Un episodio inquietante ha avuto luogo a bordo di un treno regionale in Italia. La Polizia Ferroviaria di Fidenza è intervenuta dopo essere stata allertata dal Capo Treno riguardo a un passeggero privo di biglietto.

All’arrivo degli agenti, un uomo di 46 anni, di nazionalità cinese e residente in Lombardia, ha mostrato segni di nervosismo. Questo comportamento ha indotto i poliziotti a effettuare un controllo più approfondito. Durante la perquisizione della sua valigia, gli agenti hanno rinvenuto un coltello con una lama di 18 centimetri, riposto in un fodero di cuoio, e un machete.

L’uomo non è riuscito a fornire spiegazioni credibili per il possesso di tali oggetti, portando così alla sua denuncia per possesso ingiustificato di armi. Le autorità hanno provveduto al sequestro del coltello e del machete, garantendo la sicurezza dei passeggeri a bordo.

Un’importante operazione congiunta tra i Carabinieri di Bologna e la Polizia di Stato ha portato all’arresto di un 26enne di origine albanese, residente in Italia, per detenzione di droga a fini di spaccio. L’episodio è avvenuto la mattina del 7 ottobre 2024, quando, durante un controllo in via Cavalieri Ducati, un uomo in evidente stato di agitazione ha attirato l’attenzione di una pattuglia di Carabinieri e di agenti della Polizia.

Dopo averlo identificato, le forze dell’ordine lo hanno accompagnato nel B&B dove alloggiava, dove l’uomo sosteneva che vi fossero persone che volevano aggredirlo. Giunti sul posto, è stata fatta una scoperta sorprendente: oltre 37 chili di cocaina suddivisa in panetti, bilance elettroniche e una somma di oltre 70.000 euro in contanti. L’uomo ha tentato di fuggire aggredendo gli agenti, costringendoli all’uso di spray al peperoncino per bloccarlo.

La sostanza stupefacente e il denaro sono stati sequestrati, mentre il 26enne, in forte stato di alterazione, è stato arrestato e successivamente ricoverato in attesa del trasferimento in carcere. L’operazione ha segnato un altro successo nella lotta contro il traffico di droga nella zona.

Nella notte del 5 agosto, due abitazioni contigue a San Polo d’Enza sono state teatro di furti, con danni per circa 1.000 euro. I proprietari, accortisi del furto, hanno immediatamente allertato i carabinieri, i quali hanno effettuato un sopralluogo. Durante le indagini, è stata trovata una traccia di sangue su una finestra, che ha poi rivelato informazioni cruciali per l’indagine.

Grazie alla collaborazione con il R.I.S. di Parma, i militari hanno analizzato il campione di sangue, ottenendo un profilo genetico che ha portato all’identificazione di un uomo di 40 anni, di origine albanese, residente nella zona. Le indagini hanno fornito prove sufficienti per denunciarlo per furto aggravato alla Procura di Reggio Emilia. Al momento, le indagini preliminari continuano per chiarire ulteriormente la situazione e valutare eventuali ulteriori responsabilità.