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Cronaca

Trento | Rimpatrio di una coppia sudamericana: “evasi” da espulsione

Oggi, una coppia di trentenni sudamericani è stata rimpatriata nel proprio Paese d’origine, dopo due anni di permanenza in Italia nonostante un provvedimento di espulsione emesso nel 2022. I due, un marito e una moglie, erano stati rintracciati dai Carabinieri di Fiera di Primiero, che hanno attivato le procedure per la loro espulsione.

Il Questore di Trento ha convalidato un nuovo ordine di espulsione, che ha portato all’immediato accompagnamento della coppia all’aeroporto di Malpensa, da dove sono partiti verso la loro nazione. Questo episodio si inserisce in una serie di rimpatri che hanno visto, dall’inizio dell’anno, 14 stranieri irregolari già espulsi e altri 13 cittadini extracomunitari rintracciati e portati presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.).

Abruzzo

Chieti | Uomo accusato di rapina aggravata

La Squadra Mobile della Questura di Chieti ha arrestato un uomo di 35 anni, ritenuto responsabile di una rapina avvenuta lo scorso settembre in un esercizio commerciale della zona. L’arresto è avvenuto oggi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Chieti.

Le indagini, condotte dalla Terza Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Chieti e hanno portato a identificare il sospettato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali.

Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito nella Casa Circondariale di Pescara, dove attenderà gli sviluppi del procedimento legale. È importante notare che il caso è ancora in fase di indagini preliminari e che l’interrogatorio di garanzia avverrà a breve, consentendo al difensore di presentare le proprie argomentazioni.

La Polizia di Stato continua a lavorare per garantire la sicurezza nella comunità, monitorando attentamente situazioni che possano compromettere la tranquillità dei cittadini. Gli sviluppi del caso saranno seguiti con attenzione sia dagli investigatori che dall’opinione pubblica.

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Cronaca

Como | Intensificati i provvedimenti di sicurezza: emessi cinque Daspo urbani

A Como, prosegue l’impegno della Polizia di Stato per garantire la legalità e la sicurezza pubblica, con l’emissione di cinque nuovi provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane, noti come Daspo Urbani. Questi provvedimenti, firmati dal Questore Marco Calì, sono il risultato di un’analisi approfondita delle posizioni di individui coinvolti in attività illecite.

Il primo provvedimento, della durata di un anno, è stato emesso nei confronti di un 18enne di origini nordafricane, trovato in possesso di sostanze stupefacenti durante un controllo in Piazza Volta. A questo giovane è vietato accedere e sostare in un’ampia zona del centro città, dove si trovano locali di intrattenimento.

Un altro Daspo, della durata di tre mesi, è stato imposto a un 35enne nigeriano senza fissa dimora, che ha mostrato comportamenti problematici legati all’accattonaggio e all’abuso di alcol. Anche a lui è stato imposto un divieto di accesso a una vasta area del centro di Como, con l’eccezione dell’uso di una mensa pubblica.

In aggiunta, due giovani, un 17enne di Sondrio e un 16enne cileno, sono stati colpiti da Daspo di un anno ciascuno. Entrambi sono accusati di aver causato lesioni gravi a un coetaneo all’esterno di una discoteca, utilizzando attrezzi da cantiere come armi.

Infine, un 52enne di Bolzano, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ha ricevuto un anno di divieto di accesso alle aree pubbliche di piazza del Popolo. Le sue azioni violente, tra cui l’aggressione ai clienti di un chiosco, hanno giustificato questa misura restrittiva.

L’operazione di prevenzione sottolinea l’impegno costante della Polizia di Stato nel mantenere la sicurezza e l’ordine a Como, contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella legalità.

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Cronaca

Como | Sospesa la licenza di un bar a Tavernola per spaccio di cocaina

Il Questore di Como ha disposto la sospensione per 20 giorni della licenza di un bar situato a Tavernola, dopo che il locale è stato coinvolto in un caso di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è scaturita dall’arresto di una 27enne, che gestiva il bar insieme al suo fidanzato di 29 anni, di origini albanesi. La giovane è stata colta in flagranza di reato dalla Polizia di Stato, mentre il fidanzato è stato denunciato a piede libero per concorso nello stesso reato.

La Polizia ha iniziato le indagini dopo aver notato un frequente e sospetto andirivieni di persone dal bar. Gli agenti della Squadra Mobile di Como, intervenuti nel locale, hanno trovato ben 23 dosi di cocaina pronte per la vendita, confermando i sospetti di attività illecita.

Una volta conclusa l’indagine, la Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza ha presentato una relazione dettagliata al Questore, evidenziando il grave rischio per la salute pubblica legato al mantenimento dell’attività del bar. La relazione ha sottolineato come il locale fosse diventato un punto di riferimento per lo spaccio di droga, suggerendo che i due gestori lo considerassero un “luogo sicuro” per le loro operazioni illecite.

In risposta a questa situazione, il Questore ha notificato la sospensione della licenza al titolare del bar, confermando l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il fenomeno della “malamovida” e nel garantire la sicurezza pubblica. Le autorità continueranno a monitorare le attività commerciali per prevenire violazioni delle normative e garantire un ambiente sano per la comunità.

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