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Cronaca

Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin raddoppiate le telefonate al numero antiviolenza 1522.

Negli ultimi due giorni, in seguito all’omicidio di Giulia Cecchettin, le richieste d’aiuto al numero antiviolenza e stalking 1522 sono raddoppiate. Da un quotidiano numero di 200 telefonate, si è passati a 400, con picchi tra 450 e 500 considerando anche quelle effettuate tramite chat e App. Ad affermarlo è Arianna Gentili, responsabile del servizio pubblico istituito nel 2006 dalla presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Oltre alle richieste provenienti dalle adolescenti, si è registrato un aumento significativo anche da parte dei genitori, soprattutto da parte delle madri, preoccupate per le proprie figlie dopo il tragico evento legato al femminicidio di Giulia Cecchettin.

L’incremento delle telefonate ha avuto inizio proprio il giorno del ritrovamento del cadavere di Giulia. Arianna Gentili sottolinea che di solito un aumento così significativo di chiamate si verifica tra il 24/25 e il 26 novembre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tuttavia, quest’anno, l’eco mediatica del femminicidio di Giulia ha anticipato questo picco a causa dell’identificazione di molte donne con la sua situazione. Giulia rappresentava una ragazza comune, e molte altre si sono trovate nella sua stessa situazione dopo aver lasciato il partner.

Le richieste da parte dei genitori sono anche raddoppiate. La morte di Giulia ha accentuato la paura già presente nei genitori. La percezione che la propria figlia stia subendo qualcosa di grave, soprattutto in seguito a un evento così drammatico, ha fatto emergere ulteriormente questa paura. Arianna Gentili condivide la sua esperienza diretta, raccontando di aver risposto in un’ora a dieci telefonate consecutive da parte di madri che narravano storie di figlie che avevano da poco lasciato il compagno, il quale iniziava a molestarle con chiamate e seguendole fuori da scuola o sotto casa. La principale preoccupazione dei genitori è l’impotenza di fronte alla sensazione che la propria figlia sia in pericolo, con la frustrazione di non sapere come intervenire.

Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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Cronaca

Massa Carrara | Arresto per spaccio di cocaina

Questura di Massa Carrara

Nella giornata di ieri, un uomo di 45 anni è stato arrestato a Massa Carrara in seguito a un’operazione di controllo della Polizia di Stato. L’arresto è avvenuto durante un’operazione mirata a contrastare il traffico di stupefacenti in vista dell’aumento del flusso turistico nella zona marina.

Gli agenti della Squadra Mobile, dopo aver monitorato attentamente l’area dei campeggi, hanno notato comportamenti sospetti che hanno portato a un intervento presso l’abitazione dell’individuo. Durante la perquisizione, è stata rinvenuta una quantità di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per confezionamento e una somma significativa di denaro contante.

Il cittadino, che risulta disoccupato e senza precedenti penali, è stato posto in arresto e sarà sottoposto a interrogatorio nei prossimi giorni presso il Tribunale di Massa. Questo intervento si inserisce in una serie di misure adottate per garantire la sicurezza pubblica e contrastare il fenomeno dello spaccio nella zona.

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