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Attualità

George Clooney a Venezia “Biden ha avuto coraggio, difficile mollare il potere”

Non soltanto Wolfs, ma anche politica americana e streaming. Alla conferenza stampa del film presentato Fuori Concorso alla Mostra del cinema di Venezia diretto da Jon Watts (assente per Covid), e in cui recita assieme a Brad Pitt, George Clooney ha manifestato il suo apprezzamento per la scelta di Joe Biden di ritirarsi dalle elezioni politiche statunitensi: “Io penso che dobbiamo ringraziare il presidente Joe Biden che ha fatto una mossa davvero coraggiosa, non vedevo questo coraggio dal presidente Washington, e questo è quello che dobbiamo ricordare: che è stato fatto un atto per niente egoista perchè è difficile mollare il potere e l’abbiamo visto in tutto il mondo, dobbiamo davvero ringraziarlo”. Clooney ha poi sottolineato le opportunità che derivano dalle piattaforme streaming: “Quando ero un giovane attore c’erano 64 emittenti e quindi il lunedì si apriva il giornale per vedere se eravamo nei top 10, ora invece ce ne sono 700. L’industria del cinema ha bisogno dello streaming, perchè beneficia del fatto che i film vengano proiettati, siamo in una situazione davvero di rivoluzione e le cose stanno cambiando radicalmente. Penso che gli attori avranno molto più lavoro, il Covid ha sicuramente complicato tutto, ma stiamo arrivando a un punto di assestamento. Penso comunque che sia un momento positivo per un giovane attore perchè ci sono molte più opportunità rispetto a quando ero giovane io”.
Per quanto riguarda invece il film in cui sono protagonisti, Brad Pitt ha evidenziato le qualità della pellicola: “Per me è un immenso complimento sentire dire che ‘Wolfs’ sembra un film degli anni Settanta. I film di quegli anni sono migliori per noi, non è una cosa che avevamo intenzione di replicare come genere ma è nel nostro Dna perchè siamo cresciuti con quei film, e quei film ci hanno fatto voler fare questo mestiere. Man mano che invecchio diventa sempre più importante per me lavorare con persone con cui passo volentieri il tempo. Il regista Jon Watts è arrivato con questa idea e noi abbiamo pensato che fosse una buona idea. Ho letto la prima bozza e ho detto “fantastico”. Accade raramente che una prima bozza sia già perfetta”.
-foto xp2 Italpress-

Attualità

Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Attualità

Migranti, Meloni “Con Starmer obiettivo lotta a traffico essere umani”

“Il rafforzamento della nostra relazione può essere decisiva per garantire sicurezza e prosperità ai nostri popoli. Oggia abbiamo adottato una dichiarazione congiunta, un documento estremamente importante, contiene degli spunti molti concreti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”, ha aggiunto. “Siamo d’accordo nel non avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, un’innovazione portata dal governo italiano nella politica di governo di flussi migratori”, ha concluso Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Fallito nuovo attentato a Trump, arrestato e identificato un uomo

L’uomo armato al club di golf in cui stava giocando Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, di 58 anni. Lo riporta Fox News. Il suo account di Linkedin rivela che ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui social Routh aveva pubblicato post sulla guerra in Ucraina, tentando di reclutare soldati per la causa, fa sapere la Cnn. Una volta arrestato viene interrogato dagli investigatori, secondo i quali l’intenzione era quella di uccidere Trump. Si cerca di capire se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato.

Donald Trump stava giocando a golf nel suo campo di West Palm beach, Florida, quando il secret service che lo scortava ha notato la canna di un fucile che usciva da un cespuglio vicino a una buca del percorso dove Trump sarebbe dovuto andare da lì a poco. L’agente del secret service che ha notato il fucile ha cominciato a sparare contro. Non è ancora chiaro se l’attentatore sia riuscito a sua volta a sparare. L’uomo è fuggito salendo poi nel suo SUV Nissan nero e riuscendo a dileguarsi. Un testimone lo ha visto salire di corsa sull’auto ed ha dato subito il numero di targa alle autorità. Così la polizia e l’FBI lo hanno fermato in autostrada e arrestato. Trump sta bene.

Al momento dell’arresto, il 58enne non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47”. Il fucile che è stato trovato aveva il telescopio e la distanza in quel momento in cui si trovava Trump era abbastanza vicina per essere colpito.
– foto Ipa –

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