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Sport

Fapav sostiene campagna Lega A “#Stopiracy-Pirateria uccide il calcio”

Fapav, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, sostiene e plaude la Lega Serie A che, in occasione delle prime due giornate della Serie A ENILIVE 2024/2025, ha promosso, per il quinto anno consecutivo, la campagna “#STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO” pensata per sensibilizzare il grande pubblico rispetto ai danni e ai rischi legati allo streaming illegale di eventi sportivi live. E’ quanto si legge in una nota congiunta. Un segnale importante che mette al centro il tema della pirateria sportiva e audiovisiva e soprattutto le tante iniziative promosse dai singoli attori colpiti dal problema ma condivise e rafforzate da un sistema di contrasto unitario. “Secondo gli ultimi dati rilasciati da Ipsos per conto di FAPAV, nel 2023 lo sport live, a fronte di un’incidenza della pirateria stabile, ha fatto registrare un aumento degli atti, superando i 36 milioni. Sono state stimate 11,4 milioni di fruizione perse (+0,4 mln rispetto al 2021) con un danno economico complessivo di circa 285 milioni di euro. Dati che se si sommano al danno integrale del fenomeno, parliamo di un danno potenziale per le industrie dei contenuti pari a 767 milioni di euro e di circa 2 miliardi di euro la stima di fatturato perso dal Sistema Paese per colpa della pirateria, possiamo facilmente comprendere come non si tratti di un problema economico o industriale ma assume sempre di più una connotazione sociale dove il singolo pirata entra a far parte di un sistema criminale, il cui unico obiettivo è il business. Per questo motivo come FAPAV, siamo da sempre impegnati nel promuovere campagne e progetti di comunicazione finalizzati ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della legalità. Lo faremo in occasione dell’81° edizione della Mostra Internazionale del Cinema a Venezia, presentando ufficialmente la seconda edizione di “We Are Stories”, un viaggio narrativo con le vere storie di giovani professioniste che hanno realizzato il loro sogno, ovvero quello di lavorare nelle industrie audiovisive; continuiamo a farlo insieme alla Lega Serie A cercando di informare gli utenti anche sui rischi che si corrono accedendo a piattaforme di streaming illegali. Informazione sì ma anche contrasto, convinto e tempestivo: il blocco rapido dei siti illegali, le conseguenze amministrative e penali oggetto della nuova legge antipirateria, rappresentano infatti un importante deterrente. Occorre lavorare tutti uniti per combattere quello che è un freno allo sviluppo del nostro Paese” ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Presidente di FAPAV.
“Cinque anni fa, con la nostra campagna di sensibilizzazione ‘#STOPIRACY – LA PIRATERIA UCCIDE IL CALCIO’, siamo stati capaci di attivare l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica su questa piaga, gestita dalla criminalità organizzata, che ogni anno causa oltre 300milioni di euro di danni ai club, al calcio italiano, agli operatori televisivi e a tutti coloro che lavorano nel settore. Finalmente nel corso di questa legislatura è stata approvata all’unanimità da Camera e Senato una Legge contro la pirateria, ritenuta da tutti estremamente all’avanguardia, per contrastare la trasmissione illegale delle partite di campionato, dei film appena usciti al cinema o degli show televisivi. Ma un decisivo e fondamentale passo in avanti è stato compiuto con l’introduzione e l’utilizzo della piattaforma digitale Piracy Shield messa a disposizione dell’AgCom dalla Lega Serie A, che finora ha permesso di individuare e bloccare in tempi rapidi, in modo efficace, migliaia di indirizzi dediti all’attività illecita, punendo severamente i colpevoli di questi atti criminali. Stanno ora per essere apportate dall’Autorità ulteriori migliorie e aggiornamenti tecnici alla piattaforma e confidiamo che queste implementazioni consentiranno di ottenere risultati ancora più importanti, poichè incrementerà il numero di blocchi di segnali pirata realizzabili. Stiamo combattendo una battaglia cruciale, per questo abbiamo bisogno del supporto di tutti e dobbiamo agire come sistema Paese per fermare un fenomeno che uccide il calcio e l’intero settore audiovisivo italiano” ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A.
– foto Ipa Agency –

Sport

Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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Nico Gonzalez “Scudetto? Pensare partita dopo partita”

“Giocare bene a calcio, mettere la palla a terra, ottenere risultati positivi: è quella la strada. Dobbiamo essere uniti e compatti, un buon gruppo, così si arriva ai risultati. Scudetto? Dobbiamo vivere il presente, pensare partita dopo partita e non a quello che arriverà dopo”. A Nico Gonzalez sono bastate poche settimane per calarsi nella sua nuova realtà. “Sappiamo cosa fare, ognuno si prende la responsabilità di quello che deve fare in campo, è quello che ci chiede il mister e che ci porta a vincere”, le parole dell’argentino nella conferenza stampa di presentazione.

Nessun dubbio nell’accettare la corte bianconera (“Quando arriva la Juve devi dire sì ed è quello che ho fatto”), Gonzalez si è tolto anche la soddisfazione del primo gol con la sua nuova squadra, andando a segno martedì in Champions contro il Psv. “Sono contento, per me era un sogno segnare con questa maglia. Ed è arrivato al momento giusto, è servito anche per vincere la partita”. Con un ex juventino come Di Maria come idolo, Gonzalez rivela di aver ritrovato un Vlahovic, già suo compagno a Firenze, “che è migliorato tanto, anche se non segna aiuta la squadra, si merita il meglio”. E con Thiago Motta l’intesa non potrebbe essere migliore: “Mi dà la libertà di cui ho bisogno in campo per godermi ogni partita e ogni allenamento”.
– foto Ipa Agency –

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