche originali, senza modifiche rilevanti, e che è in ottimo stato di conservazione. Solo così si apre la strada ai benefici fiscali.

Le auto storiche vengono suddivise in due categorie: auto d’epoca e veicoli di interesse storico. Le prime sono vetture che non possono più circolare normalmente poiché cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), e possono essere utilizzate solo per partecipare a manifestazioni o eventi speciali. Le auto di interesse storico, invece, possono ancora circolare regolarmente e sono soggette a revisione periodica.

Per le auto immatricolate da almeno 30 anni, l’esenzione dal pagamento del bollo auto è automatica, indipendentemente dall’iscrizione in un registro storico. Tuttavia, se l’auto viene usata regolarmente, è prevista una tassa di circolazione ridotta, che varia da regione a regione, con un costo medio di circa 30 euro. Per le auto che hanno tra 20 e 29 anni, è possibile ottenere una riduzione del 50% sul bollo, a patto che il veicolo sia iscritto in un registro storico e che il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) sia riportato sul libretto di circolazione.

Il CRS attesta che un veicolo ha mantenuto le sue caratteristiche originali. Questo certificato è fondamentale per accedere agli sconti sulla tassa automobilistica per le auto che hanno tra 20 e 29 anni. Inoltre, il CRS può anche dare accesso a condizioni assicurative più favorevoli, con premi ridotti.

Per il 2024, le auto con oltre 30 anni di vita continueranno a beneficiare dell’esenzione dal bollo, mentre quelle con un’età compresa tra 20 e 29 anni potranno ottenere una riduzione del 50% sulla tassa, a patto di soddisfare i requisiti necessari. In alcune regioni, come la Lombardia, l’esenzione dal bollo è estesa anche ai veicoli con meno di 30 anni, purché iscritti al Registro ACI Storico.

In sintesi, il possesso di un’auto storica offre non solo vantaggi economici, ma anche la possibilità di preservare un pezzo di storia dell’automobilismo, mantenendo viva la tradizione e il valore culturale dei veicoli d’epoca.

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Attualità

Il Vaticano riconosce il culto di Medjugorje, ma chiarisce il ruolo dei veggenti

Il Vaticano ha recentemente espresso il suo riconoscimento per il culto associato a Medjugorje, confermando che l’esperienza spirituale offerta dal luogo è considerata positiva. Questo via libera è stato concesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e approvato dal Papa stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare che questo riconoscimento non implica una conferma degli eventi soprannaturali attribuiti ai veggenti di Medjugorje. L’attenzione del Vaticano è rivolta ai frutti spirituali e ai benefici che i fedeli possono trarre da questa esperienza.

Il messaggio centrale è chiaro: i pellegrinaggi a Medjugorje devono essere orientati verso un incontro con Maria, Regina della Pace, e con Cristo, piuttosto che focalizzarsi sui veggenti e le loro presunte visioni. In altre parole, il valore di Medjugorje risiede nella sua capacità di promuovere una profonda esperienza di fede, piuttosto che nella verifica delle apparizioni che hanno avuto luogo dal 1981 ad oggi.

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Abruzzo

Chieti | Divieto di accesso per tifosi violenti dopo gli scontri nell’Autostrada A-14

Questura di Chieti

Il Questore di Chieti ha adottato cinque provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti di tifosi ultras coinvolti in episodi di violenza. I provvedimenti seguono gli scontri avvenuti il 25 agosto scorso sull’autostrada A-14, in prossimità dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre calcistiche del Giulianova e del Teramo.

Nel pomeriggio di quella domenica, diverse segnalazioni alla Questura di Chieti hanno indicato episodi di violenza tra gruppi di tifosi che stavano bloccando il traffico sull’autostrada. I partecipanti, molti dei quali travisati, erano armati di bastoni, cinture e fumogeni, e avevano causato anche un principio di incendio nella zona adiacente alla corsia di decelerazione.

L’intervento della Polizia Stradale non ha permesso di rintracciare immediatamente i responsabili, che si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tuttavia, sono stati trovati resti di bastoni in plastica, cinture di cuoio, residui di fumogeni e cocci di bottiglie di vetro. I vigili del fuoco hanno prontamente spento l’incendio scaturito dai fumogeni.

Le indagini condotte dalla DIGOS di Chieti, in collaborazione con l’omonima divisione di Teramo, hanno permesso di ricostruire i fatti grazie all’analisi di un video amatoriale e delle immagini di videosorveglianza. Questo ha portato all’identificazione di cinque tifosi ultras teramani coinvolti nei disordini. Questi soggetti sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per vari reati, tra cui rissa e attentato alla sicurezza dei trasporti.

I cinque provvedimenti Da.Spo. adottati hanno una durata variabile: due di tre anni e tre di durata maggiore (5, 6 e 8 anni) per coloro che avevano già ricevuto precedenti divieti. Questi provvedimenti mirano a prevenire futuri episodi di violenza e a garantire la sicurezza nelle manifestazioni sportive.

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