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Cronaca

Padova | Sospesa la licenza di un locale in Galleria Tito Livio per motivi di sicurezza

Nella serata di sabato 21 settembre, la Squadra Amministrativa della Questura di Padova, insieme al personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha notificato un provvedimento di sospensione della licenza per un esercizio pubblico situato in Galleria Tito Livio. La sospensione, della durata di 60 giorni, è stata firmata dal Questore di Padova, Marco Odorisio, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS).

Il provvedimento si è reso necessario per prevenire ulteriori episodi di pericolosità sociale all’interno del locale, dove si erano verificate condotte illecite. Nella sera di venerdì 20 settembre, infatti, una violenta lite tra due uomini era sfociata in un’aggressione con arma da taglio. Un dipendente del bar si era presentato in Questura denunciando di essere stato ferito alle braccia durante la colluttazione con un conoscente. Gli agenti intervenuti sul posto hanno confermato l’accaduto e sequestrato un coltello con una lama di 13 cm.

Entrambi i protagonisti della lite sono stati identificati: il dipendente, un 51enne romano con numerosi precedenti penali, è stato denunciato per lesioni aggravate; l’altro uomo, un 32enne padovano con precedenti per spaccio e lesioni personali, ha riportato ferite lievi ed è stato trasportato al pronto soccorso.

A causa della gravità dell’episodio e della presenza di altri individui con precedenti penali nel locale, è stato disposto il provvedimento di chiusura per garantire la sicurezza pubblica.

Campania

Frattamaggiore (NA) | Tragedia stradale, perde la vita un giovane: grave un altro

Grave incidente nella notte a Frattamaggiore, vicino Napoli, dove uno scontro tra un’auto e uno scooter ha provocato la morte di un ragazzo di 17 anni e il ferimento grave di un altro di 16. L’incidente, avvenuto intorno alle due del mattino, è ancora sotto indagine per chiarire le dinamiche. Alla guida dell’auto c’era un ventenne, mentre i due adolescenti viaggiavano a bordo dello scooter. Il diciassettenne è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove purtroppo non è sopravvissuto. Il sedicenne, invece, è in condizioni critiche e lotta tra la vita e la morte in terapia intensiva.

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Cronaca

Viareggio (LU) | Arrestato polacco per danneggiamento e resistenza

Questura di Lucca

Un uomo di nazionalità polacca, di 34 anni, è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato a Viareggio con l’accusa di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato lungo il Viale Carducci, durante un normale controllo del territorio da parte della Squadra Volante del Commissariato locale.

Gli agenti hanno notato l’uomo reagire in modo sospetto alla vista della volante, iniziando a urlare e manifestando un atteggiamento aggressivo. Quando i poliziotti sono intervenuti per un controllo, l’individuo ha prima rivolto insulti agli agenti, poi ha estratto una pietra da una borsa e l’ha scagliata contro l’auto di servizio, danneggiandola.

Dopo l’atto vandalico, il 34enne ha tentato di fuggire, ma è stato fermato dagli agenti al termine di un breve inseguimento, nonostante abbia opposto resistenza cercando ripetutamente di divincolarsi. L’uomo è stato quindi arrestato e consegnato all’Autorità Giudiziaria per le procedure del caso.

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Cronaca

Venezia | Al via il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin: assente Filippo Turetta, presente il padre della vittima

Si è aperto oggi in Corte d’Assise a Venezia il processo a Filippo Turetta, accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto lo scorso 11 novembre 2023 a Fossò. Nonostante l’importanza del momento, l’imputato non si è presentato in aula, come confermato dai suoi legali, ed è stata registrata anche l’assenza dei suoi genitori.

In aula, invece, era presente il padre della vittima, Gino Cecchettin, che ha evitato di rilasciare dichiarazioni alla stampa, limitandosi a dire che è ancora troppo presto per parlare.

La Corte, presieduta dal giudice Stefano Manduzio, vedrà durante il dibattimento la testimonianza di un solo esperto per la difesa, l’anatomopatologa Monica Cucci, che partecipò all’autopsia. L’accusa, rappresentata dal PM Andrea Petroni, ha invece a disposizione circa trenta testimoni tra familiari, amici e forze dell’ordine che hanno indagato sul caso. Il processo rappresenta un momento cruciale per le famiglie coinvolte e la comunità, in attesa di giustizia per Giulia.

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