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Liguria

Genova | Accoltellamenti e aggressioni, escalation di violenze in carcere a Marassi e a Sanremo

E’ una escalation di violenza senza fine quella che si vive nelle carceri della Liguria tra aggressioni e danneggiamenti denunciati dai baschi azzurri che invocano interventi risolutivi rapidi da parte del ministero di Giustizia. Quello più grave delle ultime 24 ore si è verificato nella casa circondariale di Marassi dove un detenuto ha accoltellato un compagno di cella per una presunta “faida” tra due gruppi di nazionalità diverse, albanesi e magrebini. «Da giorni – è la denuncia del segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria Fabio Pagani – i nostri agenti sono impegnati a contenere questa “guerra” violenta segnata con questo ultimo episodio, l’accoltellamento di un detenuto albanese da parte di un magrebino». In quello di Valle Armea a Sanremo un detenuto nordafricano, trasferito da Marassi per ordine e sicurezza, ma appartenente al Piemonte, armato di lama ha prima distrutto le luci dell’infermeria e sorveglianza per poi aggredire l’agente di turno. Era intervenuto nel tentativo di bloccare la sua azione violenta. Ha rimediato calci e pugni tanto da dover essere costretto a farsi medicare al pronto soccorso dove gli è stata riscontrata una lussazione ad una spalla giudicata guaribile in due settimane. Pochi giorni fa, sempre a Sanremo, un detenuto ha sferrato un pugno al volto ad un agente e spinto contro il muro un secondo agente. Entrambi sono finiti all’ospedale. «La verità – sottolinea Pagani – è che abbiamo carceri colabrodo. Non solo non rieducano, sono fabbriche di morte (71 i detenuti e 7 gli agenti suicidatisi dall’inizio dell’anno), non si contano gli stupri e le violenze. Ribadiamo per l’ennesima volta che servono misure efficaci e immediate a partire dal ridimensionamento della popolazione carceraria, dal rafforzamento della polizia penitenziaria e dall’assicurazione dell’assistenza sanitaria e psichiatrica». Proprio i sindacati dei baschi azzurri, a titolo provocatorio, chiedono un intervento del ministro Carlo Nordio: «Saremmo curiosi di sapere cosa ne è stato dei provvedimenti annunciati dal ministroall’indomani della conversione dell’inutile decreto carceri, quando aveva anticipato che avrebbe chiesto pure un incontro al Presidente Sergio Mattarella. Il Guardasigilli ci ha forse nuovamente ripensato? La verità è che gli agenti, oltre a essere sottoposti a turnazioni massacranti (anche di 15 ore continuative) e alla compressione di diritti di rango costituzionale, nel 2024 hanno subito oltre 2 mila aggressioni. Le carceri sono al tracollo e il penitenziario di Sanremo è al capolinea. Non possiamo sempre affidarci alla professionalità e all’impegno delle donne e degli uomini del corpo di polizia penitenziaria. Occorre un intervento deciso da parte del governo».

Liguria

Truffa dello specchietto, scoperto e denunciato a Urbe nel Savonese un giovane calabrese

I carabinieri della stazione di Urbe hanno concluso un’indagine su una truffa che si era verificata lo scorso 22 agosto, quando una donna del posto, alla guida della propria autovettura sulla strada provinciale in direzione Sassello, era stata raggirata con il classico schema della “truffa dello specchietto”.

Secondo quanto denunciato dalla donna, una cinquantottenne della Val Bormida, il truffatore l’aveva avvicinata alla guida di un’auto Seat nera, affermando – come da copione – che l’auto della donna aveva danneggiato il suo specchietto retrovisore. Utilizzando raggiri e modi persuasivi, soprattutto facendo leva sulla fretta della vittima, il truffatore è riuscito a farsi consegnare 120 euro in contanti come presunto risarcimento per il danno subito. Le immediate indagini avviate dai Carabinieri e basate sulle informazioni fornite dalla vittima, hanno portato all’identificazione dell’indagato.

Si tratta di un giovane di 25 anni, originario di Catanzaro ma di fatto senza fissa dimora, già noto alle Forze dell’ordine per precedenti episodi simili e già denunciato nei mesi scorsi dai carabinieri di Cairo Montenotte, Carcare e Cengio per altre truffe identiche a questa, circostanza che fa temere possa ancora essere attivo in zona e a caccia di nuove vittime da raggirare. Il giovane è stato denunciato in stato di libertà per truffa all’Autorità Giudiziaria savonese.

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Liguria

Genova | Regione Liguria protagonista al Salone Nautico

 Come da tradizione, Regione Liguria è presente alla 64° edizione del Salone nautico internazionale di Genova, inaugurata oggi alla Fiera di Genova e aperta fino 24 settembre, con uno stand, realizzato in collaborazione con Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e Blue District.

La missione principale dello stand è permettere alle piccole e medie imprese liguri che si occupano di componentistica di incontrare i principali produttori e cantieri liguri, offrendo così a queste aziende la possibilità di sviluppare opportunità commerciali e di crescita.

Lo spazio della Regione Liguria, oltre a ospitare un esempio delle produzioni più significative della nostra terra, promuove al pubblico del Salone Nautico l’installazione “Made in Liguria, vetrina delle eccellenze genovesi e liguri”. Si tratta di una installazione visitabile che ricorda un grande cassone da spedizioni, posizionata in piazza de Ferrari, che rimarrà aperta fino alla chiusura del Salone. L’installazione è nata dalla collaborazione fra Regione Liguria, Comune di Genova e Camere di Commercio di Genova e delle Riviere.

Al suo interno, una selezione delle eccellenze e delle produzioni più significative della Liguria, il meglio dell’offerta racchiusa dai marchi “Artigiani in Liguria”, “Botteghe storiche e locali di tradizione” di Genova e “Assaggia la Liguria”.

I visitatori troveranno infatti ad esempio basilico, sete, filigrana, ceramiche e tessuto jeans, olio e vino. L’installazione, che esordirà appunto a Genova fino al 24 settembre, si sposterà poi in altri luoghi della Liguria.

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Liguria

Sestri Levante (GE) | Anziano uccide la moglie e si costituisce ai carabinieri

Femminicidio a Sestri Levante questa mattina. Un uomo di 74 anni, Giampaolo Bregante, ha sparato alla moglie, Cristina Marini. Dopo l’omicidio si è presentato dai carabinieri e ha confessato.

Secondo le prime informazioni l’uomo ha detto di avere ucciso la moglie per “porre fine alla sua depressione e visto che la moglie si rifiutava di prendere le medicine per le cure”.

Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri del nucleo investigativo. I militari sono coordinati dal pm Stefano Puppo.

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