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Attualità

Migranti | Diminuiscono gli arrivi (-62%), boom in Spagna e Grecia

Nel dossier annuale di Ferragosto del Ministero dell’Interno, il Viminale ha fornito un’analisi dettagliata sull’andamento dei flussi migratori e delle operazioni di sicurezza in Italia. I dati indicano un significativo calo degli arrivi di migranti sulle coste italiane nei primi sette mesi del 2024, con una riduzione del 62% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questo decremento è particolarmente evidente nella rotta del Mediterraneo centrale, che ha visto una diminuzione del 64% degli sbarchi, e sulla rotta balcanica, con un calo del 75%. Nonostante questi numeri, il fenomeno migratorio si è spostato verso altre aree: le rotte del Mediterraneo occidentale e orientale hanno visto un’impennata degli sbarchi, con un incremento del 153% in Spagna e del 57% in Grecia.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato che questo calo degli arrivi in Italia è accompagnato da un aumento significativo dei rimpatri. Da gennaio a luglio 2024, i rimpatri sono aumentati del 19,7%, passando da 2.572 a 3.079. Piantedosi ha evidenziato come le operazioni straordinarie condotte dalle Questure abbiano contribuito a questo risultato, con un notevole successo nell’impedire la partenza di quasi 60.000 migranti dalle coste libiche e tunisine. Inoltre, sono stati realizzati oltre 9.000 rimpatri volontari assistiti negli ultimi sei mesi.

Il rapporto del Viminale include anche dati su attività di sicurezza interne. Quest’anno ha visto un raddoppio del numero di militari impiegati nelle stazioni, con 800 unità rispetto ai 400 del 2023. L’operazione “Strade Sicure” ha visto un aumento dei militari assegnati, passando da 5.000 a 6.000, e l’operazione “Alto Impatto” ha prodotto risultati significativi con oltre 1.800 operazioni effettuate, coinvolgendo più di 86.000 operatori e portando all’arresto di 1.400 persone e alla denuncia di oltre 8.800.

Un aspetto particolarmente allarmante del rapporto riguarda la violenza di genere. Dal gennaio 2023 sono stati registrati 145 femminicidi in Italia. In totale, negli ultimi 18 mesi, si sono verificati 174 omicidi volontari di donne, di cui 145 in ambito familiare o affettivo e 92 da parte di partner o ex partner. Le denunce per stalking sono state 29.946, con 8.738 ammonimenti e 1.166 allontanamenti. Inoltre, l’Osservatorio per la Sicurezza Contro Discriminazioni (Oscad) ha registrato 885 reati discriminatori, in gran parte relativi a motivi religiosi, razziali e di orientamento sessuale.

Il dossier del Viminale offre così un quadro complesso della situazione attuale in Italia, evidenziando sia i progressi nel controllo dei flussi migratori che le sfide persistenti nella lotta alla criminalità e alla violenza di genere.

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Ricordato a Palermo padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 31 anni fa

Ricordato a Palermo, nel 31esimo anniversario della morte, padre Pino Puglisi, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 nel capoluogo siciliano.
Parroco presso la Chiesa di San Gaetano nel quartiere palermitano di Brancaccio, Don Pino Puglisi, oggi Beato, venne assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo 56esimo compleanno, dal killer di Cosa nostra Salvatore Grigoli che nel 1997, dopo il suo arresto, confessò 46 omicidi, tra cui quello del parroco.
La causa di beatificazione di don Puglisi venne introdotta nel 1999 dall’allora arcivescovo di Palermo il Cardinale Salvatore De Giorgi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI promulgò il decreto di beatificazione “Super martyrio in odium fidei”. Il 25 maggio del 2013 don Pino Puglisi è stato proclamato Beato.
Le spoglie del Beato Puglisi riposano in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano ai piedi dell’altare della cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa Cattedrale di Palermo.

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Migranti, Meloni “Con Starmer obiettivo lotta a traffico essere umani”

“Il rafforzamento della nostra relazione può essere decisiva per garantire sicurezza e prosperità ai nostri popoli. Oggia abbiamo adottato una dichiarazione congiunta, un documento estremamente importante, contiene degli spunti molti concreti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer. “C’è un dialogo continuo in materia di politica estera e di difesa, su energia, scienza, innovazione, sicurezza e lotta al crimine, contrasto all’immigrazione di massa: è un fenomeno che interessa tutta l’Europa, siamo d’accordo che la prima cosa da fare è intensificare la lotta al traffico di essere umani e farlo unendo di più gli sforzi, lavorando a una maggiore cooperazione e puntando al cuore di questo traffico”, ha aggiunto. “Siamo d’accordo nel non avere timore ad esplorare soluzioni nuove. Abbiamo parlato del protocollo tra Italia e Albania che è una soluzione per la quale il governo della Gran Bretagna dimostra molta attenzione, un’innovazione portata dal governo italiano nella politica di governo di flussi migratori”, ha concluso Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

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Fallito nuovo attentato a Trump, arrestato e identificato un uomo

L’uomo armato al club di golf in cui stava giocando Donald Trump è stato identificato come Ryan Wesley Routh, di 58 anni. Lo riporta Fox News. Il suo account di Linkedin rivela che ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e che si è trasferito alle Hawaii nel 2018. Sui social Routh aveva pubblicato post sulla guerra in Ucraina, tentando di reclutare soldati per la causa, fa sapere la Cnn. Una volta arrestato viene interrogato dagli investigatori, secondo i quali l’intenzione era quella di uccidere Trump. Si cerca di capire se si tratti di un “lupo solitario” o qualcuno lo abbia armato.

Donald Trump stava giocando a golf nel suo campo di West Palm beach, Florida, quando il secret service che lo scortava ha notato la canna di un fucile che usciva da un cespuglio vicino a una buca del percorso dove Trump sarebbe dovuto andare da lì a poco. L’agente del secret service che ha notato il fucile ha cominciato a sparare contro. Non è ancora chiaro se l’attentatore sia riuscito a sua volta a sparare. L’uomo è fuggito salendo poi nel suo SUV Nissan nero e riuscendo a dileguarsi. Un testimone lo ha visto salire di corsa sull’auto ed ha dato subito il numero di targa alle autorità. Così la polizia e l’FBI lo hanno fermato in autostrada e arrestato. Trump sta bene.

Al momento dell’arresto, il 58enne non ha opposto resistenza e non era armato. Tra le siepi dove si era appostato sono stati recuperati un’arma “di tipo AK-47”. Il fucile che è stato trovato aveva il telescopio e la distanza in quel momento in cui si trovava Trump era abbastanza vicina per essere colpito.
– foto Ipa –

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