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Cronaca

Roma | 14enne ucciso a Roma, il nonno: “Volevano colpire il patrigno”

Il nonno materno del quattordicenne Alexandru, ucciso in un parcheggio della metropolitana alle porte di Roma, ha fatto delle dichiarazioni sull’incidente. Petru Katlan afferma che coloro che hanno sparato al ragazzo non avevano intenzioni contro di lui, ma volevano colpire il patrigno. Sottolinea che Alexandru non aveva mai avuto rapporti con gli aggressori ed era uno studente appassionato di calcio, avendo compiuto 14 anni solo due settimane prima dell’incidente. Il padre del ragazzo, Eduard Ivan, dichiara che il colpevole deve pagare, esprimendo incredulità sulla presenza di suo figlio nel parcheggio alle tre di notte.

Il nonno ricorda di aver detto al nipote di rimanere nella macchina con lui, ma Alexandru è uscito dopo qualche minuto. Quando ha sentito gli spari, è sceso dalla macchina e si è avvicinato al ragazzo, trovandolo a terra. Sostiene che gli aggressori non avevano intenzioni contro Alexandru.

Il padre, giunto sul luogo dell’omicidio, chiede giustizia e si domanda cosa ci facesse suo figlio nel parcheggio a quell’ora. Esprime la sua fiducia tradita nel compagno della moglie, definendolo una brava persona a cui si era affidato.

I carabinieri stanno indagando sulla lite avvenuta all’interno di un bar, sulla presenza della vittima e dei suoi familiari nel parcheggio e sull’arrivo di un’auto da cui sono stati sparati colpi d’arma da fuoco. Al momento, ci sono alcune informazioni consolidate, ma il comandante Alberto Raucci specifica che è prematuro parlare di rancori tra gruppi per malaffari. Si stanno valutando i racconti dei familiari e del patrigno, presente nel bar. Il comandante smentisce l’informazione di tre persone ricercate, affermando che stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’accaduto.

Raucci evidenzia che le telecamere della zona sono troppo distanti dal luogo del fatto e non permettono di individuare gli autori dell’omicidio. Una sola telecamera riprende la scena, ma da un’alta prospettiva, rendendo difficile identificare il modello dell’auto da cui sono stati sparati i colpi.

Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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Cronaca

Lecce | Nel garage chili di droga, pistole e munizioni: un arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, impegnati in un’operazione antidroga, hanno arrestato un 32enne già noto alle forze dell’ordine nella tarda serata di ieri. L’uomo, fermato mentre stava per salire sulla sua moto, ha mostrato chiari segni di nervosismo che hanno insospettito i militari. Dopo avergli chiesto se fosse in possesso di sostanze stupefacenti, il 32enne ha consegnato spontaneamente una busta contenente circa due chili e mezzo di hashish.

La successiva perquisizione nel garage dell’uomo ha portato al sequestro di altri tre chili di hashish, confezionati in panetti contrassegnati da loghi colorati, una pratica comune tra gli spacciatori per attrarre clienti, specialmente i più giovani. Inoltre, in un secondo garage, i Carabinieri hanno scoperto un chilo e mezzo di cocaina già divisa in dosi, oltre sei chili di marijuana, e tre pistole clandestine con matricole cancellate o assenti, di cui una semiautomatica carica e pronta all’uso, insieme a centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi.

Nella perquisizione sono stati anche rinvenuti oltre 5000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di detenzione illecita di stupefacenti e possesso illegale di armi clandestine e munizioni.

Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a test per determinarne il principio attivo, mentre le armi saranno esaminate dai Carabinieri del RIS per verificare eventuali collegamenti con precedenti crimini. Si ricorda che l’uomo, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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