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Liguria

Savona | A fuoco uno scooter in corso Colombo, incendio spento dai pompieri

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Ventimiglia (IM) | Arrestati sei passeur, volevano accompagnare clandestini oltre il confine di Stato

Sei passeur che tentavano di trasportare una ventina di stranieri irregolari dall’Italia in Francia sono stati arrestatati a Ventimiglia in diverse operazioni nelle ultime settimane dalla squadra mista italo-francese della polizia di frontiera. Devono rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A finire in manette un francese senza patente sorpreso in autostrada alla guida di un’autovettura sulla quale viaggiavano quattro migranti irregolari, un francese di origine tunisina che a bordo di un’auto di lusso trasportava altri quattro stranieri, un francese che tentava di trasportare illegalmente tre egiziani privi dei documenti necessari.
Due tunisini sono stati intercettati nei pressi della barriera autostradale di Ventimiglia mentre a bordo di un’auto trasportavano quattro stranieri irregolari, mentre un algerino alla guida di un’auto elettrica di lusso con targa francese è stato arrestato mentre nei pressi di un bar di Ventimiglia faceva salire quattro stranieri irregolari dirigendosi verso il confine. “Il reparto misto italo-francese formato dalle rispettive polizie di frontiera è presente a livello nazionale solo su questo confine – spiega il dirigente della polizia di frontiera di Ventimiglia Martino Santacroce -, rappresenta un sistema innovativo ed efficace per contrastare l’immigrazione irregolare e consentire un continuo scambio di informazioni, anche sotto il profilo info investigativo”. “La squadra mista è ormai una realtà consolidata e a breve sarà firmato dai ministri dell’Interno – annuncia – un protocollo operativo che disciplinerà l’impiego e le funzioni attualmente stabilite da accordi locali e dal regolamento d’impiego firmato dai capi delle rispettive polizie nel 2019”.

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Casella (GE) | Ossa nello Scrivia, ora i resti hanno un nome

Ad una svolta le indagini sul ritrovamento, nell’agosto 2022 di alcune ossa vicino al greto del torrente Scrivia e da allora senza un nome. Le indagini dei Ris di Parma avrebbero chiarito che le ossa, una parte di mandibila e altri frammenti, appartengono a Giovanni Trucco, 85 anni, scomparso a Montoggio nel 2007 e mai più ritrovato. Un cold case che aveva tenuto con il fiato sospeso i residenti di Casella ma ancha alcune famiglie che hanno perso un loro caro e non ne hanno mai più trovato traccia.

Il ritrovamento delle ossa, nel greto del torrente Scrivia, aveva suscitato molta apprensione e inizialmente si era temuto un omicidio. Del caso si era occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto ed un suo inviato, girando un servizio sul posto, aveva trovato altri frammenti ossei.

Era il 29 agosto del 2022 ed è stato necessario attendere sino ad ora prima che il Ris di Parma riuscisse ad isolare tracce di dna tali da poter dare un nome ed un cognome ai miseri resti. Alla fine si è convenuto che il dna trovato appartiene a Giovanni Trucco, un anziano pensionato scomparso nel nulla nell’autunno 2007 e di cui si erano perse tutte le tracce.

Residente a Montoggio, non lontano dal luogo del ritrovamento, Trucco era uscito di casa sparendo nel nulla. La sua auto era stata ritrovata in zona Busalletta ma del pensionato nessuna traccia. Recentemente l’indagine si era arenata sulla dubbia attribuzione dei resti umani ritrovati. Il cerchio si era ristretto a Trucco, a Riccardo Lorenzelli, 93 anni, scomparso dalla sua abitazione nel quartiere genovese di San Fruttuoso nel 2008, molto lontano dal luogo del macabro ritrovamento e Maria Imparato, una donna scomparsa proprio a Casella nel febbraio del 1995.

Ora le perizie e gli esami sembrano aver chiarito che i poveri resti appartengono a Giovanni Trucco e i familiari hanno ora una “risposta” alle loro domande e un corpo da seppellire. Per le altre famiglie restano i dubbi e le speranze che anche per loro, un giorno, arrivino delle risposte.

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Genova | Derby Genoa-Samp, rischio scontri, Marassi blindata

La zona dello stadio di Marassi “blindata” dalle forze dell’ordine, vari livelli di controllo anche fuori dello stadio ed un elicottero che sorvolerà la zona per individuare più velocemente eventuali scontri e spostamenti di teppisti mascherati da tifosi. Cresce la tensione nel capoluogo ligure, mano a mano che si avvicina il Derby della Lanterna, mercoledì 25 settembre, alle 21, e le tifoserie delle due squadre cittadine potrebbero “scontrarsi” per effetto delle frange estremiste e sempre più inclini a “menare le mani” che assistere alla partita di pallone.
Crescono di pari passo anche i timori e le perplessità dei residenti della zona di Marassi dove sorge lo stadio Luigi Ferraris, da sempre al centri di polemiche per il fatto di sorgere in mezzo al quartiere e di costare “disagi” alla popolazione che non va allo stadio e non ne ha alcun giovamento.

Timori che eventuali scontri possano causare danni ingenti alle auto, alle abitazioni e alle proprietà che risulteranno “troppo vicine” ai teppisti mascherati da tifosi.
Nel pomeriggio di oggi è stato predisposto il “piano di sicurezza per il derby della Lanterna”.
Dal tavolo tecnico appena concluso in Questura arrivano rassicurazioni.
Tutti gli aspetti organizzativi dell’incontro di calcio di Coppa Italia, Genoa-Sampdoria sono stati esaminati alla presenza dei Dirigenti di Questura, Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria e di Frontiera, i referenti dei Comandi dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.
Il dispositivo di sicurezza prevede il dispiegamento sul territorio – in largo anticipo rispetto all’inizio della partita – di servizi a medio e lungo raggio.
In città sono stati previsti sbarramenti della forza pubblica a ridosso dell’impianto sportivo per garantire la consueta separazione dei flussi, oltre a servizi dinamici e in generale di potenziamento dei presidi di vigilanza, anche presso le sedi di ritiro delle squadre, nonché allo stadio il rafforzamento dei controlli ai varchi di ingresso.
Il monitoraggio dall’alto sarà garantito da un elicottero dell’VIII Reparto Volo della Polizia di Stato di Firenze, (meteo permettendo).
Per facilitare le operazioni di afflusso dei tifosi, i cancelli verranno aperti dalle ore 18.00, una volta completate le coreografie e le conseguenti operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’impianto.

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